Un occhio dal cielo infinito punta il pianeta Terra. Si ode un suono, nel silenzio dello spazio siderale. L’occhio si concentra sul continente euroasiatico, illuminato dalla luce del Sole. La musica è sempre più nitida. Mira l’Italia, uno stivale nel mare blu, poi la Toscana. Salgono le note, mentre precipita quello sguardo dall’alto, fino alla città di Prato e all’Estra Forum, l’ex PalaConsiag. L’impianto attutisce la melodia. Si tratta di “black gold”, una tracia tratta dalla colonna sonora del film Home, documentario ambientalista diretto da Yann Arthus-Bertrand. L’occhio oltrepassa il soffitto piatto e arriva fino in pedana, dove si stanno esibendo le farfalle d’oro, sull’oro nero del compositore israeliano Armand Amar. Elisa Santoni e compagne aprono con l’esercizio delle cinque palle la seconda parte del 28° Torneo Internazionale di Ginnastica Ritmica. L’occhio sorride, trova la performance della squadra di Emanuela Maccarani così familiare, armonica e seducente. Il pubblico sugli spalti conferma l’impressione con un applauso che mette a dura prova la struttura. Qualche minuto per il cambio d’abito, giusto il tempo per presentare il Trofeo BPV, le sue interpreti, e le ginnaste italiane tornano al centro della ribalta, questa volta ‘armate’ di cerchi e nastri. L’ouverture del Guglielmo Tell di Rossini pervade il Palazzetto di via di Maliseti. E’ un crescendo, come il programma dell’Italia, che trascina, che travolge, che non tradisce l’immenso lavoro dello staff di Desio, ormai in procinto di trasferirsi alla base di Follonica. Quando la fanfara aperta delle trombe si ammutolisce e le campionesse del mondo si cristallizzano nella posizione finale, l’occhio lascia uscire una lacrima di commozione. Quanto tempo è passato, com’è cambiata la Ritmica da allora. 40 anni, un’eternità, da quello storico primo bronzo a L’Avana. E’ il momento della sfilata. L’organizzazione dell’Etruria 1897, dopo oltre un quarto di secolo, è un orologio di precisione. L’Avv. Grazia Ciarlito, che presiede anche il Comitato FGI Toscana, controlla che tutto fili liscio. L’occhio conosce bene l’ambiente, le sue qualità. Si sente a casa e torna a sorridere. Tocca alla turca Elif Zeynep Celep con il cerchio dare il via alle 4 rotazioni. In tribuna autorità ci sono il Presidente federale Riccardo Agabio e gli Assessori allo Sport Antonio Napolitano, per la Provincia, Matteo Grazzini, in rappresentanza del Comune. La gara scorre leggera, gli appassionati, un migliaio circa, si divertono. La rumena Stefania Chiriac e, soprattutto, l’azera Javadli, una di quelle che potremmo rivedere a Londra, l’anno venturo, anticipano l’uscita di Alessia Marchetto, accompagnata da un vero e proprio boato. La stellina della Virtus Gallarate, allenata da Marisa Verotta, si fa apprezzare per la sua eleganza. L’uzbeka Ulyana Trofimova non ha, invece, bisogno di presentazioni, mentre la bulgara Sara Staykova quasi non fa rimpiangere l’assenza della Mitieva. Certo, la kazaka Marina Petrakova, subito dopo di lei, le ruba nettamente la scena, facendosi ammirare in tutto il suo splendore. Uno splendore che rimbalza riflesso sul sorriso smagliante di Federica Febbo. La teatina allenata da Germana Germani, espressiva più che mai, conquista i cuori della gente e seduce la giuria di Spela Dragas, affiancata da Daniela Delle Chiaie e Marina Piazza, la DTN dei piccoli attrezzi italiani. L’occhio ha un battito di ciglia, si distrae un momento per controllare i preparativi di Losanna, poi torna sulla Cantaluppi. Julieta, sei volte campionessa assoluta, si presenta con la palla ed è una gioia vederla all’opera. Cristina Ghiurova ne segue le evoluzioni, il solito incredibile maneggio, con grande trepidazione. La stella di Como, fabrianese d’adozione, è stata l’unica, insieme a Giulia Staccioli e Irene Germini, a segnare il proprio nome nell’albo d’oro del Trofeo Banca Popolare di Vicenza. L’unica, nel 2008, a spezzare lo strapotere di Eugenia Kanaeva. La risposta di Kanai non si fa attendere. L’olimpionica di Pechino, malgrado la perdita alle clavette e qualche piccola imprecisione, è straordinaria, in modo particolare con il cerchio. L’occhio ricorda Maria Petrova, Elisabeth Paisieva, Irina Chaschina, protagoniste di un passato vissuto. Stesso DNA, talento cristallino della zarina siberiana. Si dovrà pure guardare dall’assalto della Kondakova o della Dmitrieva, ma l’iridata di Omsk, da queste parti, è sempre la numero uno. Lo dice anche la classifica finale, che con il totale di 115.325 la incorona per la quinta volta, la terza consecutiva. Staccata di sette punti la Julieta Nazionale, argento a quota 108.225, sempre stabilmente a ridosso del 27 – se lo ricordino le giudici internazionali anche a Montpellier – con punte d’eccellenza alla palla (27.350) e alle clavette (27.200). Terzo posto per la Trofinova, brava con 107.975, a difendersi dall’assalto deciso di Federica Febbo, ai piedi del podio con 102.425, ma salda e in piedi nel suo processo evolutivo. A seguire, bravissime, tutte le altre. In funzione dei risultati giovanili del mattino, quando Chiara Di Battista s’imponeva con una maturità impressionante e un 97.900 che parla da sé, il Trofeo pratese 2011 resta alla Russia, leader, grazie al 92.275 di Anastasia Kadochnikova, con il totale di 207.600. Dietro, qualcosa più di un punto, c’è l’Italia. L’Italia c’è e il 206.125 conclusivo è un’alchimia, tra presente e futuro, piena zeppa di significati incoraggianti. A fianco della veterana Cantaluppi, lanciata Oltralpe, a settembre, verso il coronamento di una carriera, verso la qualificazione olimpica, sta nascendo una nuova generazione. Sulla scia della Febbo, nella fucina tricolore dell’Armonia d’Abruzzo, si conferma l’altra teatina, quella Di Battista che sembra non risentire affatto del passaggio dalla squadretta Juniores all’individuale. Da Pesaro e Minsk, fino a Prato, dalle 5 funi a tutti gli altri attrezzi, Chiara è una sicurezza. Nulla, infatti, può l’azera Lala Yusifofa, seconda con 94.725 davanti ad un’altra promessa, Giulia Pala, seguita gelosamente da Elena Aliprandi. Quinta e altrettanto interessante Greta Merlo (90.725). Lo speaker Andrea Pagnini, intanto, chiama in pedana le esibizioni del Gala. Sono tutte emozionanti ma ce n’è una in particolare, “Pirati”, del gruppo Gymnaestrada della S.G.Etruria. L’occhio si inumidisce di nuovo e adesso si sente osservato. Tutti, nell’Estra Forum guardano in su. Proprio oggi, il 25 giugno, il giorno del suo compleanno. Il 55° compleanno di Elisabetta Mastrostefano, che l’inconsolabile marito, Giancarlo Cuomo, e i due figlioli, hanno voluto festeggiare qui, nell’ambiente della compianta DTN della GpT, terza a Cuba nel 1971. Il minuto di silenzio e il ricordo del prof. Agabio, che la volle Direttrice al suo posto, il saluto di Gabriele Mattei in rappresentanza dei suoi ragazzi corona la festa. L’occhio ringrazia, con tutta la luce che era propria del viso luminoso di Elisabetta, e si volta altrove, verso una luce ancora più forte.  


 


ALBO D’ORO

1983 Grancerova Daniela (Bulgaria)

1984 Moisova Libuze (Cecoslovacchia)

1985 Kutkaite Dalla (URSS)

1986 Staccioli Giulia (Italia)

1987 Staccioli Giulia (Italia)

1988 Dunavsha Adriana (Bulgaria)

1989 Bajtcheva Yulia (Bulgaria)

1990 Marinova Mila (Bulgaria)

1991 Deleano Irina (Romania)

1992 Petrova Maria (Bulgaria)

1993 Luhianenko Larissa (Bielorussia)

1994 Germini Irene (Italia)

1995 Luhianenko Larissa (Bielorussia)

1997 Vatkina Valeria (Bielorussia)

1998 Barsoukova Yulia (Russia)

1999 Belova Olga (Russia)

2000 Raskina Joulia (Bielorussia)

2001 Paisieva Elisabeth (Bulgaria)

2002 Zarina Gizikova (Russia)

2003 Irina Chaschina (Russia) - Eugenia Kanaeva (Russia)

2004 Irina Chaschina (Russia) - Eugenia Kanaeva (Russia)

2005 Svetlana Putinseva (Russia) - Eugenia Kanaeva (Russia)

2006 Eugenia Kanaeva (Russia) - Irina Lalciu (Romania)

2007 Eugenia Kanaeva (Russia) – Alexandra Ermakova (Russia)

2008 Julieta Cantaluppi (Italia)- Ekaterina Malygina (Russia)

2009 Eugenia Kanaeva (Russia)- Alexandra Merkulova (Russia)

2010 Eugenia Kanaeva (Russia)-Veronica Bertolini (Italia)

2011 Eugenia Kanaeva (Russia)- Chiara Di Battista (Italia)

 


 

Allegati

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