L'azzurra Julieta Cantaluppi conquista la qualificazione individuale ai Giochi Olimpici di Londra, portando a termine una gara quasi perfetta, nel gruppo B della finale all-around. Il totale di 105.575 permette alla ginnasta di Como, fabrianese di adozione, di archiviare uno dei 15 pass olimpici, insieme alla koreana Son Yeon Jae (107.750) e la cinese Deng Senyue (105.900). La sei volte campionessa italiana, classe ‘85, la ginnasta più anziana di tutta la rassegna francese, dopo una falsa partenza con le clavette (26.075), riesce a rimontate due delle rivali che la precedevano in qualifica, l’ucraina Ganna Rizatdinova (103.700) e soprattutto l’austriaca Caroline Weber, staccata di appena 25 millesimi. Dopo il 26.475 al nastro e il 26.325 al cerchio, Julie, medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, affonda la zampata finale con un sontuoso 26.700 alla palla, il personale più alto di quello che sarà il suo ultimo mondiale. Proprio a Londra la madre della Cantaluppi, la sua attuale allenatrice, la bulgara Kristina Ghiurova, vinse il titolo iridato alla fune nel 1979: “Che bello chiudere dove mamma trionfò prima ancora che io nascessi – dichiara in mixed zone – Sono ancora emozionata ed incredula. Dedico questo risultato a tutti quelli che hanno creduto in me, alle bambine che seguo in società, al vecchio e nuovo Presidente della CariFabriano, alla Federazione e al Coni. Dopo l’errore alle clavette non mi sono persa d’animo, dopo il cerchio ho capito che potevo farcela, ma sono entrata in pedana con la palla con un peso terribile sullo stomaco. Tutta la mia vita di ginnasta mi è passata davanti in un attimo. Alla fine ce l’ho fatta. Ho sentito forte l’incitamento di tutti gli italiani presenti a Montpellier, questa vittoria non è soltanto mia, ma dell’Italia intera”. La Federginnastica, che a Pechino aveva mancato soltanto la qualificazione delle individualiste della Ritmica, riparte per l’avventura Oltremanica proprio da questa Sezione, in attesa delle gare di squadra in programma domani. Dopo Susanna Marchesi a Sydney 2000 e Laura Zacchilli ad Atene 2004, anche Julieta Cantaluppi entra nella storia olimpica italiana. “Non potevamo iniziare meglio di cosìha dichiarato il Presidente federale Riccardo Agabio – aspettando le Farfalle d’orate, Julie ci ha regalato una grandissima gioia. Sapevo che ce l’avrebbe fatta, temevo però che dovesse aspettare fino al Test Event, perché la concorrenza era tremenda. Mi complimento con la sua Società e il suo staff tecnico, hanno fatto un lavoro straordinario, e con la nostra Direttrice Tecnica Nazionale GR, la prof.ssa Marina Piazza”.