Si è conclusa ieri la kermesse elvetica intitolata ad Arthur Gander, che ha visto salire in pedana gli azzurri Paolo Principi e Jessica Helene Mattoni, guidati dai tecnici Sergiy Kasperskyy ed Elena Koniukhova. Giornata dal sapore agrodolce quella di Morges , che nonostante il risultato si è rivelata soddisfacente per entrambi i ginnasti. Nel concorso generale la stella di San benedetto del Tronto chiude all’ottavo posto con un 37.600, dietro ad Elizabeth Beddoe (38.900) e ad una insolita Dementyeva impantanata in sesta posizione con 38.900 punti. Ad aggiudicarsi il match è Ana Porgras che, escluso il salto dai 25 metri, confeziona un bel 42.150. Giornata più amara, invece, se si pensa al punteggio alla trave della Mattoni. “Sto ancora aspettando di capirci qualcosa – incalza l’allenatrice  Elena Koniukhova – Grossi errori alla trave non ne ho visti, e comunque Jessica è riuscita a chiudere con 12.650, il quarto punteggio. Nel complesso ha fatto una bella gara – prosegue la tecnica della World Sporting Academy – adesso vedremo come andrà a Zurigo” (sede, il 6 novembre, della  Swiss Cup, ndr). Nella finale al corpo libero, unica delle quattro previste dal concorso femminile, la marchigiana termina sesta con lo score di 12.750, a solo mezzo decimo di distanza da Anna Dementyeva e Jessica Diacci, entrambe appaiate a quota 12.800.  Sul fronte maschile Paolo Principi finisce la sua routine in nona posizione con il totale di 56.200. “Paolo non ha fatto una brutta gara – spiega Sergiy Kasperskyy, il tecnico che lo segue nella palestra di Macerata –Tra i quattro attrezzi da scegliere abbiamo inserito il cavallo con maniglie dove, ahinoi, abbiamo incontrato una giuria un po’ drastica. Un paio di errori al volteggio e al suolo, soprattutto quello nell’ultima diagonale si poteva evitare,  ma nel complesso sono contento della prestazione”. In vetta alla classifica il russo Nikita Ignatiev che con anelli, parallele, sbarra e volteggio mette insieme un 60.200 esplosivo. A rincorrerlo, in seconda e terza posizione, ci sono il romeno Flavius Koczi (60.100) e il tedesco Fabian Hambuchen, forte del suo 60.050 di bronzo. Sul podio delle parallele pari, uno degli attrezzi preferiti dal mitico Gander e per questo scelto come finale di specialità, troviamo ancora Ignatiev, in pianta stabile con il suo 14.850, seguito da Rusian Panteleymonov (14.800) e dal solito Hambuchen (14.750). Nessun piazzamento, invece, per il ginnasta dell’Aeronautica Militare che ha deciso di scartare gli staggi pari dal programma. Ma il trasfertone d’oltralpe non finisce qui. Domenica prossima, infatti,  la Delegazione azzurra lascerà il canton Vaud per raggiungere Zurigo, sede di gara della prossima Swiss Cup.