Il ginnasta dell’Esercito Italiano Flavio Cannone conquista la qualificazione olimpica nel Trampolino Elastico chiudendo in nona posizione nella classifica del Test Event di Londra. Con il punteggio di 103.650, frutto di un salto obbligatorio da 47.475 e di un libero da 56.175, l’atleta di Ponte S. Pietro, in provincia di Bergamo, strappa il quinto pass utile per i prossimi Giochi, visto che quattro dei ginnasti che lo precedono - i cinesi Dong Dong e Lu Chunlong, e il giapponese Masaki Ito, già ammessi dai Mondiali di Birmingham, e il secondo portoghese Nuno Merino – vengono stralciati dal computo a cinque cerchi. “Sono molto contento – racconta Flavio, visibilmente emozionato –  Non che dovessi dimostrare qualcosa, ma ci tenevo tanto a raggiungere questo obiettivo, per me stesso, per l’Esercito e per la Federazione. Nell’obbligatorio non sono andato troppo bene – racconta Flavio – Le posizioni non erano corrette ed ero rimasto basso. Diciamo che sono partito con il freno a mano tirato. Nel libero, invece, avevo fatto benissimo fino al quinto salto, poi dal sesto al decimo ho sofferto un po’”. Cannone è il 18 ginnasta che prenderà parte alla rassegna di Londra, la sua terza partecipazione personale. “La qualificazione di Atene fu una bellissima novità – continua il campione della Milano 2000 – Pechino è arrivata centrando addirittura la finale mondiale di Quebec City. Quest’ultima, invece, è stata la più sofferta e infatti me la sto godendo alla grande. Negli ultimi mesi ho convissuto con l’ansia, lavorando duramente anche durante le vacanze di Natale. Adesso mi prenderò una settima di break, magari andando a sciare. Ringrazio la mia famiglia e il mio tecnico, Gigi Meda, che mi hanno sempre supportato”. La missione CONI, a meno di 200 giorni dalla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici, sale a 130 unità. La Federazione Ginnastica fa addirittura meglio del 2008, aggiungendo a Cannone e alle squadre di Artistica, maschile e femminile, e Ritmica, l’individualista dei piccoli attrezzi (e la settimana prossima Federica Febbo inseguirà l’ultima chance). Un bottino straordinario che conferma la validità dell’intera programmazione quadriennale e, soprattutto, le capacità gestionali del Direttore Tecnico Nazionale (GAM-GAF-TE), il prof. Fulvio Vailati. “Siamo riusciti ad infilarci in una cruna strettissima – commenta, usando un’efficace metafora Meda – malgrado Flavio non sia riuscito a ripetersi ai livelli di Birmingham. I punteggi sembrerebbero smentirmi, perché oggi ha preso un paio di decimi in più di allora, ma come immaginavo è molto più difficile per le giurie valutare un ginnasta tra 100 che tra 16. Qui hanno potuto valutare meglio il nostro programma e ne abbiamo giovato. Eppure sono convinto che il ragazzo possa fare molto meglio. Dovrei essere felicissimo, eppure mi dispiace che non sia entrato in finale, se lo meritava. Ci tengo a sottolineare, però, che nell’ultimo periodo Flavio è riuscito a lavorare con una serenità mai raggiunta prima. E noi siamo stati bravi a non fargli sentire troppo la pressione che c’era intorno a lui”. La finale maschile si è poi conclusa con la vittoria di Dong (61.375), sul connazionale Lu (61.165) e il giapponese Masaki, terzo a quota 60.785). “In Cina chiamiamo questa disciplina il balletto dei cieli – ha dichiarato l’oro del Test Event – Per noi è la più difficile e divertente che ci possa essere. Mancano 7 mesi alle olimpiadi, mi allenerò a fondo per sorprendere tutti”. Per la cronaca, insieme a Cannone, conquistano sul campo la qualificazione olimpica anche il canadese Jason Burnett, il portoghese Diogo Ganchinho, l’australiano Blake Gaudry e il tedesco Henrik Stehlik.