Federica Febbo non ce l’ha fatta ad aggiungersi alla già folta lista della Ginnastica Italiana ai prossimi Giochi Olimpici. L’individualista di Ritmica impegnata in questi giorni nel Test Event di Londra 2012 per cercare di conquistare l’ultimo pass disponibile – dopo quelli ottenuti ai Mondiali di Montpellier dalla squadra azzurra e dalla comasca Julieta Cantaluppi - chiude in ottava posizione con il punteggio complessivo di 101.950 (Cerchio 25.175 – Palla 25.575 –  Clavette 25.600 – Nastro 25.600). Tolta la prima, la russa Daria Kondakova (109.475), già ammessa e invitata speciale del LOCOG, si aggiungono così altre 5 ginnaste – la kazaca Anna Alyabyeva (108.650), l’ucraina Ganna Rizatdinova (108.600), la spagnola Carolina Rodriguez (107.375), la cipriota Chrystalleni Trikomiti (107.350) e la tedesca Berezko Marggrander (105.560) - alle 15 che avevano staccato il biglietto ai Campionati del Mondo, lo scorso settembre. Per avere il quadro completo delle 24 atlete dovremo ora attendere l’assegnazione delle 4 wild card. Alla pur brava teatina, capace di mettersi alle spalle avversarie alla vigilia molto accreditate come l’ungherese Dora Vass o l’azera Anna Gurbanova, rimane la soddisfazione di disputare una finale nell’O2 Arena di Greenwich, domani alle 12, ora locale. “Federica ha condotto un’ottima gara, molto combattuta – ha commentato dalla capitale del regno unito la DTN Marina Piazza – purtroppo le sue rivali hanno fatto altrettanto, meritandosi l’accesso ai Giochi. D’altra parte su 26 ginnaste c’erano soltanto 5 posti utili, davvero pochi. Peccato, anche perché abbiamo tentato il tutto per tutto. Credo, comunque, che la Febbo (bronzo juniores con la fune agli Europei di Torino nel 2008, ndr.) ne sia uscita a testa alta, mettendo in mostra le sue qualità migliori”. La 18enne di Chieti, cresciuta nella fucina dell’Armonia D’Abruzzo, società che da quattro anni vince consecutivamente lo scudetto, tornerà alla base con un mucchio di esperienza in più, certa di aver esibito in un contesto di altissimo livello la preparazione e le qualità della scuola di Germana Germani. “La ragazza, zitta zitta, ha scavalcato un paio di atlete che l’avevano preceduta in Francia (la greca Filiou Varvara e la Gurbanova, ndr.) – ci fa notare in conclusione la prof.ssa Piazza – Sono sicura che, data la sua giovane età, saprà imporsi da protagonista nel prossimo quadriennio”. Tra le squadre si impone la Spagna, con il totale di 53.850, su Ucraina (53.250), Israele (51.900) e Grecia (51.125). Questi quattro gruppi prenderanno parte alla 30ª Olimpiade, in programma la prossima Estate, in compagnia delle sei di Montpellier. Con le competizioni di Ritmica si chiude, dunque, il Test Event riservato dal Comitato Organizzatore di Londra 2012 alla Ginnastica. La Federazione Italiana, dopo il via libera, la scorsa settimana, di Artistica e Trampolino, si presenta a ranghi quasi completi: 18 atleti (5 della squadra di Artistica Maschile e 5 della Femminile; le 6 Farfalle iridate e un’individualista della Ritmica, nonché Flavio Cannone nel Trampolino). Soltanto quattro nazioni al Mondo, però, posso vantare la squadra in tutte e tre le Sezioni,  la Russia, il Giappone, la Germania e l’Italia. La nostra Federazione, quindi, ha fatto meglio, ad esempio, di Superpotenze come la Cina e gli Stati Uniti, assenti nella Ritmica. Se, invece, prendiamo in considerazione soltanto l’Europa, la FGI è già sul podio a squadre, insieme a russi e tedeschi, con la Gran Bretagna che forse beneficerà di una wild card nei piccoli attrezzi. Romania, Francia, Spagna, Ucraina, Bulgaria, Bielorussia, da una parte o dall’altra, resteranno a guardare. Se, in conclusione, allarghiamo lo spettro alle qualificazioni individuali, allora il Giappone non piazza la sua rappresentante, Runa Yamaguchi, tra le 24 della Ritmica e manca l’Italiana tra le 16 del Trampolino Elastico donne. Al contrario di Russia e Germania, che confermano l’en plein. Possiamo dire, quindi, che nel gioco, puramente statistico, delle ammissioni CIO, la Federazione Ginnastica d'Italia vince il bronzo, seppur pari merito con la Federazione nipponica. Un dato lungo quattro anni che rispecchia la vitalità del nostro movimento e ci riempie d’orgoglio!