La frenetica Jesolo Lido delle estati di mare e divertimento, in questo sabato di fine marzo appare ancora addormentata. Poca gente sul corso principale, a parte qualche scolaresca in procinto di visitare la vicina Venezia. La quiete primaverile viene spezzata però da un insolito viavai di macchine nei pressi del Pala Arrex. Intorno alle 10.30 del mattino oltre 1.500 persone si infilano ordinatamente nel corridoio del Palazzo del Turismo per prendere posto sulle tre grandi tribune. Da lì a poco avrebbe preso il via la quinta edizione del Trofeo Città di Jesolo. Giusto il tempo per lo speaker Roberto Gemme di annunciare l’esibizione delle Farfalle iridate con le 5 palle e giù uno scroscio assordante di applausi. Alle 11.00 in punto le ginnaste della Gymnasium Treviso, allenate da Moira Ferrari, invadono il campo gara con le bandiere delle Nazioni ospiti – Russia, Stati Uniti e Romania – e un grande tricolore, bianco, rosso e verde. Tocca di nuovo alle ragazze di Emanuela Maccarani, stavolta con i tre cerchi e due nastri sulle note del Guglielmo Tell di Rossini. Un antipasto di ciò che vedremo il 13, 14 e 15 aprile a Pesaro, proprio nella città del compositore marchigiano, in occasione dell’unica tappa italiana della World Cup Series 2012. Giorgio Citton e il suo staff hanno fatto davvero le cose in grande e il pubblico veneto ha risposto accorrendo in massa. Nel cuore dell’arena batte una ginnastica di livello assoluto. L’Italbaby si presenta alle parallele asimmetriche con un buon 54.050 e la punta di Enus Mariani (14.650). Dall’altro lato gli Usa partono forte alla trave (55 tondo), trascinati da Kaitlyn Ohashi (15.100), la ginnasta allenata dal mitico Valery Liukin. Bene anche il team russo, che al corpo libero piazza un ottimo 54.350, grazie in particolare alla performance di Maria Kharenkova (14.300). Insieme alle ragazze di Olga Sagina gira la nostra Lavinia Marongiu, in lizza soltanto per l’all-around individuale. L’incontro prosegue nelle successive rotazioni, alternando elementi di altissimo tasso tecnico a cadute spettacolari. Le giovani atlete, con meno esperienza, sembrano tuttavia non sentire la pressione dell’evento. L’errore fa parte del gioco e, come si suol dire, sbagliando si impara. Lo sanno bene le promesse stelle e strisce, protagoniste al corpo libero di diverse penalità. Il 53.850 sembra aprire un piccolo spiraglio alle azzurrine, staccate al termine della seconda rotazione di appena 5 decimi (108.850 contro 108.350). Enus Mariani continua a martellare punti anche alla trave (14.400), imitata da Lara Mori (14.050) e così il 54.300 ci lancia in scia alle americane, comunque di un soffio già davanti alla Russia, lenta sulla rincorsa dei 25 metri (53.900). In grande ritardo la Romania (101.200), penalizzata da un avvio in chiaro scuro sugli staggi (48.450). Al terzo giro gli USA mettono il turbo al volteggio (59.750) con la Alexi Priesman, in particolare, capace di strappare un mostruoso15.850 su uno Jourcenko con due avvitamenti e mezzo. Il nostro passaggio al corpo libero vale, invece, 53.600 punti e così non ci resta che fare “ciao ciao” con la manina alla capolista d’Oltreoceano. Resta la sfida con le russe, ancora dietro dopo il 53.450 sugli staggi. Fanalino di coda le rumene che però si riprendono leggermente alla trave con un 53.950 complessivo. Bianca Ciobanu con il suo14.340 ci rammenta l’antica tradizione della scuola di Bucarest in questa specialità. Nel rush finale gli Stati Uniti si concedono una passerella alle parallele (58.250). Una dopo l’altra, sono fuochi d’artificio: Madison Desch e Amelia Hundley, entrambe a quota 14.200, la Priesman 14.700 e la Ohashi 15.150. Un crescendo rossiniano che porta il dream team juniores di Martha Caroli sul gradino più alto del podio lagunare con il totale di 226.850. Piazza d’onore per l’Italia, argento con 217.200. Laura Guatelli e la Mariani si distinguono al volteggio con un doppio 13.900, ma sono tutte brave le piccole azzurre, già abbastanza in tiro per gli Europei di categoria a Bruxelles. Tea Ugrin, Martin Buro, Nicole Terlenghi e Lara Mori abbracciano le compagne sotto i flash dei fotografi. E ne hanno ben donde, avendo lasciato Victoria Kuzmina e le altre russe al terzo posto con 215.800. Chiude la Romania con 208.400. A livello individuale il drago d’oro jesolano finisce tra le mani della Priesman, leader del concorso individuale con 56.950. Alle spalle di Alexi ci sono Enus Mariani, la stella della Pro Lissone (56.000), e Key Ballie (55.650). 16esima la Marongiu con 50.250. Alle premiazioni il Presidente della Gymnasium Michelangelo Citton, i consiglieri federali Gherardo Tecchi, Giuseppe Cocciaro e Claudio Berto.

Allegati

Jesolo - Classifica per Nazioni Juniores,Jesolo - Classifica Individuale Juniores