L’Italbaby si dipinge di blu…e d’argento. La 29ª edizione dei Campionati d’Europa prende subito il via assegnando medaglie. Le Qualificazioni juniores, infatti, da regolamento, attribuiscono anche il titolo a squadre. La classifica definitiva vede la conferma della Russia sul tetto d’Europa. Evgeniya Shelgunova, Maria Kharenkova, Yulia Tipaeva, Ekaterina Baturina e Victoria Kuzmina, inserite nella seconda delle tre suddivisioni previste, mettono insieme 167.330 punti e conservano l’alloro che Oltremanica, due anni or sono, fu della Komova e della Grishina. Udite, udite, però! Piazza d’onore per le azzurrine. Alessia Leolini, Enus Mariani, Elisa Meneghini, Lara Mori e Tea Ugrin, chiudono a quota 164.031, davanti alla Romania (161.037) – composta a sua volta da Andreea Eugenia Munteanu, Christina Tudorache, Alina Stanila, Miriam Aribasoiu e Siliva Zarzu – e alla Gran Bretagna (Gabrielle Jupp, Charlie Fellows, Angel Romaeo, Georgina Hockenhull e Raer Theaker), giunta ai piedi del podio con 160.121. Più staccate le altre, dalla Germania in giù, fino alla Lituania, 20ª compagine di questa ricca rassegna continentale. L’Europa del futuro era tutta qui all’Expo di Bruxelles, dove le nostre ragazze, al debutto assoluto, hanno già scritto la storia. Infatti, a parte un secondo posto al volteggio nel 1992, per giunta ad Arezzo, in una vecchia rassegna UEG che premiava le migliori squadre di ciascuna specialità, mai prima d’ora la Giovane Italia in rosa era giunta così in alto. I tre bronzi, a San Pietroburgo nel 1998, ad Amsterdam nel 2004 (con l’astro nascente di Vanessa Ferrari) e a Birmingham nel 2010 (con la spina dorsale dell’attuale gruppo senior), sbiadiscono di fronte al risultato odierno. L’ennesimo successo della FGI, trascinata dal DTN Fulvio Vailati, dal referente degli allenamenti Paolo Pedrotti, ma, soprattutto, dai singoli tecnici, capaci di forgiare cinque talenti purissimi, che adesso ci invidiano in tanti. Diego Pecar, Stefania Bucci, Massimo Gallina ed Anton Stolyar hanno letteralmente telecomandato le nostre bimbe al successo, sostenendole nei momenti più difficili, incitandole quando ormai, dopo la trave, avevano imboccato la rampa di lancio. A livello individuale troviamo al comando del Concorso Generale di qualificazione (l’epilogo venerdì dalle 19.00 alle 21.00) la russa Kharenkova con il totale di 56.132 (VO 14.100; PA 13.566; TR 14.100; CL 14.366), seguita dalla stellina della GAL Lissone. La Meneghini è riuscita con il suo 55.433 (VO 13.800 – PA 13.700 – TR 14.100 – CL 13.833) a sopravanzare l’altro fenomeno della Madre Russia, la Shelgunova, momentaneamente terza con 55.165 (VO 13.200; PA 14.333; TR 13.766; CL 13.866). In leggero ritardo la rumena Munteanu, quarta con punti 54.665 (VO 13.666; PA 13.033; TR 14.300; CL 13.666). Elisa centra anche la finale al volteggio, 6ª davanti alla Mariani (entrambe con la media del 13.633, le rivedremo domenica nella sfida dai 25 metri), quella alle parallele asimmetriche, con il 7° parziale, la final eight alla trave con il 3°, in compagnia di Tea Ugrin (a sua volta 7ª con 13.633) ed è tra le migliori 8 al corpo libero, quinta dietro al gioiello della Pro Lissone. Enus è seconda a quota 13.900 e, conoscendola, già morde il freno per cancellare un paio di ininfluenti errori, compiuti alle parallele sullo Jaeger e alle trave, cadendo dalla serie acrobatica flic salto. Minuscole, impercettibili imprecisioni su un vero e proprio capolavoro di gruppo. “Ci siamo fatte coraggio l’una con l’altra – confermano in coro, nella loro prima intervista in Mixed Zone – e dopo la trave siamo partite alla riscossa. Sono stati i nostri allenatori a darci la carica”. Il freno a mano tirato sugli attrezzi iniziali, la difficoltà di fare l’apripista: sono cose normali, che le senior conoscono bene, ricordano bene. Perché ci sono passate anche loro. Ma quanto ci ha fatto sudare la Leolini? Per una scivolata dell’impugnatura resta come un piombo sulla verticale, in una lotta contro lo staggio vinta con quella caparbietà propria delle adolescenti di carattere. “E’ stata un po’ dura andare avanti – ci racconta la toscana con la classica aspirata – E se ci pensi ti girano pure!” Insomma, al di là dell’en plein di Elisa e degli inserimenti delle altre (anche la Mariani, non dimentichiamolo, è tra le 24 con il 6° totale, 54.199) per un quadro generale che ci vedrà impegnati in tutte le finali, con tre ginnaste diverse e la possibilità di incrementare il bottino, resta negli occhi e nei cuori la concretizzazione di un sogno. Se sbagli ci sono stati, diventano automaticamente esperienza. Tutto fa brodo, si diceva un tempo. E pure la caduta della Mori dalla ruota senza, un giorno, tornerà utile. Perché ciò che non uccide, fortifica, tanto per insistere con i proverbi. “Al termine della seconda rotazione abbiamo chiesto loro – svela Pecar, uno che di campionesse ne ha viste e forgiate, assieme alla moglie Teresa Macrì – se volevano uscire, ritirarsi. Era un modo per colpirle nell’orgoglio. Serviva dare uno scossone. Più che emozione, c’era tanto nervosismo. Ma queste sono fanciulle rampanti, grandi lavoratrici ed hanno dato tutto, meritandosi i flash sul podio”. A conclusione di tutto arriva al capo delegazione Pier Luigi Consalici la telefonata del Presidente Agabio, per complimentarsi: “Ci aspettiamo molto da questa nuova nidiata – ha aggiunto il numero uno della Federazione Ginnastica d’Italia - Il quadriennio olimpico in corso non è ancora finito, ma quello futuro è già delineato. Conseguenza di una buona programmazione, di lungimiranza e di una grande capacità di gestire le poche risorse disponibili”. L’ultima parola spetta a loro, alle vice campionesse d’Europa per una dedica. La risposta stupisce per diplomazia e riconoscenza, due valori in estinzione, soprattutto tra i giovanissimi. “La dedica va ai nostri allenatori!”. Evviva la jeunesse! 


 



 

Classifica Concorso per Nazioni Juniores

 














































































































































































 


VO


PA


TR


CL


TOT


1. Russia


41.366


42.966


41.266


41.732


167.330


2. Italia


41.199


40.433


40.833


41.566


164.031


3. Romania


40.965


37.907


41.333


40.832


161.037


4. Gran Bretagna


40.499


39.699


40.024


39.899


160.121


5. Germania


40.566


40.174


38.433


38.699


157.872


6. Olanda


40.832


38.532


39.065


38.932


157.361


7. Francia


39.299


39.399


38.698


39.066


156.462


8. Ucraina


39.898


40.666


38.665


37.166


156.395


9. Svezia


38.965


37.900


38.507


36.825


152.197


10. Ungheria


39.516


38.166


35.599


36.999


151.780


11. Spagna


39.400


36.732


36.899


38.724


151.755


12. Belgio


40.266


37.232


37.666


36.583


151.747


13. Svizzera


39.533


37.965


36.224


37.232


150.954


14. Bielorussia


38.599


37.466


37.732


35.866


149.663


15. Croazia


38.465


31.132


33.199


35.724


138.520


16. Finlandia


38.132


30.523


33.699


33.199


135.553


17. Islanda


36.098


30.016


31.732


33.865


131.711


18. Norvegia


37.499


26.757


32.049


31.666


127.971


19. Lettonia


37.500


23.765


28.498


28.232


117.995


20. Lituania


24.566


20.066


30.600


21.216


96.448



 

Le quattro rotazioni delle azzurrine:

 

PARALLELE:

Alessia LEOLINI 12.608

Tea UGRIN 13.300

Elisa MENEGHINI 13.700

Enus MARIANI 13.433

 

TOTALE  40.433

 

TRAVE:

Lara MORI 12.566

Tea UGRIN 13.633

Elisa MENEGHINI 14.100

Enus MARIANI 13.100

 

TOTALE 40.833

 

CORPO LIBERO:

Tea UGRIN 13.533

Lara MORI 13.833

Elisa MENEGHINI 13.833

Enus MARIANI 13.900

 

TOTALE 41.566

 

VOLTEGGIO:

Lara MORI 13.633

Tea UGRIN 13.600

Elisa MENEGHINI 13.800

Enus MARIANI 13.766

 

TOTALE 41.199