E un’altra giornata di prove al Park & Suite Arena di Montpellier (questa volta quelle generali) va in archivio, portando il countdown dei 30esimi Campionati Europei di Ginnastica Artistica Maschile a meno 2 giorni di attesa. Nel frattempo, L’Italbaby sale in pedana per le prove podio, partendo, come da programma, dal ferro della sbarra. Oggi si può ancora sbagliare, aggiustando il tiro, dove possibile. Domani, invece, gli azzurrini dovranno essere perfetti. Perché l’occasione di rappresentare l’Italia, in un contesto come quello europeo, non capita tutti i giorni, soprattutto agli esordi internazionali. Il primo a salire sarà Andrea Russo. Tkatchev, poi a seguire rotazione verticale. Le mani sono un po’ fuori asse, ma il romano chiude comunque l’uscita con un doppio teso avvitato, sporcato solamente da un passo in avanti. Discreto. Arriva il turno di “Breso” (Simone Bresolin), rapido nel giro completo in mista. Poi Adler con mezzo giro e un Tkatchev ripreso con poco slancio. Le frustate sono buone ma l’uscita in doppio teso con un avvitamento si può migliorare. Terzo, in base alle disposizioni di Maurizio Allievi, sarà Nicola Bartolini, rallentato oggi dai nuovi paracalli e da una sbarra ancora intonsa e troppo scivolosa. L’idolo di MTV dovrà aggrapparsi due volte sul ferro per completare il proprio esercizio. Penultimo a salire Michele Sanvito, bravo nell’entrata con Endo mezzo giro, poi Stalder e gran volta cubitale, seguito da Landini. L’uscita è buona e trova lo stop nel doppio teso con un avvitamento. Le prove proseguono sulla pedana del corpo libero, come da manuale olimpico. Ad aprire le danze, mercoledì, sarà Michele Sanvito con un esercizio semplice ma pulito nell’esecuzione. A seguire il ginnasta della Lazio Flaminio, che esordisce con il Tabak e due avvitamenti in uscita. Molto buona la prova di Filippo Landini, partito nella prima diagonale con un avvitamento e mezzo e finito, anche lui, con due in uscita. Completa il cerchio Nicola Bartolini, che può rifarsi della falsa partenza alla sbarra, cominciando da una ribaltata con doppio avvitamento davvero ben fatta. Poi triplo avvitamento, verticale, twist, salto avanti raccolto con avvitamento e addirittura due avvitamenti e mezzo in uscita. Una bella prova. Spostiamoci al cavallo con maniglie. Sul cuoio Gymnova il primo degli azzurri a partire sarà Andrea Russo, con la forbice in entrata, belle, mulinello fra maniglie, trasporto indietro e avanti, Stockly e verticale a tre terzi in uscita, oggi un po’ interrotta. Lo seguirà Bresolin, anche lui con forbice in salita, mulinello su una maniglia, trasporto indietro, Sivago e Stockly, poi perno inverso e verticale in uscita. Essenziale ma corretto. A Filippo Landini e Nicola Bartolini il compito di chiudere la rotazione. Il primo è bravo nella conclusione con il mulinello e la verticale in uscita, mentre “Barto” rimane ancora incerto sull’ultima verticale. Giunti sotto al castello degli anelli, la piccola Italia è appena a metà del guado. Parte il pupillo della Ginnastica Meda, con volta braccia, Jonansson – Yamawaki, lancio appoggio squadra, sfiorando leggermente le corde, verticale ben tenuta, poi gran volta di petto e Tsukahara finale. E’ il turno di Nicola Bartolini, scelto come generalista insieme a Russo e Landini dal tecnico brianzolo. Nell’appoggio orizzontale gambe aperte, le braccia rimangono un po’ adagiate sulle corde. Il Johansson – Yamawaki è lento, mentre non è male lo Tsukahara scelto per il finale. Ad Andrea Russo e alle sue braccia sacerdotali il compito di dare manforte sul castello. Il capitolino inizierà con lo slancio appoggio orizzontale gambe aperte, poi Johansson, Yamawaki e lancio appoggio squadra. Infine Verticale di valore A e l’uscita in doppio teso, leggermente carpiato nella fase di slancio. A serrare il giro ci penserà Filo, in gara con una verticale di valore B (del gruppo 4) e uno Tsukahara a completare la sua routine. Sulla rincorsa dei 25 metri la formazione vedrà Russo in testa, affiancato da Sanvito, Landini e Bartolini. Per tutti quanti varrà il salto Kasamatsu da 5.4, mentre i ginnasti di Oudalov aggiungeranno mezzo avvitamento e uno completo, aumentando il valore rispettivamente a quota 5.8 e 6.2. Confermato, invece, l’ordine di salita alle parallele pari. A fare da apripista sarà Andrea Russo, seguito da Simone Bresolin e Nicola Bartolini. Ultimo lo specialista Filippo Landini: salita dall’estremità degli staggi, Kippe lunga e verticale, contro Kippe alla verticale, gran volta, poi Tippelt, slancio appoggio avanti e doppio carpio in avanti. Molto bene. “Come prova podio direi che ci siamo”. Riassume, a consuntivo, il Responsabile delle Nazionali maschili. “All’inizio sono rimasto deluso dell’approccio con cui è stata affrontata la sbarra. In questo tipo di prove è fondamentale portare a termine l’esercizio fino in fondo, affrontando gli imprevisti con la testa giusta. Per il resto al suolo, cavallo, anello, volteggio e parallele sono soddisfatto di quanto hanno fatto i ragazzi”. Domani toccherà ai big della nazionale senior, sorteggiati al corpo libero, nell’ultima delle tre suddivisioni della gara di giovedì.


 

ORDINE DI SALITA JUNIOR

SBARRA: Russo, Bresolin, Bartolini, Sanvito, Landini

CORPO LIBERO: Sanvito, Russo, Landini, Bartolini

CAVALLO CON MANIGLIE: Russo, Bresolin, Landini, Bartolini

ANELLI: Sanvito, Bartolini, Russo, Landini

VOLTEGGIO: Russo, Sanvito, Landini, Bartolini

PARALLELE PARI: Russo, Bresolin, Bartolini, Landini