Respect , cantava Aretha Franklin nel 1967. E nel vedere le farfalle azzurre, tre volte iridate – un risultato mai raggiunto prima da nessun altra squadra italiana in assoluto - giù dal podio durante le premiazione delle 5 palle veniva proprio da gridare: “Rispetto”!. La stessa sorte toccherà alla Russia, composta da ginnaste più giovani (la più grande è del 1992) e meno titolate, protagonista però di una serie clamorosa di errori con i 3 nastri e i 2 cerchi. Uno dei soliti pasticci, insomma, che le ragazze di Irina Viner prima o poi commettono, vista (è giusto riconoscerlo) la difficoltà dei loro esercizi. Due perdite clamorose, almeno altrettante poco evidenti ad un occhio inesperto, ciò nonostante Uliana Donskova, Kseniya Dudkina, Alina Makarenko, Anastasia Bliznuyk, Karolina Sevastyanova e Evgeniya Kuzminova finiscono a 25 millesimi dall’Italia. “Siamo riuscite ancora una volta a mettercele dietro – commenta Emanuela Maccarani - buttandole giù dal podio in casa loro, malgrado pure noi avessimo commesso un errore. Il problema comunque qui non è tecnico ed io mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose, passando anche per quella che si lamenta e basta. Da qui alle Olimpiadi non voglio più rilasciare dichiarazioni”. L’amarezza è tanta, soprattutto per il punteggio delle palle e per quella difficoltà (8.850) superiore soltanto ad Ucraina e Grecia. Non si comprende come gli esercizi che appena 8 mesi fa avevano conquistato il Mondo possano risultare improvvisamente involuti. “Abbiamo eseguito un esercizio impeccabile – aggiunge il capitano Elisa Santoni – eppure siamo finite quarte. Non è stato facile superare lo shock e ricompatarsi per tornare in pedana. Alla luce anche di quanto era successo venerdì. Nella seconda finale si è vista tutta la compattezza, la professionalità e l’esperienza di questa squadra. La perdita poi ci può stare, siamo umane! Quando siamo partite – continua la 24enne romana – sapevamo che sarebbe stata dura, ma non fino a questo punto. Non ci hanno proprio dato modo di giocarcela. Adesso torniamo a Desio con questi due bronzi al collo e tanta rabbia in cuore. Dispiaciute di essere così lontane dalle prime e tanto vicine alle altre. Non si può andare avanti in questo modo. Auguriamoci che l’Europeo, per mille motivi, sia stato un episodio a parte. A Londra con la giuria neutrale sarà diverso”. Eppure anche oggi il corpo giudicante non aveva giudici delle nazioni in gara e comunque, la Giuria non neutrale dell’All-around ha perso un’ottima occasione per dimostrare alla FIG di meritarsi di andare ai Giochi Olimpici. Insomma come la giri è uguale. La Russia vince anche quando perde. Lo dimostrano i fotografi che immortalano la Donskova e compagne che posano sorridenti con l’oro in bocca, mentre sul podio ci sono Bielorussia, Bulgaria e Italia. Il medagliere parla chiaro, senza il disastro finale, la Federazione russa avrebbe lasciato alle avversarie soltanto le briciole con 7 ori e 1 argento. L’unico titolo sfuggito lo raccolgono le cugine bielorusse, altrimenti eterne seconde. “Sapete qual è il rammarico più grande – conclude la Laurito – è quello di leggere certi commenti sui forum italiani. Noi siamo qui a lottare contro tutto e tutti e qualcuno, senza neanche aver visto l’esercizio, si permette di sparare sentenze. E’ una vergogna. Lo stile delle ginnaste russe non lo discute nessuno, sono belle, giovani e…inesperte. Emanuela Maccarani ha puntato sulla solidità di un gruppo che di esperienza ne ha invece da vendere. Sono scelte diverse”. La solidità contro l’energia. Ognuno può avere la propria opinione, ma francamente fatichiamo a capire perché l’allenatrice di Rho avrebbe dovuto modificare i programmi che Montpellier elesse i migliori del Mondo. Che si adeguino gli altri, squadra che vince non si cambia. “Erano esercizi ancora perfezionabili – chiude la ginnasta di Gallarate – e talmente belli che sarebbe stato un peccato metterli in soffitta dopo un solo Mondiale. Certi commenti ci fanno male, perché arrivano a tradimento dal nostro ambiente, dai nostri stessi tifosi, ma ormai siamo abituate a tutto, e non molleremo mai!”. Con questa seconda medaglia l’albo d’oro FGI della Ginnastica Ritmica sale a quota 39, mentre sono 15 i piazzamenti continentali, e si chiude una rassegna continentale dal profilo basso, quanto il soffitto sul quale si sono spenti i sogni della Spagna (il nastro è rimasto incastrato sulla trave). Il soffitto di un impianto indegno della Patria della Ginnastica Ritmica. “Appena arrivate abbiamo subito visto che le travi erano vicine – conferma Sasà – Ci siamo adattate”. A questo si può, al resto mica tanto!  


 


5 PALLE

1 Russia 28.800 (D 9.650 A 9.750 E 9.400)

2 Bielorussia 28.050 (D 9.300 A 9.500 E 9.250)

3 Bulgaria 28.000 (D 9.400 A 9.450 E 9.150

4 Italia 27.500 (D8.850 A 9.550 E 9.100)

5 Spagna  27.400 (D 8.950 A 9.350 E 9.100)

6 Israele 27.050 (D8.850 A 9.200 E 9.000)

7 Ucraina  26.700 (D8.600 A 9.200 E 8.900)

8 Grecia  26.200 (D8.450 A 9.150 E 8.600)

 

3 NASTRI E 2 CERCHI

1 Bielorussia 28.000 (D9.300 A 9.500 E 9.200)

2 Bulgaria 27.500 (D9.100 A 9.400 E 9.000)

3 Italia 27.200 (D8.750 A 9.400 E 9.050)

4 Russia 27.175 (D8.975 A 9.400 E 8.800)

5 Israele 26.725 (D8.925 A 9.100 E 8.700)

6 Grecia 26.300 (D8.550 A 9.100 E 8.650)

7 Spagna 25.850 (D8.750 A 8.950 E 8.650 Pen. 0.50)

8 Francia 25.800 (D8.400 A 8.950 E 8.450)

 

 

ALBO D’ORO DELLA SQUADRA DI GINNASTICA RITMICA

 

ORO

1975 Madrid – Mondiali (concorso generale)

2005 Baku – Mondiali (3cerchi e 2clavette)

2008 Torino – Europei (5 funi)

2009 Miè – Mondiali (concorso generale)

2009 Miè – Mondiali (3 funi e 2 nastri)

2010 Mosca – Mondiali (concorso generale)

2011 Montpellier – Mondiali (concorso generale)

 

ARGENTO

1992 Bruxelles – Mondiali (6 nastri)

2004 Atene – Giochi Olimpici

2005 Baku – Mondiali (concorso generale)

2005 Baku – Mondiali (5 nastri)

2006 Mosca – Europei (concorso generale)

2006 Mosca – Europei (3cerchi/4clavette)

2007 Patrasso - Mondiali (concorso generale)

2007 Patrasso - Mondiali (3cerchi/4clavette)

2007 Patrasso - Mondiali (5 funi)

2007 Pechino – Preolimpica (concorso generale)

2008 Torino – Europei (3cerchi/4clavette)

2009 Miè – Mondiali (5 cerchi)

2010 Brema - Europei (concorso generale)

2010 Brema - Europei (3 nastri/2 funi)

2010 Mosca – Mondiali (3 funi e 2 nastri)

2010 Mosca – Mondiali (5 cerchi)

2011 Montpellier – Mondiali (3nastri/2cerchi)

2011 Montpellier – Mondiali (5 palle)

 

BRONZO

1971 L’Avana – Mondiali

1988 Helsinki – Europei (3 cerchi e 3 nastri)

1990 Goteborg – Europei (12 clavette)

1992 Bruxelles – Mondiali (3 funi e 3 palle)

2003 Budapest – Mondiali (2 palle e 3 cerchi)

2003 Budapest – Mondiali (5 nastri)

2003 Riesa – Europei (concorso generale)

2003 Riesa – Europei (2 palle e 3 cerchi)

2006 Mosca – Europei (5 nastri)

2006 Miè – Finale di World Cup (5 nastri)

2008 Torino – Europei (concorso generale)

2010 Brema - Europei (5 cerchi)

2012 Nizhny Novgorod – Europei (concorso generale)

2012 Nizhny Novgorod – Europei (3 nastri e 2 cerchi)