Il cinese Dong Dong è il nuovo campione olimpico del Trampolino Elastico maschile. Il 23enne di Henan con il punteggio di 62.990 si lascia alle spalle il russo Dmitry Ushakov, secondo con 61.769. Sul gradino più basso del podio il connazionale Lu Chunlong, medaglia d’oro a Pechino ed oggi costretto al bronzo, malgrado i favori del pronostico, con 61.319. Per la Repubblica Popolare Cinese si tratta della secondo titolo individuale consecutivo, dopo quello casalingo. A Sydney, nell’edizione d’esordio ai Giochi Olimpici del Trampolino, si impose il russo Alexander Moskalenko, mentre l’ucraino Yuri Nikitin dominò ad Atene. L’azzurro Flavio Cannone conclude 11° con il totale di 104.170. Nell’obbligatorio il caporal maggiore dell’Esercito Italiano si deve accontentare di un 47.450, frutto di una imprecisione sul salto avanti con mezzo avvitamento in posizione tesa, il terzo del suo programma. Imprecisione che è andata poi ad inficiare il salto successivo, il giro indietro carpiato. Meglio nel libero, dove il trampolinista di Ponte San Pietro (provincia di Bergamo) si presenta con grande decisione, lasciando appena qualcosa sul penultimo elemento, il doppio avanti con mezzo avvitamento in posizione carpiata. “Comunque due buoni esercizi – commenta a caldo Flavio, alla sua terza esperienza olimpica, dopo quelle del 2004 (13°)  e del 2008 (14°) – Adesso mi prendo una bella vacanza. Poi si torna in palestra per preparare il prossimo quadriennio. Non ho, infatti, alcuna voglia di mollare. Ho solo 30 anni, posso puntare tranquillamente a Rio de Janeiro. In qualifica c’erano atleti anche più grandi di me, come lo stesso Nikitin o il tedesco Stehlik. L’esperienza è importante, peccato buttarla via, almeno finché il fisico tiene”. Grande novità dal punto di vista tecnico l’introduzione a Londra del tempo di volo, giudizio che dai mondiali di Birmingham 2011 si è andato ad aggiungere a Difficoltà ed Esecuzione. “La Federazione Internazionale, introducendo questo nuovo parametro una anno prima dei Giochi, ha corso un serio pericolo – ci spiega il tecnico Luigi Meda, che segue Cannone alla Milano 2000 - Di solito, infatti, si apportano le modifiche al Codice all’inizio del quadriennio, in modo da assimilare bene il cambiamento. Secondo me poi spinge i ginnasti a prendere qualche rischio di troppo. Per non parlare del fatto che la costituzione dell’atleta influisce sul modo di affondare sul tappeto e il volo prolungato può andare a discapito del ritmo. Comunque siamo molto soddisfatti del nostro risultato. Flavio, qualificatosi proprio qui a gennaio con il 13° parziale, è riuscito a scalare due posizioni, chiudendo a ridosso della seconda riserva”. Sulle tribune della North Greenwich Arena, con il Presidente Riccardo Agabio e il Capo Gruppo FGI Roberto Pentrella, c’erano anche i ragazzi della Nazionale di Artistica Maschile. Alberto Busnari, Matteo Morandi – finalisti rispettivamente al cavallo con maniglie e agli anelli – Enrico Pozzo, Paolo Ottavi e Matteo Angioletti sono venuti a fare il tifo per Cannone. “Noi i trampolinisti li consideriamo dei pazzoidi – ci svela Morandi – Fanno cose incredibili. Anche nell’Artistica usiamo i trampolini, ma sono piccoli e servono per attutire gli arrivi, come le buche”. Al suo fianco Busnari spiega il vero motivo della loro presenza: “Al Test Event abbiamo fatto lo stesso e Flavio si qualificò per i Giochi. Quindi pensiamo di portargli fortuna. Pur essendo due discipline diverse, ci unisce la medesima passione per la Ginnastica e i tanti ricordi nelle passate edizioni olimpiche”. “Alberto e compagni mi sono sempre vicini – chiosa Cannone – Queste cose ci fanno tanto piacere, perché il Trampolino è l’ultimo arrivato in Federazione (La Sezione è stata ufficialmente riconosciuta nel 2002, ndr.) e quindi ci sentiamo un po’ la cenerentola del gruppo. Diverso all’estero, a cominciare dalla Cina. Siamo stati a Pechino due settimane la scorsa estate per uno stage. Hanno strutture incredibili, con decine di attrezzi. In Italia, invece, il Trampolino fatica ancora a prendere piede. Io ho praticamente iniziato nel giardino di casa, con mio padre Antonio. Una vocazione, quasi. Spero, attraverso il mio esempio, di stimolare quei giovani che purtroppo da noi lasciano troppo presto, spaventati dalle prime difficoltà. Eppure quando voli in aria nel controllo totale del tuo corpo provi sensazioni indescrivibili. Un volo di pochi istanti che vale una vita”. Domani tocca alle donne, senza azzurre in gara. Sbarcano, invece, alle 15.25 all’Aeroporto di Heatrow le Farfalle della Squadra di Ritmica – Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Anzhelika Savrayuk, Romina Laurito, Marta Pagnini, Andreea Stefanescu – e l’individualista Julieta Cantaluppi.


  

FINALE INDIVIDUALE MASCHILE T.E.

1 DONG Dong CHN 17.800 27.100 18.090 62.990

2 USHAKOV Dmitry RUS 17.100 26.524 18.145 61.769

3 LU Chunlong CHN 17.100 25.849 18.370 61.319

4 ITO Masaki JPN 16.600 26.300 17.995 60.895

5 UEYAMA Yasuhiro JPN 16.600 25.875 17.765 60.240

6 FEDORENKO Nikita RUS 17.300 23.900 17.905 59.105

7 PENNES Gregoire FRA 17.100 24.500 17.205 58.805

8 BURNETT Jason CAN 2.200 2.600 1.915 6.715

 

QUALIFICAZIONE INDIVIDUALE MASCHILE T.E.

1 DONG Dong CHN 112.895 Q

2 USHAKOV Dmitry RUS 112.605 Q

3 LU Chunlong CHN 112.299 Q

4 ITO Masaki JPN 109.810 Q

5 UEYAMA Yasuhiro JPN 109.809 Q

6 BURNETT Jason CAN 109.065 Q

7 PENNES Gregoire FRA 107.539 Q

8 FEDORENKO Nikita RUS 107.070 Q

9 STEHLIK Henrik GER 106.065 R1

10 JENSEN Peter DEN 104.695 R2

11 CANNONE Flavio ITA 104.170

12 MODZEL Viachaslau BLR 103.880

13 GAUDRY Blake AUS 84.255

14 NIKITIN Yuriy UKR 79.100

15 GANCHINHO Diogo POR 61.440

16 GLUCKSTEIN Steven USA 61.020