Sta per prendere il via la quinta edizione dei Campionati d’Europa Individuali di Ginnastica Artistica, maschile e femminile. La formula, inaugurata dall’UEG (l’Unione Europea di Ginnastica) nel 2005 a Debrecen, non prevede il Concorso IV, quello riservato alle squadre. L’Europeo individuale senior, che si disputa negli anni dispari del ciclo olimpico, contempla, infatti, solo il Concorso Generale (il Concorso II), ossia la competizione all-around riservata ai migliori 24 del vecchio continente, e le gare di specialità o Concorso III: corpo libero maschile e femminile, cavallo con maniglie, anelli, volteggio uomini e donne, parallela pari, sbarra, trave e parallele asimmetriche. Le finali a otto dei singoli attrezzi come la composizione dell’all-around scaturirà dalle qualificazioni (Concorso I), in programma mercoledì 17, per i maschi, e giovedì 18 per le donne. Paolo Principi e Ludovico Edalli sono gli unici azzurri impegnati sul giro completo e partiranno, insieme dal volteggio, nella prima suddivisione della mattina, tra le 08.00 e le 11.00 (ora italiana) di dopodomani. Con loro due croati e due lituani. Nella suddivisione successiva, la seconda delle tre previste, tra le 12.00 e le 15.00 nostrane (Mosca è due ore avanti) entreranno in gioco gli altri quattro, ciascuno nella propria specialità. Andrea Cingolani apre al corpo libero per poi rientrare agli anelli, al volteggio e alle parallele pari. In fondo alla rincorsa dei 25 metri il campioncino di Macerata tenterà, nella prima esecuzione, due avvitamenti e mezzo, seguiti da una ribaltata doppio salto, con la speranza di centrare la finale che gli sfuggì a Berlino nel 2010. Al cavallo con maniglie, nella seconda rotazione, rivedremo all’opera Alberto Busnari, quarto ai Giochi di Londra. insieme all’aviere capo di Melzo salirà Lorenzo Ticchi, chiamato poi a proseguire alle parallele pari e alla sbarra dove esegue un interessante Tkachev teso con avvitamento. Non prima però che nella terza rotazione sia salito agli anelli il bronzo olimpico Matteo Morandi. Il Sergente dell’Aeronautica Militare avrà dopo di sé l’olandese Van Gelder (gli italiani girano con gli Orange, la coppia spagnola e quella bielorussa), uno dei rivali più accreditati per il podio, insieme al greco Petrounias e ai russi Belandin e Abliazin. “Gli ultimi due avranno il vantaggio del fattore campo – ci dice il Dog, che nello scorso quadriennio, a livello europeo, mise insieme due quarti posti (Milano e Berlino), l’oro a Birmingham (2010) e l’argento a Montpellier (2012) – e il livello generale si è alzato parecchio. Però io mi sento apposto e, devo dire, anche motivato, sebbene non sia mai facile ripartire dopo lo sforzo, fisico e mentale, delle Olimpiadi. Nella prova generale di oggi ho faticato un po’ ad abituarmi all’attrezzatura della Spieth, presente qui Olympiyskiy di Mosca. La trovo troppo molle, anche rispetto alla prova di Coppa del Mondo disputata a Cottbus, un paio di settimane fa. Comunque ho tirato l’esercizio, domani scarico e in qualifica arriviamo pronti come si deve”. Le stesse difficoltà le ha accusate l’altro veterano del gruppo azzurro, guidato dal DTN Fulvio Vailati: “Sì, il cavallo è duro – ci spiega Busnari, che di medaglie continentali ne ha già collezionate un paio, il bronzo a Patrasso nel 2002 e l’argento a Lubiana nel 2003 – E se l’attrezzo non risponde come al solito dovrò essere io ad adattare il mio ritmo. Fisicamente sto bene ed ho voglia di rimettermi in gioco. Ritroverò gli stessi avversari di Londra. Manca solo Smith, ma Keatings e soprattutto Whitlock (l’inglesino che gli tolse la medaglia olimpica) non sono certo clienti facili. Gli altri azzurri? Li ho visti bene e pur essendo ognuno concentrato sui propri attrezzi di punta, si aiutano l’uno con l’altro, in un ambiente davvero sereno”. Più che alla delusione di questa estate, probabilmente Alberto pensa al podio buttato via in Germania, nell’edizione del 2010. Quel settimo posto, dopo una qualifica da leader, grida ancora vendetta!