Mosca - parola di Giorgia ed Elisa...
"Al corpo libero avevo le gambe molli - ha dichiarato Elisa Meneghini, argento a squadre e bronzo alla trave agli Europei juniores di Bruxelles, lo scorso anno - Dopo la trave mi sono rilassata, forse troppo. Peccato perché il punteggio, malgrado la caduta, è stato alto, quindi me la sarei potuta giocare. Comunque ho fatto una buona esperienza e sono pronta a ricominciare daccapo, domani. Gareggiare al mattino non mi ha disturbato, anzi. Così abbiamo il pomeriggio libero - scherza - E poi preferisco avere poco pubblico". Giorgia Campana la pensa diversamente. Lei che ha già all'attivo il mondiale di Tokyo, l'Europeo di Bruxelles -dove ha vinto il bronzo con la squadra senior - e l'Olimpiade di Londra si carica di più quando c'è tanta gente sugli spalti. "All'inizio, in verità, eravamo tese. Aprire una qualifica alla trave nella prima suddivisione non è il massimo - commenta l'atleta della Nuova Tor Sapienza - Eravamo entrambe silenziose, ciascuna concentrata sul proprio programma. Poi, superato quell'ostacolo è andato tutto in discesa. Al volteggio ho perso qualche cosa sull'esecuzione, piccole imprecisioni. Alla parallela ho fatto il mio, non ho altro da dire". Per quanto riguarda l'ingresso nella finale a 24 la romana ha un attimo di esitazione. Interviene però perentorio il suo allenatore, Mauro Di Rienzo: "Non preoccuparti Giorgia, ho già consegnato i moduli, la finale la fate di sicuro"