Matteo Morandi vince la medaglia di bronzo agli anelli. Il Sergente dell’Aeronautica Militare, ripete il piazzamento dei Giochi Olimpici di Londra con il punteggio di 14.433,  pari merito con il francese Danny Pinheiro­ Rodrigues. Davanti un altro ex aequo, questa volta d’oro, tra l’ucraino Igor  Radivilov e  il secondo francese, Samir  Ait Said, entrambi appaiati a quota 15.466. Quattro ginnasti in 33 millesimi di punto per una gara davvero tirata, nella quale l’azzurro di Melzo ha fatto valere tutta la sua esperienza. A livello Europeo, infatti, Morandi ha collezionato nel quadriennio scorso due quarti posti (Milano 2009 e Berlino 2011), un argento a Montpellier 2012 e un oro a Birmingham 2010. “Ho collezionato tutti i colori possibili – scherza in mixed zone accanto al suo allenatore, Paolo Siviero – e non dimentichiamoci l’altro bronzo conquistato a Lubiana nel 2004”.  "Peccato per quel passettino alla fine. Ci sono abbonato ormai. Potrei aver perso un deciso, forse decisivo, ma a me questi discorsi non piacciono. In astratto siamo tutti campioni del mondo. Poi, invece, bisogna fare l’esercizio ed ecco che ti ritrovi dentro ad una gara tiratissima, dove bastava un niente per finire fuori. La concorrenza è sempre più spietata. Un tempo gli specialisti degli anelli si contavano sulle dita di una mano, ora sono almeno il triplo, tutti forti, tutti in grado di lasciarti fuori da una finale a otto. Oggi mi sentivo bene, meglio delle qualificazioni, più leggero. Questi due giorni di break mi sono serviti per prendere confidenza con l’attrezzo. L’avevo detto subito che non mi trovavo a mio agio con questi anelli. Hanno una strana oscillazione. Dopo i Giochi Olimpici non è stato facile ritrovare le motivazioni per andare avanti. Di certo mi ha aiutato la scelta di cambiare ambiente e di tornare dall’allenatore che mi ha cresciuto, (Siviero, ndr.). Ora mi alleno con lui nella palestra della Sampietrina, a Seveso. Rispetto a Londra ho aggiunto una parte di slancio e tolto una di forza, solo perché era il nuovo Codice dei Punteggi a chiedercelo. Ma in questi giorni non abbiamo quasi mai parlato della gara. Il lavoro fatto in precedenza bastava ed avanzava. Avevo bisogno soltanto trovare la concentrazione e lo abbiamo fatto distraendoci. Una dedica? Alla famiglia, come sempre, a mia moglie Ilenia e a mia figlia Gaia”.


 

ANELLI

1. AIT SAID Samir FRA 15.466 (D. 6.800 E. 8.666)

1. RADIVILOV Igor UKR 15.466 (D. 6.700 E. 8.766)

3. PINHEIRO­RODRIGUES Danny FRA 15.433 (D.6.700 E. 8.733)

3. MORANDI Matteo ITA 15.433 (D.6.700 E. 8.733)

5. PETROUNIAS Eleftherios GRE 15.400 (D.7.000 E. 8.400)

5. ABLYAZIN Denis RUS 15.400 (D. 6.700 E. 8.700)

7. van GELDER Lambertus NED 15.366 (D. 6.800 E. 8.566)

8. NGUYEN Marcel GER 15.133 (D. 6.300 E. 8.833)

 

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