Thiais – La Russia la fa da padrona, ma non completa l’en plein!
Domenica 9 marzo 2014 è la volta delle finali di specialità, individuali e di squadra, per il 28° Grand Prix della città di Thiais. Le tribune del palazzetto francese Palais Omnisports, che ha ospitato la manifestazione, oggi sono state completamente riempite di tifosi, fan, ginnastine in erba ed appassionati provenienti da tutto il mondo per sostenere le proprie beniamine. Inutile dire che al turno delle otto migliori ginnaste classificatesi ieri, tra cui le padrone di casa, il tripudio era totale ed il clamore era udibile fino alla non distante Tour Eiffel. Al pari della precoce primavera esplosa nell’Ile de France in questo weekend, anche sulla pedana del Grand Prix i fiori sono indubbiamente sbocciati con tutti i colori e le magie immaginabili. Lo spettacolo di questa seconda giornata è stato sensazionale. La crème de la crème mondiale della ginnastica ritmica ha fatto parlare di sé ed ha sfoggiato tutte le meraviglie di cui è capace. Difficoltà incredibili, composizioni artistiche originali, esecuzioni degne di un’olimpiade e chi più ne ha più ne metta. Insomma, in questo fine settimana, il Grand Prix non ha mai smesso di entusiasmare. Le pole positions sono state, come da pronostici, tutte russe ad eccezione della finale individuale col nastro, che si è colorata dei colori bielorussi ed ucraini a pari merito, e della finale di squadra a palle e nastri dove l’Azerbaijan è salita sul gradino più alto del podio. Nonostante il fiato sul collo fatto sentire costantemente dalle più agguerrite avversarie, le ragazze di madame Viner hanno fatto valere al massimo le proprie esecuzioni, agguantando un incredibile bottino di podi. Ad aggiudicarsi gli ori sono state: Yana Kudryavtseva nelle finali a cerchio e palla, Margarita Mamun alle clavette e Ganna Ritzadinova insieme a Melitina Staniouta, pari merito, al nastro. Le ginnaste più titolate della competizione hanno fatto manbassa di medaglie, lasciando alle giovani solo le briciole. Kudryavtseva ha vinto, così, l’argento alle clavette oltre ai due citati ori; Mamun torna a casa con anche un piazzamento d’onore al cerchio; Ritzadinova si aggiudica anche un argento alla palla e un bronzo al cerchio e clavette; Titova e la beniamina di casa Moustafaeva hanno agguantato gli ultimi terzi posti rimasti liberi, rispettivamente a nastro e palla.
CERCHIO
1 Yana Kudryatseva 18,800
2 Margarita Mamun 18,700
3 Anna Rizatdinova 18,150
PALLA
1 Yana Kudryavtseva RUS 18,90
2 Anna Rizatdinova UKR 17,750
3 Kseniya Moustafaeva FRA 17,700
CLAVETTE
1 Margarita Mamun RUS 18,950
2 Yana Kudryavtseva RUS 18,800
3 Anna Rizatdinova UKR 18,100
NASTRO
1 Anna Rizatdinova UKR 18,100
1 Melitina Staniouta BLR 18,100
3 Maria Titova RUS 18,00
Nella finale con le 10 clavette a vincere la medaglia d’oro è stata ancora la Russia. Dietro di loro le ucraine e le tedesche. Invece, nella specialità a palle e nastri, dopo la fallosa esecuzione registrata dalla squadra più titolata, intoppatasi da metà esercizio in poi, la classifica si è completamente rimescolata, rivelando a fine gara la triade Azerbaijan, Francia e Israele.
10 CLAVETTE
1 RUS 18.400
2 UKR 17.100
3 GER 16.950
3 PALLE E 2 NASTRI
1 AZE 17.250
2 FRA 17.000
3 ISR 17.050
Insomma, quella a cui abbiamo assistito in questi due giorni, è stata una competizione dalle fattezze di mondiale, non solo per le rappresentanti che hanno partecipato alla gara, ma anche per il livello proposto dalle atlete. Chi ha avuto la fortuna di prendere parte alla manifestazione o comunque di godere dello spettacolo offerto, è rimasto appagato e soddisfatto da tanta perfezione e bellezza. Ancora, nuovamente, la ritmica si dimostra un piacere estetico ed un godimento da vivere e vedere. A questo punto, per gli amatori dei piccoli attrezzi, l’appuntamento è con il World Cup di Debrecen in calendario il prossimo weekend. Non mancate!
Da Thiais Cecilia Festa