Elisa Meneghini apre la gara dell'Italia, inserita nella quarta ed ultima rotazione, al corpo libero con uno Tsukahara Carpio in prima diagonale e uno Tsukahara in seconda perfettamente stoppati. Chiude con un doppio carpio molto bene. Sulle note di 19 Palqui Explicit (Original Mix) di Antoine Montana la ginnasta di Como porta a casa un 13.966 (E. 5.600 D. 8.366)


 

Tsukahara avvitato e Tsukahara raccolto per Erika Fasana, peccato entrambi fuori pedana, così come l'ultimo doppio carpio in uscita. Tre bandierine rosse alzate dalla giudice di linea che pregiudicano la buona prestazione dell'azzurra. 0.50 di penalità portano alla ginnasta della Brixia il totale di 13.400 (E. 5.900 - D. 8.000)

 

Tsukahara avvitato in apertura, fuochi d'artificio firmati Ferrari. In seconda Vany esegue bene uno Tsukahara raccolto, seguito dal doppio raccolto in terza. Chiude con un doppio carpio. Complessivamente la vice campionessa del mondo si ripresenta a tempo di tango con un 14.533 (D. 6.000 - E. 8.533) che la proietta in finale al Corpo Libero

 

Volteggio. Tocca sempre alla Meneghini che esegue in maniera pulita il suo 1 e 1/2, e ottiene un 14.033 (E. 5.300 - D. 8.733). Segue Martina Rizzelli che bagna il suo esordio europeo con uno Yurchenko teso con doppio avvitamento valido per un 14.333 (D. 5.800 - E. 8.533). Chiude la Fasana con il medesimo salto e un 14.266 (D. 5.800 E. 8.466) che porta all’Italia un parziale sui 25 metri di 42.632. Il totale, invece, a metà gara, è di 84.531.

 

La Meneghini sale sugli staggi accompagnata, in assistenza dal DTN Enrico Casella. La 16enne della GAL Lissone apre con uno Jaeger, seguito dal Tkachev, e chiude con  mezzo giro doppio avanti per un totale di 13.733 (D. 5.400 E. 8.333). Segue Martina Rizzelli che a sua volta porta a casa la Piantata Tkachev, poi il Tkachev e lo Tsukahara in uscita. Tutti salti a corollario di un buon lavoro sull’attrezzo che la giuria paga con un 13.766 (D. 5.500 - E. 8.266). Conclude la romana Giorgia Campana, che entra in scena dopo essere stata a guardare nelle prime due rotazioni, con uno Jaeger e il doppio teso conclusivo, ben stoppato. In mezzo il caporale dell’Esercito Italiano ha inserito una serie di movimenti sugli staggi per un totale di 13.866 (D. 5.300 E. 8.566).

 

Al termine della terza rotazione l’Italia raggiunge quota 37.767, grazie al parziale di 41.365 alle parallele asimmetriche!

 

Elisa sale per prima anche alla trave e completa il suo giro completo. E’ l’unica azzurra ad essere stata impegnata su tutti gli attrezzi, malgrado la rassegna di Sofia non preveda il Concorso All-around senior. La comense inizia con un salto indietro raccolto, poi fa molto bene la prima serie acrobatica, seguita dal montone. Peccato per uno sbilanciamento sulla ribaltata senza. Chiude con un piccolo saltello indietro all’arrivo sul tappetone. Il tutto per un 13.566 (D. 5.700 – E. 7.100).

 

Sul display dell’Armeec Arena compare il nome della Campana, con il disco verde. La capitolina nata nella Nuova Tor Sapienza esegue bene la prima serie acrobatica, seguita da ribaltata senza e montone. Un grosso sbilanciamento sull’araba ripreso per miracolo fa sussultare il suo allenatore Mauro Di Rienzo, seduto in tribuna. La parte artistica e poi il doppio carpio finale con un passo indietro: Giorgia aggiunge un 13.300 (D. 5.800 E. 7.500) al totale di squadra.

 

Dulcis in fundo ecco la Ferrari. Entrata e prima serie acrobatica di gran classe. Il carisma della campionessa viene fuori con irruenza anche nella combinazione, ribaltata senza e montone. Un piccolo sbilanciamento sul salto indietro non ne arresta certo la marcia, su quei 10 centimetri di trave. Perde qualcos’altro con il passetto in avanti sul doppio carpio dell’uscita ma il 14.166 (D. 5.800 E. 8.366) le vale comunque la qualificazione alla finale di domenica, con il sesto punteggio.

 

Applausi per tutte, gamba Italia!