Fgi e Flosports (ex Flocasts)  ancora insieme anche nella IX edizione del Trofeo Città di Jesolo. La media partnership partita lo scorso anno si è anzi rafforzata con la Federginnastica che ha ceduto al sito americano (che nel 2015 usava ancora la vecchia testata di Gymnastike) i diritti web internazionali dell’atteso quadrangolare tra Italia, Stati Uniti, Brasile e Francia (oltre alle performance delle individualiste di Canada, Finlandia, Slovenia e Germania). La manifestazione organizzata dalla Gymnasium di Treviso sarà accessibile, gratuitamente, dai nostri appassionati su tutto il territorio nazionale, ma non sarà però visibile al di fuori dell’Italia. Chi vive all’estero, quindi, per seguire le evoluzioni in laguna di Gabrielle Douglas e compagne dovrà connettersi alla piattaforma a pagamento: www.flogymnastics.com. L’accordo, che comunque tutela la visibilità dell’evento nel nostro Paese, permetterà alla FGI di investire nuove risorse nel proprio palinsesto video, assicurando ai suoi tifosi contenuti inediti, come lo è stato, sabato scorso, la diretta della Coppa del Mondo di Glasgow e come lo saranno quelle di Stoccarda e Lisbona, il prossimo week end. Un’offerta fino a qualche anno fa inimmaginabile che si va ad aggiungere a quella delle gare del calendario federale e che soddisfa l’enorme domanda di ginnastica, colmando, in parte, l’incresciosa latitanza dei network tradizionali. Si ricorda a tutti gli spettatori che assisteranno al Trofeo Città di Jesolo che, a tutela dei diritti acquisiti da Flosports, le riprese video, così come le fotografie, sono permesse a condizione che le stesse vengano effettuate per un uso strettamente privato e, quindi, è fatto divieto assoluto alla loro diffusione su web, blog, You Tube o su qualsiasi Social network. Gli eventuali trasgressori verranno immediatamente allontanati dall’impianto di gara e segnalati alle competenti autorità per violazione di norme di legge, ivi compresa quella sul diritto di autore, e contrattuali. Al tempo stesso saranno perseguibili anche coloro che, dopo aver scaricato il segnale o parte di esso dal canale federale, dovessero pubblicarlo illegalmente su un’altra piattaforma.