Anche lo sport scende in campo contro la violenza di genere. Tante le iniziative attivate dai vari stakeholder di uno dei comparti più prossimi al mondo giovanile, anche per reagire contro gli ultimi drammatici fatti di cronaca. La Lega Serie A di Calcio ha annunciato, nel prossimo turno di campionato, una maglia speciale. La Federazione Ginnastica d’Italia, di cui quasi due terzi è donna e l’85% è composto da adolescenti, intanto aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi di concerto con il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella. L’invito dei due titolari dei rispettivi dicasteri era rivolto a tutte le realtà che si impegnano quotidianamente a sostenere le donne in difficoltà, vittime di violenza fisica e psicologica.

La FGI è da mesi in prima fila su questo argomento, da quando, prima tra tutte le federazioni sportive, ha istituito l’ufficio di Salvaguardia dei propri tesserati, mettendo un pool di esperti, medici, psicologi, giuristi ed ex sportivi, a disposizione di chiunque accusasse un disagio o avesse semplicemente bisogno di ascolto. Oltre all’indirizzo e-mail safeguardingofficer@federginnastica.it promosso da cinque Ambassador d’eccezione come Carlo Macchini, Sophia Campana, Viola Sella, Silvia Coluzzi e Anna Bullo, in rappresentanza delle rispettive sezioni - l’artistica, maschile e femminile, la ritmica, il trampolino elastico e l’aerobica - la Ginnastica si fa veicolo anche della diffusione, ad ogni livello, del numero gratuito antiviolenza e stalking, 1522, predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità con operatrici specializzate per le richieste di aiuto.

La campagna è sostenuta dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria e avrà come rappresentante ginnico, tra gli altri sportivi coinvolti, una giovane atleta, Arianna Berardelli, che venerdì 24 novembre, alle 19.30, prenderà parte alla simbolica cerimonia di illuminazione di Palazzo Chigi. Non è più il tempo del silenzio, né si può voltare lo sguardo altrove, bisogna gridare all’armi e vincere questa battaglia contro i femminicidi e la violenza di genere. Il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’intera comunità della ginnastica sarà concentrata sul Pala Panini di Modena per il Grand Prix. L’ormai consueto appuntamento federale di fine stagione è stato organizzato nel giorno giusto, per lanciare un messaggio di vicinanza prima ancora degli ultimi tragici avvenimenti.

Ormai la mission sociale per noi ha lo stesso valore dell’impegno agonistico – ha commentato il Presidente FGI Gherardo Tecchi – Siamo stati chiamati in causa ultimamente su un problema che sembrava soltanto nostro ma che purtroppo è molto più ampio del circoscritto contesto sportivo. E comunque abbiamo accettato la sfida, guardando dentro noi stessi e rimboccandoci le maniche. È chiaro che la ginnastica da sola non ce la può fare, è necessario fare squadra, con le istituzioni, la scuola, le famiglie, per superare definitivamente misoginia e patriarcato, due forme di peste culturale che vanno estirpate alla radice. Lo sport ha gli antibiotici valoriali che possono aiutare a sconfiggere queste malattie millenarie e la palestra, in particolare, è diventata un laboratorio efficace per tentare di trovare una cura a quello che c’è fuori. Spero di vedere a Modena le tribune piene di ragazze e per un minuto grideremo insieme facendo tanto rumore nel ricordo di Giulia Cecchettin e delle altre vittime di femminicidio”.

Sabato, in diretta su RaiPlay, tra le varie esibizioni di Fate e Farfalle, la magia delle evoluzioni dei grandi e piccoli attrezzi, e con gli spalti pieni, ci auguriamo, dei soliti chignon delle nostre piccole adorabili ginnaste, supporter entusiaste di un movimento genuino e profondamente familiare, il gruppo GpT della Petrarca Arezzo 1877 eseguirà una routine contro la violenza al femminile, prima dell’intervento di Daria Braga, direttrice Laureus Italia Onlus, “branch” della fondazione internazionale attiva a supporto di minori che vivono in realtà di forte deprivazione socioeconomica. Tutti gli atleti protagonisti del Grand Prix saliranno in pedana con un segno rosso sul viso.