Dopo il Concorso Generale femminile in zona mista sono passate le protagoniste azzurre con il DTN Enrico Casella, i tecnici Monica Bergamelli e Marco Campodonico, i fisioterapisti Salvatore Scintu e Beatrice Di Blasio con il medico della delegazione, il dottor Matteo Ferretti. Dopo le consuete interviste con Rai Sport, è stata l’occasione per sentire il parere a caldo delle ginnaste e del capo degli allenatori GAF.

MANILA ESPOSITO

“Ottimo risultato, sono contenta per la mia gara e felicissima per Alice. Io potevo fare sicuramente meglio, ma stare tra le prime dieci in un mondiale non è cosa da poco. Alla seconda partecipazione ad una rassegna iridata, dopo Liverpool, non potevo chiedere di meglio, sicuramente ho affrontato la competizione con un altro approccio, sono andata più sicura e fiduciosa rispetto allo scorso anno, quando ero meno esperta. Ho gestito molto meglio le varie situazioni perché le conoscevo. Dopo la parallela asimmetrica, forse la migliore qui ad Anversa, sono passata in trave dove ho pagato un problemino al dito della mano. Mi sono fatta male nel war up ed ho stretto i denti. Solo che prima dell’uscita ero un po’ preoccupata, ho tenuto un po’ di più per paura che mi scivolasse la mano e così ho sbagliato l’arrivo. Al corpo libero ho sporcato qualcosina, diciamo che in carriera ho fatto di meglio, però bene dai, come anche il volteggio!” .

ALICE D’AMATO

“Il mio mondiale non era iniziato per niente bene. Abbiamo perso la medaglia a squadre per colpa mia, inutile nascondersi. Il mio errore alle parallele ha impedito a me e alle mie compagne di toccare quel podio che tanto ci meritavamo, nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato anche prima di partire. Sono contenta però di essermi risollevata e di aver dimostrato che valgo, perché devo imparare a credere di più in me stessa. Ho provato a tutti che nonostante gli errori dei giorni scorsi io ci sono sempre. Nel 2022 avevo fatto la finale all around e per un paio di cadute non ero riuscita ad entrare tra le prime otto. Quindi sono davvero contenta, non poteva finire meglio. Malgrado il capitombolo al corpo libero non ho mollato, sono andata avanti. Il triplo avvitamento era un po’ scarso, così ho cercato di camuffare la caduta, non ci sono riuscita e sembravo sui pattini. Simone Biles? Non ha bisogno di complimenti, è un’atleta magnifica e mi ha fatto molto effetto quando sul podio si è messa a piangere. Ha lottato contro i suoi demoni, ed è riuscita a sconfiggerli. Diciamo che l’ho vissuta da vicino a Tokyo, quindi mi ha fatto un certo effetto. Voglio ringraziare, infine, Asia, Giorgia, Martina che da casa mi hanno sempre supportato, dicendomi che sono una super ginnasta e di credere nei miei mezzi. Mi hanno aiutato come io farò con loro per superare i problemi per i quali sono rimaste in Italia”.

ENRICO CASELLA

“Bellissimo quinto posto individuale di Alice, oltre al nono di Manila. Siamo venuti con una squadra un po’ in difficoltà, tra le infortunate a Brescia e quelle acciaccate qui. Le ragazze hanno reagito alla grande. E quindi, ricapitolando, una quinta piazza di squadra, sempre tra i migliori al mondo, e due ginnaste nella top ten dell’all around, il tutto, non dimentichiamolo, partendo dalla prima suddivisione in qualifica, che, lo sapevamo, avrebbe reso difficili le finali a otto di specialità, sono risultati eccezionali e io non posso che essere soddisfatto. Non tutto è filato liscio, ovviamente, ma a me piace ancora di più quando ci sono delle difficoltà e noi le aggrediamo insieme, aggirandole. Recuperiamo ora tutte le forze e vediamo l’anno venturo di portare a Parigi la migliore formazione nelle migliori condizioni, per mostrare la nostra ginnastica al mondo. Con la parallela di oggi di Alice nella finale a squadre avremmo vinto il bronzo. Esercizio giusto nel momento sbagliato, però sulle sue qualità non c’erano dubbi. Lei non solo ha vinto gli Europei ma anche la Coppa del Mondo di specialità, spesso ce lo dimentichiamo. Sbagliare capita a tutti, era un anno che non commetteva errori, si è rifatta con un 14.666 che probabilmente le sarebbe valsa una medaglia nella finale di sabato. Certo oggi le è servita per recuperare fino al quinto posto, quindi se non l’avesse fatta adesso sarebbe arrivata più indietro. Come si dice? Con i se e con i ma la ginnastica non si fa. E senza la caduta al corpo libero Alice stava pure davanti alla cinese, attenzione! Le due americane e la Andrade sono oggettivamente fuori dai radar. Comunque tra un quarto e un quinto preferisco il quinto, rosichiamo di meno. Vanessa Ferrari? Sta lavorando. Vediamo cosa succede, se recupereremo tutte e quattro le ginnaste rimaste in Italia avremo una squadra al top e ce la giocheremo con chiunque. Ecco, diciamo, che vorrei una rosa di dieci, undici ginnaste al top della forma ed essere nell’imbarazzo della scelta, a luglio del 2024”.