Valencia - Sofia accende la corrida dei piccoli attrezzi. Milena naviga in acque olimpiche
Prima giornata di qualificazioni individuali ai Campionati del Mondo di Ginnastica Ritmica, in corso alla Fiera di Valencia, in Spagna. In palio una paella di medaglie con l’antipasto delle prime specialità singole. Ad aprire l’esperienza azzurra ci pensa la più esperta Milena Baldassarri, atleta olimpica al sesto mondiale con il body della nazionale, sulle note di “Not my responsibility” di Billie Eilish. La ginnasta dell’Aeronautica Militare non esegue tutte le difficoltà della sua routine e, seppur senza errori, si ferma a quota 30.700 (D. 14.500 – E. 8.100 – A. 8.100), buono per la ventiduesima piazza. Niente finale, ma l’obiettivo è un altro, il pass per Parigi, e la ventunenne di Ravenna centellina con grande attenzione ogni suo assaggio.
Dopo è il turno della campionessa in carica, Sofia Raffaeli che sulla voce di Iako, concorrente di X Factor 2022, mette subito in luce tutto il suo talento. La palla della poliziotta di Chiaravalle diventa così “Il Mondo”, come il brano che Jacopo Rossetto ha ri-arrangiato dalla versione originale di Jimmy Fontana. Il punteggio di 34.250 (D. 17.300 – E. 8.450 – A. 8.500) colloca subito il vulcano di Chiaravalle in cima alla classifica dell’attrezzo, dietro la bulgara Stiliana Nikolova (35.150) e la tedesca Darja Varfolomeev (35.000), ma davanti alle altrettanto quotate Boryana Kaleyn (34.100) e Daria Atamanov (32.950). Quella di stasera, a partire dalle 21.00 (diretta su Rai Sport HD, canale 58 DTT), si preannuncia come una sfida tra titani, con la greca Panagiota Lytra (32.750), la slovena Ekaterina Vedeneeva (32.600) e la kazaka Elzhana Taniyeva (32.450) che non staranno a guardare. Sono fuori, invece, dall’ottetto reale le due spagnole Polina Berezina e Alba Bautista, malgrado il tifo da stadio e la temperatura della passione quasi superiore a quella atmosferica, fuori dall’impianto.
E sono proprio gli “Ole” del pubblico iberico ad accompagnare la successiva esecuzione della regina Sofia. Non la consorte di Juan Carlos I, bensì la Raffaeli che sulle note di "Psyco" si trasforma in un torero spietato, che ha tutta l’intenzione di "matare" ogni altrui ambizione. Sull’altra routine ideata dalla geniale Julieta Cantaluppi, la marchigiana, oro anche in questa specialità nella precedente rassegna bulgara, fa venire i brividi agli spettatori presenti. Non di paura, per la commozione. Sofia si chiude nel suo cerchio, il mondo esterno scompare e quando riapre gli occhi il tabellone recita 35.850 (D. 18.900 – E. 8.450 – A. 8.500). Possono poco le solite inseguitrici: la Nikolova, staccata di oltre un punto a quota 34.700 e la Varfolomeev, terza con 34.300. Giù dal podio provvisorio l’altra etoile bulgara, Boryana Kaleyn, con 33.900. L’israeliana Atamanov sbaglia e scivola sotto. Chiudono il “booking” per la final eight del cerchio Vedeneeva (33.350), Bautista (33.350), la seconda tedesca Margarita Kolosov (33.100) e l’ungherese Fanni Pigniczki (33.100). Berezina ancora a piedi, prima riserva.
Alle sue spalle, decima, la nostra Baldassarri che prosegue il suo percorso parallelo con l’unico obiettivo di entrare tra coloro che domani canteranno “Paris, je t’aime”. Sulle note di Mengoni e de “La casa Azul”, Milena aggiunge altri 32.800 punti (D. 16.800 – E. 7.950 – A. 8.050), girando la boa dell’all-around di ammissione con il totale di 63.500, al sedicesimo posto. “Il mondo sta sulla punta delle mie dita” canta il vincitore di Sanremo nel celebrare Frida Kahlo e la sua capacità di trasformare il dolore in bellezza. In verità l’aviere romagnolo si accontenterebbe dell’Olimpo. In finale, sabato, vanno le migliori 18, ai Giochi le prime 14 (ma se Raffaeli, 70.100, Nikolova 69.850, e Varfolomeev 69.300, resteranno davanti, come appare logico, i posti buoni salgono fino al diciassettesimo) e quindi la velocità di crociera dell’azzurra è ancora quella giusta per portare la seconda carta olimpica nel porto federale.