



Maribor – EYOF 2023. A tu per tu con i protagonisti: Diego Vazzola
Diego Vazzola, nato a Monza il 13 febbraio del 2006, ha vinto la medaglia d’argento junior agli EYOF di Maribor con la squadra composta anche da Tommaso Brugnami e Manuel Berettera. Un ottimo risultato che si aggiunge al titolo europeo vinto lo scorso anno a Monaco di Baviera sempre con il team azzurro formato anche da Brugnami, David Oppizzio, Jacopo Zuliani e Riccardo Villa. Ma chi è Diego Vazzola ce lo dice il suo allenatore Corrado Corti che lo segue giornalmente alla Pro Carate: “Diego è arrivato in società quando aveva 10 anni. Si è subito distinto per la dedizione al lavoro e la voglia di raggiungere grandi obiettivi. Non si tira mai indietro nonostante fatica o stanchezza. Sono orgoglioso di lui non solo a livello sportivo ma anche umano e scolastico. Frequenta il liceo scientifico con un’ottima media. Ciò indica, secondo me, una grande personalità di questo giovane ginnasta che riesce a coniugare bene le due realtà. Ha una predilezione per le parallele anche se a Maribor purtroppo non è andata come sperava. Sono sicuro che darà grandi soddisfazioni e che saprà prendersele lui in primis”. Ecco la sua intervista.
Come si è avvicinato alla ginnastica?
Ho seguito le orme di mio fratello che già praticava ginnastica. Sono entrato in palestra alla Pro Carate e mi sono subito innamorato.
Quando ha capito che sarebbe stato convocato in nazionale si ricorda quali fossero i suoi pensieri, preoccupazioni e obiettivi di quel periodo?
Ero molto felice e orgoglioso di aver dimostrato che si poteva contare su di me e ho subito pensato che questa fiducia avrei dovuto onorarla al meglio impegnandomi al massimo nel percorso. Partecipare prima agli Europei di Monaco, vincendoli, e poi arrivare qui a Maribor ottenendo una medaglia d’argento con i miei compagni mi dimostra che la strada è giusta e voglio percorrerla con tutte le mie forze.
Quali sono le qualità che la rappresentano? L’attrezzo su cui si sente più a suo agio e quello che non le piace?
Le mie qualità sono la perseveranza e la volontà. Il lavoro in palestra non mi spaventa. L'attrezzo che preferisco e su cui punto maggiormente sono le parallele, mentre trovo più difficoltà al volteggio.
Ci racconta una sua giornata tipo?
Durante l'anno mi sveglio alle 7, frequento il Liceo Scientifico cinque ore al giorno dal lunedì al sabato. Dopo scuola torno a casa in bici e poi vado in palestra e comincio allenamento alle 15. Torno a casa per 20 e spesso passo la sera a studiare o a fare i compiti, addormentandomi solitamente verso mezzanotte. Mi piace ciò che faccio e lo faccio con passione tutti i giorni con l’aiuto di persone fantastiche.
Qual è stata l’esperienza sportiva più bella fatta fino ad ora?
Senza dubbio è stato il campionato europeo del 2022 dove abbiamo conquistato l'oro a squadre: è stata un'emozione unica che mi ricorderò per tutta la vita. Ogni gara poi ti lascia sempre qualcosa e quindi cerco di viverle tutte al massimo in modo da avere sempre dei bei ricordi.
Se dovesse indicare il suo punto di riferimento in palestra chi sarebbe?
Sicuramente il mio allenatore Corrado che mi segue da quando sono piccolo. Ha un modo propositivo di allenarmi che mi invoglia a migliorare e a non abbattermi quando qualcosa non va. Per non parlare poi dei miei compagni con i quali ho un bellissimo rapporto e mi trasmettono sempre il sorriso.
Ha un modello di ginnasta che vuole imitare?
Ho avuto il piacere di allenarmi con Alberto Busnari per un po' di tempo ed è stata veramente una bellissima opportunità. Oltre ad essere un bravissimo allenatore è stato anche un grande ginnasta e mi piacerebbe parecchio avere una carriera ricca come la sua: ha partecipato a 4 olimpiadi e ha dato il nome a un elemento emblematico del cavallo con maniglie.
Ha un rito scaramantico prima di entrare in gara?
No non ho un rito scaramantico. Guardo solo l’attrezzo e penso al mio esercizio e farlo bene!
Quando è in gara qual è il momento più difficile da affrontare secondo lei?
Purtroppo devo dire il momento prima dell'uscita ad un attrezzo dopo aver condotto un buon esercizio, perché penso a non rovinare il bel lavoro fatto sbagliando alla fine. Il che sembra paradossale visto come sono uscito dalle parallele qui a Maribor ma è stato un momento di crescita personale che mi aiuterà negli allenamenti futuri. Bisogna sempre imparare dai propri errori.
Può dare un consiglio ai tanti giovani atleti che si avvicinano alla ginnastica?
Chi si approccia allo sport in generale deve sicuramente tener bene a mente che è una scelta importante da fare. Bisogna dedicare tante ore al giorno tutti i giorni per ottenere gli obiettivi che ciascuno desidera e facendo ciò la ginnastica in particolare diventerà uno degli aspetti più importanti della tua vita. Stando molto tempo in palestra sarà inevitabile trascurare altre cose ma, piano piano, questo diventa parte di una routine quasi impossibile da abbandonare, che insegna costanza, disciplina, rispetto e porta con sé divertimento e soddisfazione.
Il suo obiettivo più Importante che rincorre giornalmente?
Il mio sogno più grande è quello di partecipare all’Olimpiade e di farlo con i miei compagni.