Un pubblico così al Forum di Assago si era visto per la finale di XFactor e per pochi altri grandi eventi. L’impianto, seppur diviso a metà per l’allestimento tipico della ginnastica ritmica, ieri era pieno in ogni ordine di posti. Come in un concerto, o in una finale di basket. L’esplosione d’entusiasmo è stata incontenibile. Lunghe file ai botteghini, le code ordinate per entrare, il biglietto in mano, acquistato on line in prevendita con mesi di anticipo, tenuto come una reliquia o il golden ticket di Willy Wonka. I segiolini del Mediolanum si sono riempiti di famiglie, ragazzine con lo chignon per sentirsi più simili alle loro beniamine, con le mamme e i papà commossi. Un pianeta di donne, insomma, un mondo femminile finalmente maggioritario che esprimeva il proprio modo elegante e passionale di seguire lo sport. Nulla a che vedere con certi spettacoli offerti dalle curve di calcio, anche se le gradinate milanesi ieri sembravano quelle di uno stadio. Striscioni con i cuori, peluche lanciati sul field of play, grida e urli di gioia, mani nei capelli come davanti ai Beatles o agli One Direction: il popolo della ginnastica ha dato ancora una volta un esempio di partecipazione e di civiltà, di calore e di colore.

Dopo mesi difficili di polemiche di carta, la gente dei piccoli attrezzi ha voluto dimostrare, dal vivo, il proprio attaccamento alla disciplina e alle sue interpreti, esprimendo con l'energia vitale della propria ugola, il fragoroso applauso delle mani una vicinanza carnale, fisica e materiale allla Maurelli e compagne. Testimonianze dirette di un feeling mai rotto, sublimatosi nel momento dell’entrata in pedana delle Farfalle della squadra italiana e di Sofia Raffaeli. A bordo pedana Emanuela Maccarani e il suo staff hanno dimostrato ancora una volta di essere tecnicamente di un altro livello, riempiendo d’orgoglio Milano, la Lombardia, l’Italia intera e soprattutto i loro cuori. La coach azzurra continua a vincere, riportando in porto forzieri di medaglie, pur navigando controvento. E non poteva mancare il tweet di congratulazioni del Presidente del Coni Giovanni Malagò, mentre quello della Federazione Internazionale, Morinari Watanabe si chinava con il garbo giapponese davanti ad un esempio di tale professionalità.

Brillano ancora gli occhi, bagnati dalle lacrime di emozione. Ci si allena per ore, giorni, anni, nel chiuso delle quattro mura della palestra per poi vivere questi brevi momenti di esaltazione collettiva, un bagno di folla che lava il sudore dei caldissimi allenamenti a Follonica e Fabriano, in un intervallo di gloria prima di rigettarsi negli "studi matti e disperatissimi", per citare Leopardi, e prepararsi per l’esame finale, il Mondiale di Valencia qualificante per i Giochi di Parigi. Di certo le quaranta delegazioni presenti a Milano si porteranno in Spagna l’immagine di un’esperienza indimenticabile, difficilmente ripetibile. Qualcosa che, senza nulla togliere agli altri organizzatori, non abbiamo visto ad Atene, Sofia, Tashkent e Baku, dove il palazzetti avevano molti spazi vuoti, e che auguriamo agli amici iberici. E questo premia la scelta della FIG di assegnare al nostro Paese la finale del Circuito, per il secondo anno consecutivo. Il salto da Pesaro al capoluogo lombardo è stato la naturale evoluzione di un progetto che di questo passo potrebbe richiedere San Siro.

Anche la tv ha premiato gli sforzi della Federazione che con la propria produzione televisiva, la regia di Nello Isola, oltre che distribuire il segnale nel mondo attraverso la Dentsu/Springmedia, ha trasmesso su La7 quasi cinque ore di diretta, con la telecronaca di Ilaria Brugnotti e il commento tecnico di Marta Pagnini. Altro che sport minore, o le classiche domande sul link dove vedere la gara. Sfiorato il 2,7% di share, con 271.343 spettatori medi incollati allo schermo nonostante la domenica di luglio, il caldo, il sole, il mare e la montagna che chiamavano. Raggiunti quasi due milioni e settecentomila telespettatori, sull'ammiraglia di Cairo. E molte di più sono state le visualizzazioni sui social, nella pagina dedicata sul portale La7.it, dove è disponibile l’intera finale di domenica, on demand (CLICCA QUI), e su gazzetta.it che ha mandato sull’homepage della Rosea il live streaming federale. Anche nella due giorni precedente, durante le qualifiche che comunque hanno richiamato al Forum oltre un migliaio di spettatori paganti, sia venerdì sia sabato (per un totale di quasi novemila ingresi sul totale della manifestazione), la FGI ha garantito a tutti la possibilità di seguire l’all around con una “Maratona Pagnini” dalle 11.00 del mattino fino alle 21.00 della sera, sul canale YouTube federale. Ma lo spettacolo non finisce qui, l’appuntamento è rimandato al 2024, quando a pochi giorni dalle Olimpiadi, la World Cup di Ritmica tornerà a Milano e allora sì, potrebbe non bastare il cielo per contenere l’invasione di farfalle!