Maribor – Si alza il sipario sul Festival Olimpico della Gioventù Europea al grido “Youth for the Youth”
Si è aperto ufficialmente ieri con una spettacolare cerimonia l'European Youth Olympic Festival (EYOF) 2023, che ha registrato il tutto esaurito a tempo di record. Più di 200 artisti hanno accompagnato gli atleti, tra cui Joker out, l'Orchestra dell'esercito sloveno, Raiven e più di 5.000 spettatori. Durante il Festival, le strade di Maribor si riempiranno di oltre duemila giovani atleti, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, provenienti da ben 48 paesi.
La cerimonia di apertura, trasmessa in diretta sull’ItaliaTeam TV, è iniziata con l'inno nazionale sloveno e l'innalzamento della bandiera, che ha suscitato particolare entusiasmo e attesa nel Ljudski vrt. Una vera e propria una festa all’insegna della gioventù il cui motto è stato “Youth for the Youth”. Dopo il benvenuto dei moderatori Melani Mekicar e Rok Škrlep è arrivato il momento della presentazione delle nazioni partecipanti che sono state accompagnate dall'Orchestra dell'Esercito Sloveno insieme a 5 giovani talenti musicali - Martin, Maša, Lenart, Valerio e Ana. L'onore di portare la bandiera slovena alla parata è andato alla mountain biker Maruša Tereza Šerkeza e all'atleta Žan Ogrinec. Quest’ultima ha vinto una medaglia d'argento negli 800 m agli EYOF dell'anno scorso e Maruša Tereza ha scalato il gradino più alto agli Europei U16. I portabandiera che hanno accompagnato la sfilata dei 99 azzurrini (52 ragazzi e 47 ragazze) sono stati Arianna Gambini e il nostro Tommaso Brugnami, medaglia d’oro al volteggio e bronzo non solo al corpo libero ma anche di squadra ai recenti campionati mondiali di Antalya, in Turchia. Il ginnasta della Giovanile Ancona ha sfilato insieme ai colleghi della maschile Manuel Berettera e Diego Vazzola e alle compagne dell’Artistica femminile Benedetta Gava, Sara Caputo ed Emma Fioravanti. La delegazione ginnica che gareggerà nella Tabor Sports Hall è composta anche dai tecnici Nicola Costa, Fabrizio Marcotullio (GAM), Diego Pecar e Tiziana Di Pilato (GAF), nonché dagli ufficiali di gara Fulvio Traverso, Paolo Laghezza e Linda Balugani.
Dopo la sfilata delle 48 Nazioni è seguito il giuramento di volontari, atleti, giudici e allenatori che davanti al pubblico si sono impegnati a seguire tutte le regole dei valori olimpici. Poi è arrivato il momento tanto atteso. Sin dall'antica Grecia il simbolo dei Giochi Olimpici è stata una fiamma, che rappresenta simbolicamente la pace, l'amicizia, la tolleranza e la speranza, nonché i valori a 5 Cerchi. L'accensione della torcia ha segnato l'inizio ufficiale dell'EYOF di quest'anno e continuerà a bruciare fino al 29 luglio 2023, quando il testimone passerà al prossimo paese ospitante. La fiamma olimpica è stata accesa dall’atleta sloveno Tim Marovt. La scultura dove brucerà il fuoco per tutta la durata del festival è stata disegnata dalla scenografa Greta Godnič ed è composta di 11 parti che circondano la fiamma e rappresentano le 11 branche sportive dell’EYOF, tre delle quali sono nuove: skateboard, mountain bike e basket 3 contro 3.
“EYOF è il più grande evento sportivo multidisciplinare del nostro paese e siamo orgogliosi di far parte di questa esperienza indimenticabile per i giovani atleti che porteranno via dal festival non solo medaglie ma anche nuove esperienze e amicizie inestimabili, questo è quello che conta di più” ha detto il presidente del Comitato Olimpico della Slovenia, Franjo Bobinac.
Alla cerimonia hanno partecipato anche la presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar, che ha sottolineato come “questo festival sia una celebrazione dello sport, dei sogni realizzati, dell'amicizia e del rispetto reciproco", e il sindaco del comune di Maribor, Saša Arsenovič, che ha affermato: "Per molti giovani atleti EYOF sarà l'inizio della loro futura carriera sportiva professionale e allo stesso tempo sarà un'opportunità per creare forti legami e amicizie”.
L'inaugurazione è stata diretta da Nejc Levstik, uno dei giovani registi e sceneggiatori più rinomati in Slovenia mentre Greta Godnič ha curato la progettazione del palcoscenico.