




Cluj Napoca - Fedele e Puosi alla prova del nove! Le leonesse della squadra affilano gli artigli
Si può dire che la prima coppia di individualiste azzurre - impegnate oggi nella giornata inaugurale dei mondiali juniores di ginnastica ritmica, in corso a Cluj Napoca, in Romania fino al 9 luglio – abbia superato la prova del nove. Sì, perché forse la cosa più difficile da mandar giù del loro esordio iridato giovanile è quel doppio nono posto, a cerchio e palla, che significa niente final eight, domenica, con lo stress, per giunta, del ruolo di riserva, che ti costringe comunque a rimanere connesso, nel caso di un forfait di una delle otto ammesse. Ma non sarà un problema per Asia Fedele e Chiara Puosi mantenere alta l’attenzione, visto che l’adrenalina di un’avventura indimenticabile scorre forte nelle loro vene adolescenziali.
E’ toccato alla promessa dell’Armonia d’Abruzzo, rompere il ghiaccio della pedana rumena, in una giornata uggiosa d’inizio Estate, collezionando un 28.450 (D. 12.300 A. 8.050 E. 8.100). Asia ha incantato tutti fin dall’ingresso nella BTArena. Prima ancora del “bip” del brano di Dalida, la quattordicenne pescarese aveva già conquistato il pubblico con il suo portamento da cigno pulcino. Al di là della sua innata eleganza, Asia esegue l'esercizio alla palla con qualche imprecisione proprio all'inizio, durante un rotolamento su un equilibrio penchee e nella stessa forma durante un pivot che non riesce ad eseguire totalmente in relevee. Decisa sulle riprese dei rischi, l’abruzzese scatena applausi per l’ottima esecuzione di pivots, attitude ed arabesque. La sua grande capacità di giro, noi in Italia la conoscevamo. Adesso lo sanno anche oltreconfine.
“Mi è piaciuta – ha dichiarato la coach teatina Germana Germani - Un po’ di emozione le ha impedito di eseguire certi elementi come sa fare in allenamento. Però ha portato a casa una buona esecuzione, debuttando in una rassegna iridata nel migliore dei modi. Essere a 0,05 da una finale sicuramente è un buon viatico per lei, per la società e per la nazionale italiana. Asia fa ginnastica da poco, circa tre anni, e deve ancora prendere piena coscienza delle sue enormi potenzialità”.
Dopo qualche minuto è stato il turno della Puosi. Il talento della Raffaello Motto, allevato a Viareggio da Francesca Cupisti e Donatella Lazzeri, debutta nella rassegna juniores con un 29.650 (D. 14.400 A. 7.500 E. 7.750). Chiara porta a termine un’ottima routine al cerchio, con la grinta che la contraddistingue. Da segnalare solo una traiettoria imprecisa su un rischio ma che la quindicenne di Camaiore recupera con disinvoltura.
“Era la nostra prima esperienza importante – ha ricordato la Cupisti – Un po’ di tensione c’era, ovviamente, ma la ginnasta è apparsa fin da subito molto determinata e decisa. Era sempre molto presente a se stessa, consapevole di ciò che stava accadendo. E’ entrata in pedana grintosa, si vedeva dallo sguardo. Ha portato avanti l’esercizio in maniera impeccabile, secondo me. Siamo molto soddisfatte, sia io che mia madre e tutto lo staff societario rimasto in Toscana, siamo orgogliose soprattutto dell’atteggiamento di Chiara. Avrei firmato per il nono posto, non è affatto un piazzamento amaro. L’importante era esprimersi, fare bene e riuscire a colpire la giuria e credo che questo obiettivo sia stato raggiunto. A questi livelli per dieci decimi si può andare su o andare giù, ciò che conta ora è mettere legna in cascina. Credo che Puosi abbia molti margini di miglioramento. E’ una ragazza forte, mobile, si sta allungando, nella fase forse più delicata della sua crescita. E’ solida mentalmente molto forte, direi quasi fredda. Se continua con questa determinazione credo che si toglierà tante soddisfazioni”.
In serata la squadra, con le 5 palle, ottiene il punteggio di 28.600 (D. 13.500 - A. 7.650 - E. 7.450) e si piazza al secondo posto provvisorio di specialità e al quarto nell'all around. La gara d'Insieme è soltanto a metà, domani il quintetto azzurro tornerà con le 5 funi. La classifica quindi è molto parziale e per l'incrocio degli attrezzi ancora tutta da scrivere. “È stato bellissimo, ci siamo divertite. Questa è la cosa più importanteEd è stato bello farlo tutte insieme. Con le funi possiamo fare ancora meglio. Vogliamo essere perfette. L’incitamento dei nostri tifosi lo abbiamo sentito dopo, durante eravamo troppo concentrate. E ci ha fatto tanto piacere. Rispetto a Baku siamo state più pulite e non c’è soddisfazione più grande che dimostrare il nostro valore e l’impegno che ci abbiamo messo”. “Le ragazze sono state brave – conferma Chiara Ianni che le ha preparate al Giovanni Paolo II di Pescara - Hanno tolto qualche criterio in alcune collaborazioni e in uno scambio ma tutto sommato sono state precise, espressive e forti. Abbiamo ricevuto molti complimenti dietro le quinte”.