
Rimini - Intervista con Marco Borroni, tra la Ginnastica in Festa e gli Europei di Artistica
La Summer Edition della Ginnastica in Festa 2023 si è conclusa ieri con il momento clou della Gymnaestrada mondiale e il solito retrogusto di nostalgia che accompagna la fine di una bella avventura. Appuntamento per l’edizione invernale, in programma a dicembre, tra abbracci, strette di mano e foto ricordo, per un evento divenuto ormai imperdibile per tutto il movimento ginnico nazionale. Artefice del successo, come sempre, la location della GIF riminese. La Fiera dell’Italian Exhibition Group, già sede di altri importanti manifestazioni sportive, dal basket alla pallavolo e alla danza sportiva, tanto per citarne alcuni, e di convention politiche e culturali, è diventata ormai la cornice iconica delle competizioni FGI e ha allargato, ultimamente, il proprio raggio d’azione anche oltre confine, cominciando ad ospitare gare continentali, come gli Europei di Trampolino del 2022 e quelli di Artistica, maschile e femminile, del prossimo anno.
Questo grazie anche alla collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che ha affiancato la Federginnastica in una serie di progetti molto ambiziosi, finalizzati allo sviluppo del benessere e dell’attività sportiva, nonchè alla valorizzazione del territorio, uno dei più ricettivi e turistici del Bel Paese. A tal proposito abbiamo incontrato Marco Borroni, presidente del comitato organizzatore di Rimini 2024 per capire da dove si è partiti e dove si vuole arrivare, visto che la cittadina romagnola - che diede i natali ad un grande olimpionico come Romeo Neri, argento alla sbarra ad Amsterdam nel 1928 e tre volte d’oro con la squadra, nell’all around individuale e alle parallele di Los Angeles nel 1932 - si pone oggi, addirittura, come piattaforma di lancio verso i prossimi Giochi di Parigi.
Dottor Borroni, è soddisfatto di questa edizione estiva 2023 di Ginnastica in Festa?
“Sì, decisamente. L’ennesima buona rassegna, che ha fatto registrare grandi numeri per le presenze turistiche, in un periodo non facile. Questa è una manifestazione che cresce ogni anno – malgrado criticità come la pandemia, i rincari energetici conseguenti alla guerra in Ucraina e l'alluvione - e diventa sempre di più un faro per il movimento italiano e non solo”.
Cosa significa per Rimini ospitare così tanti ragazzi e ragazze, mossi da una straordinaria voglia di gareggiare e di divertirsi?
“Credo che Rimini sia sempre di più il connubio giusto per sport e vacanza, per grandi eventi gonistici che sanno fruttare anche ciò che offre il territorio”
La fiera di prepara ad accogliere un evento di innastica continentale, qui si terranno gli Europei di Artistica, qualificanti per le Olimpiadi, a quarant’anni esatti dalla rassegna juniores maschile del 1984. Lei è Presidente del Comitato Organizzatore, delegato dalla FGI. Cosa vi ha spinto a presentare la candidatura, ufficializzata la scorsa estate con il passaggio d consegne a Monaco di Baviera, in Germania?
“In passato abbiamo ospitato altri grandi eventi sportivi di pari portata, l’Europeo GAM e GAF, dopo l’esperienza del Trampolino Elastico, è un ulteriore passo per affermare Rimini ed il quartiere fieristico come luogo ideale per accogliere rassegne di port di altissimo livello. Per noi è una sfida ulteriore che vogliamo vincere”.
Sulla spina dorsale della via Emilia sono dislocate alcune tra le più prestigiose case motoristiche al mondo, Ferrari e Ducati su tutte. È quasi scontato, quindi, che l’attività motoria di base, il motore biologico di qualunque altra disciplina sportiva, trovi in questa terra il suo propulsore. Qual è il filo conduttore che porta tutto ciò dalla promozione fino all’eccellenza del vertice internazionale?
“Merito delle federazioni sportive e dei loro dirigenti, che sono sempre bravi a trovare location ed eventi per valorizzare sia la sfera amatoriale, sia quella agonistica. Trattando le une e le altre con la medesima cura e professionalità”.
La Fiera diventa dunque casa dello sport, qual è il valore aggiunto dei quartieri nell'ospitare lo sport e quale il vantaggio dello sport di appoggiarsi ai padiglioni fieristici piuttosto che ad un palazzetto?
“In un periodo dove il calendario è abbastanza vuoto, con gli eventi sportivi portiamo a Rimini oltre 300.000 presenze turistiche in poco più di un mese, all’inizio della stagione estiva. Viceversa, gli organizzatori trovano qui quella flessibilità che strutture dedicate a discipline specifiche spesso non riescono ad offrire.
Ci dà il suo buon motivo per venire assolutamente a Rimini, in occasione del 36° Campionato Europeo di Ginnastica Artistica Maschile (24-28 aprile 2024) e del 35° Campionato Europeo di Ginnastica Artistica Femminile (1-5 maggio 2024)?
“Saranno due edizioni nelle le quali punteremo non solo a valorizzare l’accoglienza che Rimini sa offrire, ma anche a dimostrare che in un quartiere fieristico si può creare un evento che per tecnologia, organizzazione e servizi può superare stadi o impianti sportivi tradizionali; avremo oltre 32.000 mq a disposizione per realizzare al meglio gli spazi ideali per atleti e pubblico ed una stazione ferroviaria interna alla fiera sulla linea Bologna-Ancona”.
L’IEG e la GIF non sono dunque soltanto acronimi o incomprensibili sigle ma la targa di una macchina organizzativa in moto da anni e lanciata verso traguardi sempre più ambizioni. Il connubio tra FGI, lo storico Comitato Organizzatore della Ginnastica in Festa, Pesaro GYM, e la Fiera di Rimini, con l’appoggio della Regione Emilia-Romagna e il suo Sport Valley, il calore della cittadinanza di Rimini – che, non dimentichiamolo, ha intitolato ad un ginnasta lo stadio di calcio, il "Romeo Neri" – e la sua amministrazione locale, è diventato oggi un team di esperti che tra il 10 perfetto di una Comaneci e l’8 e ½ di Federico Fellini, punta al voto più alto, quello della lode del pubblico e della storia, in un “Amarcord” anticipato che ci fa già sperare che si rifaccia subito tutto e si continui sempre più spesso.