Il Cairo - Altri tre squilli e fanno sette medaglie FGI. Alice e Giorgia vincono tre circuiti di Coppa su quattro. Nicolò, bentornato di bronzo!
Arrivano altre tre medaglie dall’Egitto e l’Italia dell’artistica festeggia tre storici successi in Coppa del Mondo. Giorgia Villa si aggiudica l’oro alla trave. Con il personale di 13.600 la fata bergamasca non fa rimpiangere l’assenza di Asia D’Amato, leader in qualifica ma poi ritiratasi per infortunio. L’agente delle Fiamme Oro si lascia alle spalle la statunitense Joscelyn Roberson, seconda con 13.230, e la belga Erika Pinxten, terza a quota 13.030. Con questa vittoria, sommata all’altra, conquistata a Baku, la ventenne di Ponte San Pietro conquista così il titolo di specialità dell’intero circuito.
Stesso obiettivo raggiunto da Alice D’Amato, che, dopo essersi laureata ieri regina degli staggi, con l’argento odierno al corpo libero, sommato al quarto posto di Cottbus, vince pure la coppa stagionale sul quadrato centrale. La poliziotta genovese con il suo 13.500 sulle note di “Stanga” di Sagi Abitul & Guy Aliva è seconda soltanto alla Roberson, oro di giornata con 13.700. Terza piazza per Rifda Irfanaluthfi (12.630).
Su quattro attrezzi e altrettante tappe – Cottbus in Germania, Doha in Qatar, Baku in Azerbaijan e Il Cairo in Egitto – la FGI fa suoi tre circuiti di World Cup: parallele e corpo libero con Alice D’Amato e trave con Giorgia Villa. Mai accaduto prima! Al volteggio si impone l’eterna Chusovitina. L’uzbeka sabato aveva sbagliato e chiuso ottava. Sul gradino più alto c’è salita ancora l’americana Roberson, grazie alla media del 13.980, ma la corona del 2023 sulla rincorsa dei 25 metri se la prende madam Oksana.
Asia d’Amato, argento al volteggio di ieri, è rimasta a guardare. Mercoledì farà degli esami strumentali al San Paolo di Milano con il prof. Magenta per capire l’entità del problema al ginocchio. Poi sarà seguita a Brescia dal prof. Zattoni e dallo studio fisioterapico Scintu, sperando che la fitta avvertita all’arrivo del secondo salto non sia nulla di grave.
Tra i maschi la bella notizia si chiama Nicolò Mozzato. La promessa di Glasgow 2018, allora campione europeo juniores, fermo a lungo per un brutto infortunio, torna finalmente su un podio internazionale. Il mestrino allenato da Gianmatteo Centazzo ha chiuso terzo alle parallele pari con 14.030, preceduto dall’ucraino Illia Kovtun (14.830) e dal padrone di casa, Mohamed Afify (14.070). Quarta piazza per Mario Macchiati fermo a 14.00. Senza un lungo passone d’assestamento all’arrivo il talento marchigiano sarebbe certamente arrivato sulla piazza d’onore egizia. Kovtun domina anche alla sbarra con 14.100, mentre al volteggio uomini si impone l’armeno Artur Davtyan (15.170). In entrambe le finali non c’erano italiani. La delegazione FGI così rimpatria con un bottino complessivo di sette medaglie in due giornate di final eight di altissimo spessore tecnico, trasmesse integralmente su Rai Sport e disponibili on demand su Rai Play.