C'era una volta, alle pendici di un Vulcano. Nella seconda tornata di finali giornaliere il livello tecnico e la suspense rimangono invariati. Come su un doppio binario in direzione ostinata e contraria, in una fiabba di principesse e pretendenti al trono, si incrociano nel reame partenopeo i destini del volteggio azzurro. Ed in fondo alla rincorsa dei 25 metri femminili trova finalmente l’oro Manila Esposito, grazie alla media di 13.300 - frutto di un 13.500 sul primo salto e di un 13.100 sul secondo. Argento per la giovanissima Alessia Guicciardi, classe 2007. La junior della Biancoverde, seguita ad Imola da Giacomo Zuffa e Eleonora Gatti, mette insieme un 13.100 e un 12.050, e con la media del 12.575 prova il brivido della piazza d’onore. E poco importa che la finale fosse, di fatto, un passo a due, ciò che conta è ballare. La nuova campionessa assoluta, da poco trasferitasi all’Accademia di Brescia, succede così a Camilla Campagnaro, migliorandosi ancora rispetto alla seconda piazza del 2021. Tra i maschi, sulla rincorsa opposta del Pala Vesuvio, Niccolò Vannucchi, con la media del 14.475 (15.500 – 14.450) ha la meglio sul campione uscente, Thomas Grasso, al quale sfila il titolo del volteggio uomini per 25 millesimi di differenza. Il portento della Polisportiva Celle si ferma a 14.450, facendo meglio del rivale nella prima esecuzione (14.600), ma peggio di un decimo e mezzo nella seconda (14.300). Parliamo di briciole su computi medi all’interno di una final four che premia al terzo posto Matteo Levantesi. Il talento della Virtus Pasqualetti di Macerata, allenato da Sergio Kasperskyy, mette insieme un 14.150 (14.500 – 13.800) sufficiente a tenere ai piedi del podio il bronzo 2021, Luca Lino Garza (13.875) de La Costanza Andrea Massucchi. Tornando alle donne, tocca alla regina chiudere le danze. Martina Maggio al corpo libero è sfarzosa. Il suo body sembra d’ermellino e lo scettro è un 14 che vale il quarto oro di questi Assoluti. La chioma bionda della stella di Villasanta diventa una corona dorata e le altre non possono far altro che inginocchiarsi. A cominciare dall’accoppiata d’argento, quasi due damigelle, Veronica Mandriota e Alice D’amato, comunque straordinarie protagoniste di un 13.400 carico di significati, soprattutto in vista dei Mondiali di Liverpool. La ginnasta della Brixia ha dimostrato in questo torneo di essere pronta al salto della Manica e le compagne del Gruppo della Polizia di Stato sanno che il suo apporto sarà fondamentale per sostituire Asia D’Amato e Angela Andreoli, almeno quanto quello di Caterina Cereghetti convocata come sesta dal DTN Enrico Casella. La giusta gloria arriva pure per Macchiati, il talentuoso tesserato della Corpo Libero Gymnastics Team vince il titolo alle parallele pari che fu di Lay Giannini. Con 14,500 Super Mario, che lavora a Fermo con Marco Fortuna, si lascia alle spalle Matteo Levantesi, ancora secondo a quota 14,150 proprio come lo scorso anno, e Marco Sarrugerio, bronzo con 14,100. E se nella GAF a concludere è stata la “Queen” Maggio, nella GAM non poteva che essere King Yumin Abbadini. Il numero uno del Concorso Generale, vanto della Pro Carate, grazie al parziale di 14.050 saluta dal gradino più alto della sbarra, con la mano sul cuore e l’inno di Mameli, accompagnato ai due lati da Lorenzo Bonicelli della Ghislanzoni Gal, argento con 14,050, e da Carlo “Macchiniland”, dominatore dell’edizione precedente ed oggi terzo a quota 13,800. A presiedere tutte le premiazioni il vicepresidente FGI Rosario Pitton, delegato dal Presidente federale Gherardo Tecchi, insieme al numero uno del Comitato regionale e della Campania 2000 Aldo Castaldo e a Luca Piscopo responsabile del Centro Nazionale Fiamme Oro presso la Questura di Napoli.

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