La rincorsa dei 25 metri si apre davanti a Levantesi e compagni. Nella terza rotazione Matteo completa un Roche, cioè un salto triplo, per la squadra da 13.933(D. 5.200 – E. 9.033) che paga una penalità di 3 decimi per i due piedi fuori pedana, e poi va alla caccia di un pass per la final eight al volteggio con il successivo Kasamatsu con un avvitamento e mezzo da 12.866 (D. 5.200 – E. 7.966). Purtroppo la caduta con il fuori pedana e la media del 13.399 lo relegano già fuori dall’ottetto dei migliori. Da un marchigiano all’altro ecco Cingolani che scalda i motori. L’aviere del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle si lancia per il Kasamatsu con un avvitamento e mezzo. Peccato che finisca con una mano a terra. L’errore lo blocca a quota 13.200 (D. 5.200 - E. 8.000) e il suo parziale non entra nel computo del gruppo FGI. Terzo alfiere delle Marche, anche se Casali è di origini vietnamite, e terzo Kasamatsu, stavolta con mezzo avvitamento in più. Lorenzo porta a casa un ottimo 14.466 (D. 5.600 - E. 8.966) su un salto davvero difficile, sporcato da un fuori linea da un decimo. Conclude uno specialista come Bartolini. Nicola esegue un Kasamatsu con un avvitamento e mezzo da 14.300 (D. 5.200 E. 9.200). Solito decimo buttato per il piede fuori dalla riga bianca all’arrivo. Buono anche il successivo Yurchenko con due avvitamenti e mezzo pagato con un 14.400 (D. 5.200 – E. 9.300) e un decimo di penalità. La media del 14.350 colloca il cagliaritano momentaneamente in settima posizione nella classifica provvisoria dell’attrezzo. L’Italia gira la boa di metà gara con il parziale al volteggio di 42.699 e il totale dopo tre rotazioni di 122.663

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