Tra le tante iniziative che le varie società e associazioni sportive affiliate alla Federginnastica stanno mettendo in essere per accogliere i rifugiati della guerra in Ucraina, ce n’è una ai limiti del romanzesco, per le sue tinte che definiremmo avventurose, se non fosse per la drammaticità del contesto. Irina Dobrovolska, madre di Elisa, un’atleta gold del sodalizio di Chieti, e claudia Simeoni, tecnica e giudice teatina, si sono messe in viaggio, volando fino a Budapest. Dalla capitale ungherese, con una macchina, hanno raggiunto il confine slovacco dove avevano il rendez-vous con Viktoriia Onopriienko, campionessa dei piccoli attrezzi ucraini, decima all around ai Giochi Olimpici di Tokyo, fuggita dai bombardamenti di Kiev. Nella foto vediamo la 18enne di spalle mentre varca il confine a piedi. Sono immagini forti, che danno la dimensione, attraverso icone dello sport, della tragedia in corso. Il progetto è dall’Armonia d’Abruzzo di Anna Mazziotti, che ospiterà l’atleta e le permetterà di continuare ad allenarsi, mai come in questo caso è giusto dire, in pace! Domani è previsto un incontro con la stampa al Pala Giovanni Paolo di Pescara, dove Viktoriia sarà ricevuta dal sindaco Carlo Masci e da Enrico Paolini, in rappresentanza del presidente del Comitato Regionale FGI Abruzzo, Mario Centi Puzzutilli. Ci saranno anche le altre piccole ginnaste ucraine già accolte dall’Armonia, oltre, naturalmente, all’allenatrice Germana Germani e alla presidente Mazziotti. La Onopriienko, che probabilmente sarà a Napoli, nel week end, per assistere alla terza prova del campionato di Serie A di Ritmica, deve davvero la vita, senza falsa retorica, al cuore grande dei dirigenti di Chieti. Non è stata altrettanto fortunata la piccola Katya, una piccola ginnasta che nel dicembre scorso aveva preso parte ad una competizione a Kiev, con il suo body accademico blu e nero, lo chignon e la medaglia al collo (nella foto accanto alla sua tecnica, di cui non si conoscono le sorti), e che è rimasta uccisa a Mariupol. A raccontarlo, nel suo diario sui social, è Lidia Vynogradna, giudice internazionale della ritmica, tuttora residente nella capitale ucraina. Il piano di ospitalità e salvataggio di Chieti non è l’unico. Nei prossimi giorni vi racconteremo altre storie di amicizia e solidarietà, all’interno di un micromondo, quello della ginnastica, che si sta rivelando una grande e unica nazione, senza confini, né frontiere!