




Roma - Collari d'oro: Bartolini e la Virtus Gallarate premiati da Draghi. "Certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca"
La parola fine sui trionfi dello sport azzurro nel 2021 non è stata ancora scritta. E forse è davvero giusto così: perché è stata un'annata straordinaria, densa di emozioni, per qualcuno irripetibile, mentre per altri sarà solamente il punto di partenza per un 2022 che, tra Mondiali, Europei e Olimpiadi invernali, contiene in sé il potenziale per regalare all'Italia altrettanti trionfi. Il Coni, insieme al Comitato Paralimpico, ha celebrato questa mattina all'Auditorium Parco della Musica di Roma i campioni e le campionesse che hanno trionfato nel 2021, alla presenza della sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali, e del premier Mario Draghi che ha concluso l'evento con i suoi saluti. Tanti gli sportivi omaggiati nella grande festa dello sport. Tra loro il nostro Nicola Bartolini, medaglia d’oro al corpo libero ai Mondiali di Kitakyūshū, in Giappone, accompagnato dal Presidente FGI Gherardo Tecchi e dal Segretario Generale Roberto Pentrella. "A 10 giorni dalla partenza dalle Olimpiadi sono rimasto a casa e ho pensato di smettere – ha dichiarato il venticinquenne sardo nel corso della cerimonia di consegna dei Collari d'Oro - Ho avuto un rifiuto verso la ginnastica, ma poi mi sono detto: 'Perché devo buttare tutto all'aria?'. L'Olimpiade di Parigi è dietro l'angolo del resto. Poi mi sono preso una bella rivincita". La massima onorificenza dello sport italiano è stata consegnata dal Presidente del Consiglio anche alla Virtus Gallarate, società ultracentenaria affiliata alla FGI. “Oggi viviamo il momento conclusivo di una stagione che ha fatto grande l'Italia nello sport - ha aggiunto il presidente del Coni, Giovanni Malagò - E il 2022 si prospetta un anno altrettanto importante per lo sport". Particolarmente sentito il messaggio di Mario Draghi, accolto dalla platea con un lungo applauso: "Sono certo che per voi i trionfi non bastino mai - ha esordito, rivolgendosi ai premiati - Dobbiamo però apprezzare le vittorie quando arrivano. I tifosi le ricordano. Penso ai campioni d'Europa del calcio e del volley, alle 40 medaglie olimpiche, alle 69 paralimpiche, agli abbracci, alle rimonte e ai rigori segnati. Siete entrati nella storia e avete portato con voi tutto il Paese. Vi invito a guardare la prossima stagione con la stessa fiducia di questa, ma anche a rimanere uniti per le sfide dei prossimi cinque anni che ci porteranno alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026". Nell'ultimo passaggio del discorso, Draghi, che ha ricevuto un'asta per regalo, consegnata da Tamberi in rappresentanza di tutti gli atleti, ha citato Gino Bartali: "Certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca".
Foto Simone Ferraro