Lo sport si ferma. La pandemia di Covid-19 sta gradualmente costringendo tutti i Paesi del Mondo a rinviare le più importanti manifestazioni sportive del calendario 2020. Almeno quelle di marzo e aprile. La ginnastica non poteva fare eccezione. E così dopo Doha (Artistica), Pesaro (Ritmica) e Brescia (Trampolino Elastico), rinviate a giugno, altre tappe dei Circuiti di Coppa del Mondo sono state prorogate a data da destinarsi. Le gare di Sofia, quella dell’Acrobatica dal 3 al 5 aprile e l’altra dei piccoli attrezzi dal 10 al 12 dello stesso mese, sono state prorogate a data da destinarsi, cosi come le World Cup di Ritmica a Tashkent, in Uzbekistan, del 17/19 aprile, e di Baku, in Azerbaijan, del 24/26 aprile. Per le nuove date bisogna attendere le direttive della Federazione Internazionale di Ginnastica, che intanto oggi prenderà parte, con le altre federazioni mondiali, ad una riunione on line con il CIO per decidere sui rinvii degli eventi qualificanti, che potrebbero compromettere il regolare cammino verso Tokyo 2020. Dopo le cancellazioni di Stoccarda e Birmingham, la Coppa del Mondo All Around è rimasta con la sola Milwaukee alle spalle e una Tokyo, il prossimo 4 e 5 aprile, sempre più lontana. La capitale nipponica infatti ha già rinunciato alla Suzuki World Cup di Aerobica, inizialmente fissata per il 18 e 19 aprile, mentre il Mondiale di Parkour di Hiroshima (3-5 Aprile) è slittato a maggio. Il giorno esatto verrà annunciato più in là. Si naviga a vista per ora e non è facile rielaborare la trama di una stagione sconvolta dall’emergenza Coronavirus. Un’emergenza, a dire il vero, che l’Italia ha saputo (o dovuto!) gestire in anticipo. E così quando la FGI rimandava tutti i suoi tornei nazionali, al di fuori dei nostri confini si viveva ancora nell’illusione di salvare le manifestazioni più importanti. Invece, dopo Jesolo, anche il Portogallo ha dovuto rinunciare alla World Cup di Aerobica a Cantanhede (27-29 marzo) e il Belgio alla Puurs World Cup di Acrobatica (10-12 Aprile). E così il tabellone della FIG somiglia ai monitor di stazioni e aeroporti con una sequenza di “cancellati” o “posticipati” accanto a nomi di rassegne storiche come la Derugina Cup a Kiev o il torneo di Thiais in Francia. L’auspicio è che stando tutti rigorosamente a casa, come chiedono i governi, ci si risvegli presto da questo brutto sogno e si torni presto a sognare medaglie.