Nel precedente articolo sulla A2 abbiamo erroneamente attribuito alla Motto di Viareggio un 5° posto nella prima prova di Spoleto, quando invece le ragazze della prof.ssa Lazzari erano giunte al 4°, confermando, con grande regolarità e soddisfazione il piazzamento dell'ultima giornata del 2006. Ce lo fa notare la stessa prof.ssa Lazzari, giustamente orgogliosa delle gare fin qui disputate dalle sue ginnaste. L’imperdonabile abbaglio, di cui ci scusiamo pubblicamente, è stato cagionato, nella redazione dell’articolo, da una vecchia classifica, raccolta sul campo e poi rettificata. Non ci siamo fatti scappare l’occasione però di approfondire, insieme all’allenatrice della Motto, i contorni dell’exploit marchigiano. Il primo posto di sabato è un risultato da incorniciare, che ripaga i protagonisti di tanti sacrifici e delle ore interminabili passate in allenamento. Ci sono imprese, a volte, che sono così emblematiche e rappresentative dello sforzo profuso un po’ da tutti che non posso non generare una naturale diffusa partecipazione. E’ il caso della vittoria di Viareggio e di un gruppo che dopo la promozione, due anni fa, dalla B sta confermando livelli tecnici interessanti e qualità morali di assoluto valore. “Quando vai con troppe aspettative c’è il rischio che le ragazze si chiudano e non riescano ad esprimersi per quello che valgono. Per questo non ci piace fare proclami, ma ciò non toglie che dopo aver meritatamente raggiunto l’obiettivo, non si possa esprimere tutta la propria gioia e soddisfazione”. Fari spenti, dunque, e toni assolutamente pacati, attraversati addirittura da un velo di emozione, così come vorremmo che fosse tutto il mondo dello sport, in un periodo in cui arrivano ai nostri figli esempi assai negativi. “Non mi piace enfatizzare troppo i risultati. Credo – aggiunge la Lazzari – che per gente di palestra come noi il riscontro in gara sia soprattutto un momento di confronto costruttivo con il lavoro delle altre e mai un’occasione di scontro”. La compattezza di squadra è la caratteristica più evidente della Motto, che può contare, oltre che sull’esperienza della Ledoux, su ginnaste serie e motivate. “La Cinquini è una giovane molto interessante ed espressiva – ci svela l’allenatrice – ha grande carattere e qualità, al punto da partecipare ai collegiali dei gruppi C. La Sirianni è molto morbida e la palla è davvero il suo attrezzo congeniale. Francesca Cupisti, insieme, a Delphin, ci garantisce grande maturità, essendo stata, a suo tempo, anche visionata dalla Maccarani in prospettiva azzurra. Al di là dei singoli, però, ci tengo ad esprimere tutta la mia soddisfazione per il modo in cui le ginnaste si applicano e mi seguono. Sono ovviamente felice e fiera della loro prestazione di Fabriano. Hanno ottenuto una vittoria inaspettata ma meritatissima!”.