Sono arrivate stamani a Malpensa le ginnaste ucraine Natalija Godunko e Anna Bessonova, che sabato prenderanno parte alla prima giornata del campionato di serie A di Ritmica, nelle file, rispettivamente, della Ginnastica La Marmora - Regione Piemonte e della Virtus Gallarate. La Bessonova è la campionessa del modo in carica e al PalaTricalle di Chieti, il 25 ottobre, si troverà ancora di fronte, dopo la finale di World Cup di Benidorm, Eugenia Kanaeva, atterrata nel pomeriggio a Fiumicino. La medaglia d’oro di Pechino, ingaggiata con grande lungimiranza e in tempi non sospetti dalla F. Petrarca 1877, contro quella di bronzo, che lo scorso anno contribuì a cucire lo scudetto sui body gallaratesi. Le due regine avranno regni separati - l’ucraina in A1 a caccia del bis tricolore, la russa in A2 per portare Arezzo in paradiso – ma sarà impossibile resistere alla tentazione di metterle virtualmente a confronto. Niente male, insomma, per un torneo, quello italiano, che dalla prima edizione del 1986 (vinta dalla Flaminio Roma), ad oggi è cresciuto in modo esponenziale, fino a divenire un punto di riferimento tecnico per gli addetti ai lavori nazionali e, soprattutto, internazionali. Tutto il mondo della Ginnastica guarderà, infatti, al nostro campionato, così ricco di stelle e, forse per questo, il più bello in circolazione. In 23 anni di gare soltanto sette club sono riusciti ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della massima competizione federale: 10 volte l’Aurora di Fano ( 1995 e dal 1998 al 2006), 7 la Muggò 75 (dal 1987 al 1993) ed 1 a testa Flaminio (1986) Comense (1994), Petrarca Arezzo (1996), Ribattino Genova (1997) e Virtus Gallarate, campione in carica. All’Armonia d’Abruzzo spetta l’onore e l’onere di ospitare in casa, a partire dalle 19.30, la prova d’esordio di una Serie A articolata su 4 tappe, con la seconda a Desio l’8 novembre, la terza ad Arezzo il 23 e l’epilogo a Foligno il 6 dicembre. Lungo questo percorso gli appassionati di Ritmica avranno di che stropicciarsi gli occhi, davanti ad una sfilza di ginnaste degne di un’Olimpiade. Salvo imprevisti, infatti, oltre ai due terzi del podio del Beijing University of Technology vedremo all’opera sulla pedana teatina altre quattro finaliste dell’All-around cinese: la kazacha Aliya Yussupova (S.G. Fabriano), l’azera Aliya Garayeva (Ardor Padova), Natalija Godunko (Ginnastica La Marmora) e l’israeliana Irina Risenzon (Ginnastica San Giorgio 79). A queste stelle se ne aggiungono poi altre, di ugual fulgore: la bielorussa Liubou Charkashina della S.S. Pietro Micca Biella, la russa Olga Stryuchkova dell’Armonia d’Abruzzo - che avrà il difficile compito di non far rimpiangere la meravigliosa Inna Zhukova – l’azzera Anna Gurbanova della Comense 1872 e l’altra russa Marina Shpekht della Ginnastica Aurora Fano. L’unica formazione completamente italiana sarà, come sua tradizione, la Brixia Brescia, che neppure quest’anno ha ceduto alla dilagante moda esterofila. Anche nella Serie cadetta, infatti, eccetto l’Aurora Fano Urbino e la Ritmica 2000 Quartu S. Elena, le altre 8 società sfoggiano tutte il jolly straniero: le aretine di Manola Rosi sono andate sul sicuro assicurandosi il meglio del meglio in circolazione. Complimenti! Al di là dei campanilismi dobbiamo ammettere che la presenza della campionessa olimpica impreziosisce tutto il movimento, stimolando le nostre ginnaste a confrontarsi con una fuoriclasse. Come, viceversa, la presenza della Kanaeva - tra l’altro affezionata al nostro Paese fin da quando, juniores, partecipò per la prima volta nel 2003 al trofeo Cariprato – è una dimostrazione dell’appeal raggiunto dal campionato italiano. Gli unici che sembrano non accorgersene sono i media e, di conseguenza, gli sponsor. La diva Eugenia se la dovrà vedere con le connazionali Aleksandra Solovyeva (Ginnastica Ritmica Nervianese) e Lina Gnirovskaya (Ginnastica Pavese), le bulgare Marina Stoimenova (Ginnastica Estense O.Putinati), Silviya Miteva (S.G. Raffaello Motto A.S.D.) e Monika Mincheva (Centro Ginnastica Flaminio), la slovena Mojca Rode (A.S. Polimnia Ginn. Ritmica) e l’austriaca Caroline Weber (A.S. Dil. Eurogymnica). Nel rimarcare la copiosa truppa d’oltre confine non vorremmo trascurare le tante star azzurre che si mischieranno nel firmamento chietino, il prossimo weekend e in quelli a venire. Avremo occasione di parlare di loro ma non lo facciamo in questa sede per dovere di accoglienza verso le atlete ospiti. Tuttavia, rimanendo in un contesto a cinque cerchi, dobbiamo evidenziare la presenza di due delle sei farfalle tricolori che ci hanno deliziato, con la squadra, ai Giochi Olimpici: con Elisa Santoni (A.S. Polimnia Ginn. Ritmica) e Angelica Savrayuk (F. Petrarca 1877 Arezzo), contrapposte in A2, e quel plotone di finaliste individuali sarà davvero impossibile non avvertire a Chieti un’atmosfera olimpica. Un antipasto, volendo guardare avanti, di ciò che saranno i Giochi del Mediterraneo 2009, che nel capoluogo abruzzese avranno proprio la sede delle gare di ritmica.