Dieci squadre, l’una contro l’altra armate ma tutte con il medesimo sogno, vibrarsi su una pedana 12 per 12 con sei ginnaste e cinque attrezzi. La somma è uno spettacolo che diviso per i 1.000 spettatori sugli spalti del PalaPaternesi di Foligno ci dà il risultato definitivo di un Campionato, quello di Ginnastica Ritmica, davvero splendido. In verità al computo finale mancava la cifra più alta, la medaglia d’oro olimpica. Eugenia Kanaeva all’ultimo momento ha dovuto rinunciare, suo malgrado, ai festeggiamenti della Francesco Petrarca. Un virus influenzale ha trattenuto in Russia la stella della compagine aretina con grande rammarico delle sue compagne, che aspettavano l’epilogo folignate per scattare le foto di rito. Pazienza! Anche se ad Angelica Savrayuk i conti proprio non tornano: “Mi dispiace per l’ottavo posto, così diranno che questa è la posizione che meritiamo senza la Kanaeva”. In effetti il punteggio della società di Paolo Pratesi, 87.575, circolava di bocca in bocca sugli spalti e dietro le quinte come qualcosa di sorprendente e indicibile, destinato a diventare clamoroso là dove la Pavese si fosse classificata al primo o al secondo posto. In questo caso, infatti, Arezzo sarebbe finita sulla piazza d’onore, dopo aver dominato il torneo con tre vittorie consecutive. Il campo ha rimesso i pianeti al loro posto e non il cielo, per fortuna, non è venuto giù. Dopo lunghissimi minuti di suspense lo speaker Fabio Giaggioli ha annunciato il bronzo di Pavia, dietro l’Eurogymnica Torino e una sorprendente Polimnia Romana. “Finalmente abbiamo dato alla Santoni quell’oro che le è stato scippato a Pechino – scherza Liliana Iacomini - Non era mai accaduto che finissimo così in alto da quando siamo in A2, dal 2002”. “Oltre ad Elisa, sulla quale è stato detto tutto e non sarà comunque mai abbastanza – aggiunge Michela Conti, che con Francesca Battisti, Chiara Mantoni e la giovane Fabiana Lalli, completa lo staff tecnico romano – dobbiamo fare i complimenti a Silvia Pignalberi, che è nel gruppo B della selezione junior ai prossimi Europei, a Mojca Rode, che di Sloveno per noi oramai ha solo il passaporto, e a Denise Campagna, la migliore Allieva della A2 nelle ultime due giornate. Dedichiamo il trionfo di oggi a tutta la società, dallo staff tecnico ai genitori, passando, ovviamente, per le atlete, sia le titolari sia quelle che sono rimaste a casa”. Mentre la Conti rilascia interviste si scatena sulle gradinate la torcida capitolina. “Sono venuti in tanti – sorride Michela, fuori di sé per la gioia – una carovana di macchine e noi li abbiamo ripagati salutando dal punto più alto possibile”. Se una parte di Roma sorride, l’altra sponda del Tevere è sotto shock. L’inaspettato tonfo della Petrarca ha sconvolto l’ordine precostituito e a farne le spese è stata la Ginnastica Flaminio, retrocessa in B con l’Aurora Fano Urbino e l’Estense Putinati Ferrara. “Questo non è un gruppo che merita di andare giù – dichiara arrabbiata l’Anna Vera Pifano – La Mincheva è stata sempre tra le migliori e le altre sono buone ginnaste. Se Arezzo avesse fatto il suo ce la saremmo giocata con la Ritmica 2000”. “Non mi sento in colpa – si inserisce la Falca – di aver lasciato la mia ex squadra perché avevo annunciato da molto tempo prima che dopo i Giochi Olimpici mi sarei fermata, però mi dispiace tanto. Secondo me non se lo meritano”. La prende meglio Livia Ghetti, l’allenatrice della compagine estense, retrocessa nonostante la 7^ piazza e la soddisfazione di essere finita davanti alla capolista: “Scendere di categoria non è mai bello, ma sono contenta lo stesso della costanza delle mie atlete. Abbiamo oscillato sempre tra il 6° e il 7° posto, fatta eccezione per lo scivolone all’esordio. Eravamo in A da 9 anni, non ci voleva, anche perché dal prossimo avrò a disposizione delle giovani molto interessanti. Vuol dire che risaliremo in fretta”. Tornando ai piani alti spicca la gioia dell’Eurogymnica di Torino che con una prova maiuscola ha ridato alle toscane quello che, a detta di tutti, avevano meritato. “Guardando la gara della Petrarca 1877 – conferma Michela Conti – noi addette ai lavori abbiamo commentato che pure senza la Kanaeva sono proprio una gran bella squadra. Visto il punteggio, però, si corre il rischio che passi un messaggio distorto, ossia che la scuola italiana, senza l’appoggio dall’estero, vale poco o niente”. Scampato il pericolo taglia corto Manola Rosi: “Lavoriamo per vincere il titolo da due anni, da quando siamo retrocesse con la Cid Tostado! Il nostro è stato un torneo lineare, con individualità interesanti e futuribili, sempre più livellate verso l’alto, alle quali si è aggiunta la classe di Eugenia. Un’alchimia studiata, voluta e cercata. Non è stato facile con due ginnaste della squadra nazionale, sempre impegnate a Desio. Nelle prime due tappe, grazie alla sosta post-olimpica le ho avute con me ma poi, da quando ha riaperto il CTF, devo ringraziare Emanuela Maccarani, che ha concesso ad Angelica e Marta di provare le nostre routine. Stiamo lavorando per il 2009. I contati con la Viner sono buoni e attivati. Dovremmo, quindi, riavere Kanay con noi per puntare a traguardi sempre più ambiziosi. Intanto però ci tengo a dedicare questa vittoria a Nicoletta Tinti, una nostra ex ginnasta che sta attraversando un brutto momento personale. Un bacio grande da noi tutte, non mollare!”. Onore delle armi per gli sconfitti. E da quest’altra parte è più facile considerando che, ad ogni modo, si sale in due. Per un punto e la Pavese, zitta zitta, faceva lo sgambetto alle rivali storiche. Rimane la felicità di un secondo posto che vale la A1. “Abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta – ci spiega Antonella Chiesa – Le ragazze sono entrate tranquille perché sapevano che per centrare la promozione dovevano solo evitare di arrivare ultime. Sono stati commessi piccoli errori, la Gnirovskaya ha perso il cerchio però mi è piaciuta la reazione di carattere. Ora dovremo rimboccarci le maniche perché in A1 ci sono realtà consolidate da anni. Ringrazio la società per gli sforzi che ha sostenuto al fine di costruire una formazione così competitiva”. Chiude Torino che stasera festeggia con l’argento al collo ma in classifica generale recrimina per quella di legno. “Macché, qui c’è soltanto da festeggiare – ci contraddice Tiziana Colognese - Siamo partiti con l’obiettivo della salvezza e l’abbiamo raggiunto con un comodo inatteso quarto posto. Ci impegneremo in futuro per migliorarci senza però fare mai il passo più lungo della gamba. Ora entreranno due ginnaste junior, inesperte ma potenzialmente più competitive. Questo è un torneo estremamente difficile, basta vedere la Flaminio che è stata risucchiata proprio all’ultimo. Anche noi siamo arrivate in tre, ex aequo, allo sprint. La Nervianese è finita quinta ma la Polimnia ci ha sorprese. Quando ci saremo rinforzate fisseremo i nuovi target, per ora dobbiamo dire grazie al nostro presidentissimo. Io curo l’aspetto tecnico, ma Marco Napoli, dal punto di vista organizzativo-gestionale è eccezionale”. A completare la cronaca di questa quarta ed ultima giornata c’è il quarto posto della Raffaello Motto Viareggio, in forza del quale la Cupisti e compagne chiudono pari merito con la Nervianese in classifica generale. Alle premiazioni, tra centinaia di flash e cori di giubilo, l’inno di Mameli e i trofei consegnati dal Vice Presidente FGI Guido Menchi, dai consiglieri federali Matildio Paccotti e Claudio Berto, dal nuovo Presidente del CR umbro Mario Giannetti e dall’Ass. allo Sport del Comune di Spoleto Gilberto Stella.

CLASSIFICA SERIE A2
1. Polimnia Romana 92.150
2. Eurogymnica Torino 92.000
3. Ginnastica Pavese 91.500
4. R. Motto Viareggio 89.625
5. Ritmica Nervianese 88.90
6. Ritmica 2000 Quartu S.E. 88.475
7. Estense Putinati Ferrara 87.925
8. F. Petrarca Arezzo 87.575
9. Flaminio Roma 86.250
10. Aurora Fano Urbino 82.975

CLASSIFICA PUNTI SPECIALI SERIE A2
1. F. Petrarca Arezzo 85 (25;25;25;10)
2. Ginnastica Pavese 84 (22;20;22;20)
3. Polimnia Romana 71 (18;12;16;25)
4. Eurogymnica Torino 68 (20;6;20;22)
5. Ritmica Nervianese 62 (14;18;14;16)
6. R. Motto Viareggio 62 (16;16;12;18)
7. Ritmica 2000 Quartu S.E. 52 (10;10;18;14)
8. Flaminio Roma 50 (12;22;8;8)
9. Estense Putinati Ferrara 44 (8;14;10;12)
10. Aurora Fano Urbino 26 (6;8;6;6)

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