Tutti in piedi, il Palasport di Biella pronuncia il suo verdetto: al termine di una gara spettacolare, ricca di attesa e colpi di scena – fino all’ultimo, come vedremo – è la Nervianese a staccare il biglietto per il paradiso e vi entra dalla porta principale, ossia aggiudicandosi l’ultima prova del Campionato di Serie A2. Poco importa se questo significa togliere alla già promossa Eurogymnica la gioia di uno storico en-plein. Le torinesi, comunque dominatrici del torneo, devono far festa dal secondo gradino del podio di giornata, ma tale è il calore dei suoi supporter che l’onta viene subito lavata nello champagne.”Sono fantastici – si lascia scappare la tecnica Tiziana Colognese, guardando la sua curva – Siamo proprio una bella realtà, non c’è che dire. Sia in palestra che fuori, si respira un’atmosfera davvero speciale. Non mi aspettavo un risultato del genere, devo essere sincera. Credevo di aver bisogno ancora di un anno, il tempo di far crescere le più giovani. Un po’ mi dispiace di non aver chiuso a punteggio pieno, però faccio i complimenti alle nostre rivali. L’anno venturo ci troveremo entrambe davanti ai mostri sacri della A1. Dovremo prepararci bene e mi piacerebbe confermare la straniera, perché, oltre ad essere un’ottima professionista, è anche una brava ragazza”. Sul fronte retrocessione scendono in B Brescia, Udine e la Flaminio. Ma veniamo alla cronaca. Apre proprio la Brixia (125.775) con Sofia Lodi al corpo libero (22.65), poi la piccola Vimal Zadra fa gli straordinari con due attrezzi, fune (20.10) e cerchio (20.35), uno dopo l’altro. Peccato per quella corda che va in terra proprio nel finale, il nodo che non si scioglie e l’esercizio che termina oltre la musica. Benedetta Moroni con palla (21.90) e nastro 20.275), nonché Nathalie Reale(20.50) con le clavette, completano il programma della Ladavas, insufficiente per un disperato aggancio della quartultima. L’Udinese (130.300) si presenta con Irene Campiutti (19.90), senza attrezzi. Veronica Longo (FU 21.25; CL 21.85), Maristella Toniutti (CE 22.150) e Nicole Navarro (PA 19.250) anticipano il meraviglioso nastro di Daria Kondakova (25.90). Tanto bello quanto inutile. Dopo l’avvio della giovane Martina Schepis (20.60) al suolo, tocca alle big della Motto Viareggio (123.350). Francesca Cupisti, purtroppo, perde sia il cerchio (20.35) che il nastro (20.65), Sara Del Prete (21.175) copre con il corpo un errore veniale alla fune, proprio in chiusura, Martina Albanese (PA 20.125) ed Elisa Pezzini (CL 20.55) non riescono a raddrizzare le sorti delle toscane, che, dopo l’exploit di Fabriano hanno mostrato un progressivo calo di rendimento. La Flaminio Roma (123.850) entra in pedana con la forza della disperazione. Priscilla Torcia (corpo libero 17.45), Giorgia Rondoni (FU 20.875), Martina La Norcia (CE 19.80), Gabriella Kirova (PA 24.725) e Ginevra Locatelli (NA 19.825), pur impegnandosi allo strenuo, non riescono nel miracolo. L’Ardor Padova (132.475) si presenta subito con Aliya Garaeva alla fune. L’azera si prende la scena appena terminata la prova di Emili Zabeo (21.10) e porta alle ragazze di Sandra Veronese 26 preziosi punti. Giulia Galtarossa, malgrado una perdita con la palla, ottiene un discreto 22.175, proprio sotto gli occhi di Emanuela Maccarani, giudice di esecuzione per tutti gli attrezzi. La farfalla mondiale, pur senza imprecisioni, nel nastro non va oltre un 21.65, che, assieme ai punteggi di Fiandra Calzavarra (CE 20.90) e Irene Pippo (CL 20.650), contribuisce a consolidare la posizione di centro classifica della squadra veneta. La Fenice di Spoleto (130.975) prima stenta con il 19.15 di Lucrezia Tiberia poi prende il volo e tenta la rincorsa promozione trascinata da Andreea Stefanescu alla fune (24.675) e alla palla (23.65). La Stoyanova (23.95), impegnata alle clavette, scalda gli animi dei pochi tifosi umbri giunti fino a Biella e del Consigliere Federale Roberto Settimi, seduto, in tribuna autorità, al fianco del Vice Presidente Vicario Matildio Paccotti e del Presidente del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta, Valter Peroni. Francesca Nardi (20.425) e Chiara Cesari 19.125), impegnate, rispettivamente, al cerchio e al nastro, provano a sostenere il livello delle compagne. Il PalaPajetta esplode quando lo speaker Fabio Giaggioli annuncia Elisa Vigna Cit (23.15 al corpo libero). Sugli spalti si vedono centinaia di magliette blu. Sono i tifosi della Eurogymnica (134.075), giunti dalla vicina Torino per festeggiare la vittoria del campionato. Per ogni ginnasta compare uno striscione d’incitamento. La Vinetti (CE 22.95) e compagne, forse per l’emozione, non sono pulite come al solito. Ylenia Gugliotta (19.750) deve andare a recuperare la palla proprio sotto il tavolo della giuria. Ciò nonostante la capolista dimostra di essere di un’altra categoria, grazie anche a Daniela Bertolino (CL 21.325) e, soprattutto, a Caroline Weber. L’austriaca con un 25.325 ricamato al nastro “Sul bel Danubio Blu” strappa applausi a scena aperta ma non consente alla Società di Marco Napoli di aggiudicarsi la quarta vittoria consecutiva. La Moderna Legnano (128.800) forte della straniera respinge l’assalto della Brixia e allontana un baratro improvvisamente troppo vicino. Le italiane Vanessa Savino (21.40 al corpo libero), Ilaria Giannone (FU 21.15), Federica Antinucci (CE 20.10), Francesca Peja (PA 21.575) e Giada Carluccio (CL 20.225), non erano riuscite, infatti, ad evitare il pericolo di un duplice sorpasso da parte di Brescia e Udine. Per loro fortuna ci ha pensato Lina Gnirovskaja, con un nastro da 24.35. Federica Catalli (21.35) perde la scarpetta come cenerentola al corpo libero, la Santoni interpreta la parte della principessa azzurra con la fune (23.750) e il nastro (22.35). La fatina slovena Mojca Rode ammalia il pubblico della città della lana con una palla da 24.60. Insomma, la favola della Polimnia Romana (132.975) continua, dopo la piazza d’onore di Foligno e Silvia Pignalberi (CE 20.525; CL 20.40) corona il sogno di podio delle romane. La ciliegina sulla torta, comunque, si chiama Nervianese (133.150). Le lombarde, come detto, fanno lo sgambetto alla corazzata di Tiziana Colognese, lanciata verso il record dei 100 punti. Liubou Charkshyna è semplicemente divina e ottiene il punteggio più alto della gara, 27.15 alla fune. Giada Castelli (21.80 al corpo libero), Soraya Monza (CE 21.50 CL 21.350) e Martina Matteucci (PA 22.050; NA 21.300) perfezionano il capolavoro di Letizia Barzacca: “Non ci sono parole - commenta l’allenatrice di Nerviano – Certo, dopo l’ottimo campionato, speravamo, volevamo salire in A1, ma non avrei mai immaginato di finire con il botto. Ringrazio tutte le ginnaste, Amalia Tadini, la mia assistente, e la coreografa Olga Kourbatova. Adesso affronteremo la massima categoria con grande umiltà. Abbiamo una buona squadra e vi annuncio fin d’ora che la Charkashyna sarà ancora con noi, per continuare a sognare insieme nuovi traguardi”.  













































































































Campionato Nazionale Serie A2


Cl


Società


1° prova


2° prova


3° prova


4° prova


Finale


1


Eurogymnica Torino

25
25
25
22

97


2


Nervianese Nerviano

20
22
20
25

87


3


Pol. Dil. La Fenice Spoleto

18
18
18
16

70


4


Ritmica Romana

8
14
22
20

64


5


SG Ardor Padova

12
20
12
18

62


6


SG Motto Viareggio

22
12
14
6

54


7


Ginn. Moderna Legnano

6
16
16
12

50


8


ASDG Brixia Brescia

14
12
10
10

46


9


ASD Udinese

18
6
6
14

44


10


SS Lazio Ginn. Flaminio

10
8
8
8

34


Allegati

CLASSIFICHE SERIE A2