Al PalaMandela di Firenze, in un impianto degno di un Mondiale, di fronte a 2.500 spettatori che hanno preferito la Ginnastica Artistica all’anticipo dell’Inter con la Sampdoria e alla finale di Sanremo - un muro umano che ha invaso la grande tribuna centrale - si è consumata la prima attesissima prova del Campionato di Serie A. Organizzazione impeccabile con oltre 50 persone coinvolte, e non solo della S.G. Firenze, 10 attrezzi montati contemporaneamente sul campo gara, oltre 180 ginnasti in rappresentanza di 38 squadre, questi i numeri della rassegna toscana, impreziosita dalla presenza in tribuna autorità del Presidente Agabio e di mezzo Consiglio Federale. Puntualissima, alle 14.30, è partita la serie cadetta, sotto lo sguardo attento del DTN Fulvio Vailati, che dal torneo nazionale spera di ricevere segnali utili in funzione dei prossimi Europei di Birmingham. La competizione maschile è andata alla neopromossa Corpo Libero Gymnastic Team, capace, con il totale di 165.450, di lasciarsi alle spalle due corazzate come la Fortitudo 1875 (161.050) e la Varesina (158.150). La formazione di Padova è risultata la migliore al suolo, agli anelli, al volteggio e alle parallele pari, ottenendo 48 dei 54 punti speciali disponibili. “Inutile nasconderci – confessa il tecnico Francesco Schiavo – il risultato rispecchia il tasso tecnico di un gruppo forte e consapevole dei propri mezzi. Il punteggio ottenuto era effettivamente nelle nostre corde, l’incognita casomai riguardava le altre. Misurato il rapporto delle forze in gioco adesso possiamo anche ambire alla promozione. Abbiamo ulteriori margini di miglioramento che ci fanno osare il doppio salto mortale, dalla B alla A1, nel giro di un paio di stagioni. Ceccarello ha sbagliato al cavallo, Tamiazzo alla sbarra, ma in questa fase della preparazione l’errore va messo in conto. Mattia ci ha trascinati, tirando per tutto il pomeriggio con esecuzioni sempre ai limiti. Occhio a Riccardo Zillio, classe ’94. Oggi si è visto soltanto al volteggio, ma è uno juniores che farà strada. Alle spalle di questi ragazzi c’è una società seria, che, dopo aver fallito qualche volta di troppo la meritata consacrazione, adesso non ha alcuna intenzione di fermarsi. A fine maggio inaugureremo la nuova palestra e ovunque saremo, l’anno venturo, faremo valere la qualità del nostro lavoro”. La nuova formula assegna 40 punti speciali a Contalbrigo e compagni, i migliori alla sbarra. L’atleta dell’Aeronautica Militare, l’inossidabile senatore di Schio, si è caricato sulle spalle il gruppo veneto, portando a termine l’ennesimo completo della sua lunga carriera. “E lo farà anche a Mortara – minaccia, scherzando, Diego Lazzarich – Poi vedremo se potrà riposare un po’. Eravamo curiosi di scoprire gli effetti di questo nuovo regolamento. Devo dire che i valori assoluti non sono stati sconvolti, il nostro secondo posto è corretto. C’è stata qualche sbavatura di troppo al cavallo con maniglie, dove però presentavamo qualche novità non ancora ben assimilata. Manuel Vianello e Mattia Gecchelin sono due esordienti assoluti, giovani di belle speranze che si sono presentati sul palcoscenico nazionale con personalità. L’obiettivo? Ovvio, tornare di corsa in A1”. A quota 31, appena un punto virtuale sopra la Pro Patria Bustese e la Romana, si piazza la corazzata di Alberto Palla, terza sul podio gigliato, malgrado un asso del calibro di Jovtchev nascosto nella manica. “Jordan ci darà la solita mano, a partire dalla prossima giornata” – spiega il tecnico della Varesina. Il proscenio del Palasport di Viale Paoli però, in questo sabato uggioso di fine febbraio, è tutto dei ragazzi di casa, che non fanno affatto rimpiangere l’assenza del bulgaro, fuorché agli anelli. “Siamo partiti con il freno a mano tirato – continua il tecnico biancorosso – per poi recuperare nella seconda parte della competizione. Aramis Vincenzi, già nel giro della nazionale giovanile, è Marco Albanese hanno perfezionato la rimonta con un ottimo corpo libero e un cavallo d’eccellenza. Continuando così possiamo inserirci nella lotta per la promozione”. Nell’emisfero femminile s’impone la Ginnastica Romana (103.400) della ritrovata Erika Erbacci. Il punteggio speciale, in questo caso, mischia un po’ le carte. Tre punti separano le capitoline dalla Forza e Virtù (99.900), 45 contro 42. Bronzo per la Pro Lissone, ferma a 39, che però, con il vecchio sistema sarebbe finita davanti alle piemontesi, avendo superato il muro dei 100, per 4 decimi. “A parte un errore alle parallele, che non ha compromesso la pulizia delle linee presentate – ci racconta una soddisfatta Valeria Beltrame – Erika ha ripreso da dove aveva lasciato, dando il suo contributo, sugli staggi e al volteggio. La Rando e Beatrice Russo, il prestito della Vellitrae, debuttante del 1995, hanno fatto il resto. Adesso la squadra è di nuovo al completo. Certo ci manca Lorena Coza, e non soltanto tecnicamente. Il nostro primo pensiero, lassù sul podio, dopo tanti anni passati insieme, è andato a lei. Adesso vogliamo dimostrare che, se siamo scese, è stato per una serie di episodi sfortunati”. In verità sono soddisfatti pure gli inseguitori. Punti speciali a parte, tutti temevano la tappa toscana per le insidie del confronto diretto. Il test, allora, può dirsi superato sia per Novi Ligure, sia per Lissone, che, probabilmente si daranno battaglia fino all’ultima rotazione di Genova. “E’ stata una settimana tribolata – ci svela Roberto Gemme – Mia figlia si è presa l’influenza ed ha dovuto dimezzare il suo programma. La Necchi e la Rocca, allora, si sono fatte carico di un attrezzo ciascuna, primeggiando alla trave. Nell’emergenza il gruppo si è stretto intorno a Giulia e ha dimostrato un’interessante flessibilità. Fino a ieri avrei firmato per una salvezza tranquilla, dopo questo exploit ci è venuta voglia di volare”. Nella categoria più numerosa, affollata di ben 12 rappresentative, provenienti da ogni parte della Penisola, la gloriosa Pro Lissone – tra scudetti consecutivi all’attivo, tra il 1897 e il 1989 – è riuscita, con una conduzione regolare e pulita, a tenere il passo delle fuggitive, guardandosi dal ritorno della Biancoverde Imola, leader al volteggio con una rifiorita Carlotta Giovannini. “Con tre prove ciascuna – conclude Massimo Gallina – Chiara Franco e, soprattutto, Arianna Salvi, entrambe del 1996, hanno fatto il grosso, come due veterane, ben assistite da Chiara Carnevale al volteggio e Alessia Sera alle parallele. Con giovani così possiamo sognare”. Alla premiazione sono intervenuti, oltre al prof. Agabio, il Presidente del Comitato Regionale, l’avv. Grazia Ciarlitto, e i consiglieri Matildio Paccotti, Gherardo Tecchi, Giuseppe Cocciaro e Massimo Contaldo. Le medaglie, fornite dalla ditta Euro3, non avevano nulla da invidiare a quelle della concomitante, visto il fuso orario, Olimpiade Invernale di Vancouver.             

Allegati

RISULTATI SERIE A2 GAM,RISULTATI SERIE A2 GAF

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