La tenaglia di Lissone si stringe al collo della Brixia, che, malgrado gli acciacchi, si batte come un furia per non essere catturata. La prima prova del campionato di serie A1 femminile regala subito spunti epici, preannunciando un torneo che ci terrà in tensione fino all’ultimo. La GAL si aggiudica la gara di Firenze con due punti speciali di vantaggio sulle brixiane (31 a 29). Con la vecchia formula il distacco sarebbe stato ancora più esiguo, meno di un punto (124.850 contro 123.900). Ad ogni modo le ragazze di Paolo Bucci e Claudia Ferrè vincendo il confronto alle parallele (27.900), alla trave (28.400) e al corpo libero (27.500), volano in testa alla classifica provvisoria, inseguite a ruota dalle campionesse in carica, brave a difendere sempre la piazza d’onore, fino al sorpasso sui 25 metri finali. E già, perché la Ferrari e compagne, proprio nell’ultima rotazione, con un 41.400 riescono a conquistare gli otto punti più difficili, quelli del volteggio, specialità nella quale si saliva in tre, senza possibilità di errore. Al 14.300 della Fasana, il valore più alto di giornata all’attrezzo, seguono il 13.850 di Vanessa, che esegue un solo avvitamento, e il 13.250 della Galante, a dimostrazione di una squadra solida in ogni suo elemento, che, ne siamo certi, venderà cara la pelle. Al terzo posto, un po’ più indietro, troviamo la Gym Team Lixonum (114.900 per 20 punti speciali), un bocciolo di rose che Anna Sassone sta coltivando pazientemente con la sapienza della fucina brianzola: “Sono contenta del buon debutto delle tre juniores – ha dichiarato ai nostri taccuini la giovane tecnica, affiancata in pedana dal collega Anton Stolyar – Alice Foti, Martine Buro ed Elisa Meneghini, tutte classe ’97, sono andate ben oltre le nostre aspettative. Mi sono piaciute anche Valentina Festi e, soprattutto, Anna Plebani, la nostra super all-arounder, fresca di borsa di studio della Regione Lombardia per i suoi meriti scolastici. Un esempio per tutte le altre. La lotta al vertice credo non ci riguarderà, ma faremo di tutto per rimanere agganciate al podio. Con le cugine della GAL esiste una sana competizione e non ci dispiacerebbe, nel prosieguo del campionato, vincere qualche piccolo derby in famiglia”. A proposito, lo squadrone di Roberto Meloni entra in campo al Mandela Forum con indosso una maglia speciale, per veicolare, nel mondo della Ginnastica femminile, un messaggio davvero importante. Due grandi lettere “D” bianche in campo nero testimoniano l’impegno assunto dal club di via Como nei confronti di “Doppia Difesa”, la Onlus fondata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno in favore delle vittime di discriminazioni e violenze. Un bel modo anche per continuare la festa dei trent’anni di fondazione della Ginnastica Artistica Lissonese iniziata al  cine-teatro Excelsior con la direzione artistica di Titti Di Pilato ed Elisa Fumagalli; proseguita al Terrazzo di Valmadrera, appena dieci giorni fa, con mamma Ineke - la madre della showgirl di Striscia la Notizia – a ringraziare e a fare il tifo, in nome della figlia; culminata, infine, in Toscana, sul gradino più alto del podio gigliato. “Siamo partite decise al corpo libero – ci racconta la Ferrè, impegnata da settembre anche al Centro Tecnico Federale di via Ovada, assieme a Bucci e consorte – Le ginnaste hanno presentato ottimi programmi sia dal punto di vista acrobatico che coreografico. Poi abbiamo tenuto un buon passo nelle altre tre rotazioni, benché la Preziosa e la Foti non fossero al meglio. Betta ha commesso un errore nell’uscita alla trave, ma in questa fase della preparazione è comprensibile che ci siano ancora delle cose da mettere in ordine. A parte la rassegna nazionale a noi interessa arrivare al top durante gli Europei di Birmingham”. A compensare la caduta della stella di Tradate ci ha pensato, comunque, Carlotta Ferlito, la più brava di tutte sull’asse di 5 metri con il personale di 14.650. Il personaggio più atteso, però, dell’intera manifestazione era un piccolo caporale dell’Esercito Italiano, mimetizzato nel body de Glielfi, al rientro dopo uno stop forzato di oltre otto mesi. Parliamo, naturalmente, della Ferrari, che a Firenze ha messo in mostra una buona condizione fisica e una discreta preparazione. L’atleta del Gruppo Sportivo della Cecchignola, senza rischiare botte al tendine operato sulla pedana del corpo libero, ha trascinato la sua squadra con un doppio 14.400, sia alla trave che alle parallele – e sugli staggi è stata la più pagata – per chiudere poi con una passerella d’autore sulla striscia del volteggio. Applausi a scena aperta! “Non vogliamo affrettare i tempi – spiega Casella – soprattutto su superfici dure. La routine al suolo è preferibile provarla su un podio o comunque più in là. Erika non ha fatto la parallela per un problema alla spalla, ma ha portato a casa i punteggi più alti al volteggio e al corpo libero. Paola, invece, aveva la febbre alta fino al giorno prima della gara. Occhio a Greta Carnessali, dopo l’esordio e qualche fugace apparizione lo scorso anno, adesso è a tutti gli effetti una titolare e darà il suo contributo per difendere il titolo”. A centro classifica le neopromosse La Rosa (17) e Olos Gym (16) fanno subito intendere di avere le carte in regola per giocarsi la permanenza nella massima serie. Serena Licchetta e Giulia Leni da una parte, Chiara Gandolfi e Ilaria Bombelli dall’altra sono tra le poche ad essere impegnate in tutti gli apparati. Al 5° posto - pari merito con le capitoline, pur precedendole in realta di 6 decimi - finisce pure l’Artistica ’81 delle ritrovate Macrì e Benolli. Federica, in particolare, pare ritornata la ginnasta grintosa e pulita dei tempi d’oro, con un volteggio secondo soltanto a quello della Fasana. In coda l’Ardor (12 p.) di Alessia Scantamburlo sembra avere più risorse dell’Estate ’83 Galleria del Tiro (5 p.). Il gruppo di Vincenzina Manenti e Georgy Yudenko, orfano di Lia Parolari – presente a bordo pedana per sostenere le colleghe – ha puntato su giovani di belle speranze, che necessitano ancora di un po’ d’esperienza.