Un altro 3 a 1 e la Brixia incrementa il suo vantaggio sulla GAL. Gara pressoché speculare a quella di Mortara, con le Bresciane davanti al volteggio (28.450), alle parallele (27.350) e al corpo libero (28.700), e le brianzole padrone della trave (42.550), attrezzo che, tra l’altro, a Modena, contava tre esercizi su tre. Con i 31 punti speciali di ieri le campionesse d’Italia salgono a quota 91, mentre la squadra di Meloni si ferma a 88, tre piccoli passi più indietro che potrebbero risultare anche incolmabili. Se da un lato, infatti, con il vecchio sistema, il distacco complessivo (376.10 contro 372.85) sarebbe stato più pesante, a Genova con la formula attuale, basterà che la Ferrari e compagne arrivino una sola volta davanti alle avversarie per cucirsi addosso l’11° scudetto. L’equilibrio, di fatto, potrebbe averlo spezzato l’Artistica ’81, che, infilandosi tra le due contendenti, nella classifica al volteggio, ha reso la rincorsa della GAL terribilmente più complicata. “Pagare con due punti in classifica un distacco di 4 decimi dà la misura di quanto sia iniquo il sistema di quest’anno – dichiara Casella – Ci rimettono le ginnaste di Lissone, che si sono dimostrate sul campo avversarie sportive e leali”.  Ciò non toglie però che se, tra quindici giorni, le ragazze dirette dal trio Bucci, Di Pilato e Ferrè vincessero in tutte e quattro le specialità, senza però staccare Brescia di almeno 3.25 punti reali, il principio d’iniquità si ribalterebbe clamorosamente, a vantaggio della GAL. Conviene allora sospendere giudizi e pregiudizi, per goderci questo finale in santa pace. E che vinca il migliore. “Ringrazio Enrico per la solidarietà – risponde Paolino Bucci – ma non si illuda, noi in Liguria daremo il massimo per scucirgli il Tricolore. E’ vero, al volteggio ci hanno pagato meno del dovuto. A detta di tutti abbiamo saltato molto bene e non ho nulla da rimproverare alle mie ginnaste, però accettiamo serenamente il responso della Giuria”. Insomma, il duello del PalaPanini si è giocato sulla rincorsa dei 25 metri e la Fasana, con il suo 14.35 ha dimostrato di essere la più in forma. “Il valore delle esecuzioni di Erika sale sempre di più, e non solo tra le junior – riprende Enrico Casella – Paola Galante sta entrando gradualmente in forma, mentre la Ferrari, pur sporcando leggermente la sua prestazione alla trave e alle parallele, ha messo altro fieno in cascina. Vanessa, infatti, negli ultimi giorni, oltre a pensare al Campionato ha iniziato a preparare il quadrangolare di Jesolo. Non è stata una settimana come le altre e quindi avevamo messo in conto qualche piccola imprecisione”. Malgrado l’affaticamento la stella di Orzinuovi riesce a mettere insieme 57.35 punti, completando il secondo all-around post operatorio – grazie al quale ritirerà dalle mani del Presidente Marchiò il premio Ermanno Barbieri - e ottenendo, per la cronaca, il punteggio più alto sia alle parallele (14.20), che al corpo libero (14.55). Dalla trave, invece, con 14.50 è scesa battuta (si fa per dire) soltanto dalla specialista Elisabetta Preziosa, titolare con 14.75 del miglior parziale di giornata. Di fronte a 1.500 spettatori, alla presenza dei consiglieri federali Ermes Cassani Gherardo Tecchi, Giuseppe Cocciaro e Claudio Berto, nonché del Presidente del Comitato Regionale FGI Emilia Romagna, l’avv. Corrado Maria Dones, l’ultimo atto di questa due giorni ginnica, egregiamente organizzata dalla Società Ginnastica e Scherma del Panaro, anche per festeggiare i 140 anni della sua fondazione, è scivolato via senza grandi intoppi, a parte lo spavento per una caduta scomposta di Giulia Leni dagli staggi, durante le fasi di riscaldamento, per fortuna priva di conseguenze. Rimanendo in casa de La Rosa c’è da dire che l’indisposizione della Licchetta ha ulteriormente contribuito a questo inatteso penultimo posto delle Brindisine, condiviso con l’altra grande incerottata della A1. La Olos Gym, malgrado la rinuncia forzata alla Gandolfi, sta cercando, con orgoglio, di onorare il Campionato. Certo, a quelli che fanno calcoli d’incidenza degli infortuni sui criteri di assegnazione dei punteggi verrebbe da rispondere che non c’è formula che possa rendere meno amara la rinuncia improvvisa ad una atleta del valore di Chiara. Chiedete a Ranieri dove sarebbe oggi la Roma con Totti in squadra. Non per questo la Sensi ha chiesto alla Lega di stilare la classifica sulla colonnina dei goal subiti piuttosto che su quella dei punti. Chiudiamo, infine, con la protagonista indiretta di questa terza giornata del Torneo Nazionale: Trieste sembra tornata ai fasti dello scorso quadriennio. Da una partecipazione mirata alla salvezza la truppa dei coniugi Pecar è passata a contendere alla Gym Team un posto sul podio. Se a Mortara il punteggio reale non rendeva pienamente giustizia ai meriti delle Giuliane, domenica la premiata ditta Macrì-Benolli si è imposta a prescindere dai regolamenti, mettendo insieme 117.15 punti, oltre due e mezzo in più di Lixonum.“Federica ha fatto una signora gara, sempre sopra il 14 – ci racconta Diego – Francesca è andata molto bene al volteggio e alle parallele. Ci tengo però a rimarcare anche l’apporto della Rupini, della Favarato e della Jez. Con la salvezza in tasca, adesso possiamo divertirci. La Macrì e la Benolli sono due trascinatrici, un esempio per le compagne. Lo stimolo in palestra parte sempre da loro. Per me è un’esperienza tutta nuova, un modo diverso di gestire e motivare le ginnaste. Questo clima così allegro ci sprona ad affrontare serenamente qualsiasi ostacolo”.    


Classifica Generale dopo 3 giornate:

1. Brixia Brescia 91

2. GA Lissone 88

3. Gym Team Lixonum 58

4. Artistica ’81 Trieste 58

5. La Rosa di Brindisi 46

6. Ardor Padova 37

7. Olos Gym 2000 35

8. Estate ’83 Lograto 21


     

Allegati

CLASSIFICA 3^ PROVA SERIE A1 FEMMINILE