«E’ stata un’emozione grandissima». Queste le parole del capitano Chiara Bria che ben riassumono le sensazioni provate dalla S.S. Lazio Ginnastica Flaminio, vincitrice nel weekend a Fabriano del titolo d’Insieme Open di ginnastica ritmica. «Avevamo capito - confessa la ginnasta - che nel gruppo si respirava un’aria diversa. Ci abbiamo tutte messo l’anima e ci abbiamo creduto. Il nostro esercizio era bellissimo, ci tenevamo a dipingerlo e abbiamo raggiunto il successo sperato». Un esercizio di 2 minuti e 30” (questa la durata della coreografia) con tre nastri e due funi, su musica della Toccata e Fuga in Re minore di Bach. A idearlo una vecchia conoscenza azzurra, l’allenatrice Anna Vera Pifano, nel cui curriculum di atleta spiccano un bronzo ai Campionati del Mondo di Cuba, nel 1971, e un 4° posto a Rotterdam 1973. «Le ragazze sono state bravissime - spiega la Pifano – È molto difficile mantenere i nastri e le funi, che sono attrezzi molli, complessi, senza commettere il più piccolo errore. E poi scucire lo scudetto alla S.G. Fabriano della Cantaluppi & company, che deteneva il titolo dal 2006, è stata una soddisfazione ancora più grande». Questo per la Ginnastica Flaminio (che due anni fa è diventata una Sezione della Polisportiva Lazio) è il 18° scudetto della storia. L’ultimo risaliva a 12 anni prima. E di quella squadra faceva parte anche Chiara Bria. «Allora - aggiunge il capitano - ero l’ultima arrivata in un gruppo abituato a vincere. La vittoria a Fabriano, invece, ha un sapore diverso, è meno scontata e più consapevole». A far parte del gruppo romano, artefice della prova che in finale ha totalizzato 23.400 punti, anche un’altra veterana, Giorgia Rondoni, e le Under 18 Assunta lannetti, Martina La Norcia e Vittoria Matarrese. La riserva era Alessandra Campanelli, mentre la settima atleta del gruppo, Ginevra Locatelli, ha partecipato, piazzandosi al terzo posto, al "Trofeo A. Sacco Gotta". «Questa squadra lavora insieme da circa tre anni - conclude la Pifano - Negli ultimi anni siamo sempre arrivate a ridosso del primo posto. Che dire? Forse cambiare la denominazione in S.S. Lazio Ginnastica Flaminio ci ha portato fortuna».


di Anna Tina Mirra (Infopress)

Fonte: Il Corriere dello Sport