Un caleidoscopio di colori, suoni, odori e sapori. E che sapori, con i prodotti tipici della Coldiretti pesarese e di tante altre aziende agro-alimentari: salumi e salami, caci e tartufi, che incorniciano l’area relax del pantagruelico villaggio sportivo. Un po’ di magnesia sulle mani ed ecco che tutti e cinque i sensi sono chiamati agli straordinari. L’atmosfera è frizzante. La musica invade gli ambienti della Fiera di Pesaro, la Waka Waka di Shakira congiunge idealmente l’impianto adriatico alla punta d’Africa mondiale. Ambienti enormi, condizionati, dove lo sport indoor trova subito il suo habitat naturale, a dispetto dei 35 gradi esterni. Cento, tra giudici ed ufficiali di gara, conducono ininterrottamente, dalle 8:30 del mattino alle 19.00, il treno delle gare di Coppa Italia, maschile, femminile e mista, divisa per quattro fasce. Le prove guidate di Tumbling e Minitramp, le esibizioni della Gymnaestrada, completano il programma della settima giornata. Ne mancano ancora due, e la penultima è in corso, ma le squadre già sentono la nostalgia dell’evento più atteso della stagione: la Ginnastica in Festa! Lo mostrano scattando migliaia di istantanee. Più di quante non ne faccia lo staff di Flash&Print, il fotografo ufficiale dell’evento. Nel lungo corridoio che separa il padiglione Ruggeri dal Raffaello, quello che si apre sull’immenso spazio del padiglione Laurana, attiguo al Pala Fiera, è tutto un teatro di pose, bambine snodate, ragazzini muscolosi offrono profili fotogenici alle macchinette impazzite di genitori e tecnici. E’ una babele di dialetti e di cadenze. Ma il gergo e la favela si mischia in fragorose risate. "La più inutile delle giornate è quella in cui non si è riso", sosteneva lo scrittore francese Nicholas De Chamfort. Ebbene, nell’immensa struttura marchigiana di inutile non c’è proprio nulla. Anzi, se è vero che ci vuole qualcosa in più perché una manifestazione appaia di livello superiore - una cosa seria, per dirla in parole semplici – in Via delle Esposizioni 33 questo qualcosa si percepisce sin dall’ingresso. Dalla maestosa entrata con tanto di fontana zampillante e mega-striscione FGI. E gli sponsor, anche in tempo di crisi, iniziative del genere non se le lasciano scappare. 45 stand, allestiti con la 3D Group, lavorano a tamburo battente, mentre sul palco centrale del padiglione C si sollevano selve di braccia nell’ondulata frenesia dei balli di gruppo. Il ristorante La Perla e i bar Ristò e Romeo rifocillano i presenti a basso costo, sfornando pastasciutte e gelati. Alla pizzeria Roby c’è anche chi pensa ai celiaci. L’area bimbi consente, invece, ai genitori di divertirsi senza la zavorra dei passeggini. I più piccoli trovano, infatti, libero sfogo in uno spazio attrezzato e sorvegliato. In giro si vedono centinaia di magliette crew. I volontari sono ovunque e risolvono con gentilezza ogni tipo di problema. Non si vede altrettanto, ma nell’etere riecheggia imponente la voce inesorabile, seppur provata da una settimana di annunci, dello speaker Fabio Gaggioli. Un marchio acustico di qualità! Il meccanismo funziona come un orologio svizzero. L’esperienza di Giovanni Marsella, Andrea Costarelli, Cinzia Delisi ed Elisabetta Mastrostefano, con la supervisione dei consiglieri di Sezione Berto e Bonfiglio, è a prova d’imprevisto. La loro ultradecennale capacità organizzativa è perfettamente combaciata, in questa edizione dei record, con la competenza della Pesaro Gym di Marco Cadeddu, che dopo 11 anni ha riportato a casa la Festa della Ginnastica; con l’Ente Fiera, che come dice il logo “scambia idee ed unisce affari”, grazie alle capacità imprenditoriali del suo direttore, l’affascinante Antonella Zaccarelli; con l’intuito manageriale della Camera di Commercio di Pesaro Urbino e, in particolare, del Presidente Alberto Drudi, che ha manifestato la propria vicinanza al mondo della ginnastica girando ieri ed oggi, come un comune astante, tra i campi gara e le tribune, in compagnia del Presidente federale. Proprio il prof. Agabio - che è stato scherzosamente fotografato in fila alla mensa, mentre attendeva il suo turno con il vassoio in mano e il menù da cinque euro, perfettamente in linea con l’appello all’austerity lanciato da Gianni Petrucci – ha fatto un vero e proprio bagno di folla, abbracciando il popolo della GpT, e non soltanto idealmente. In maniche di camicia, con il Segretario Generale Michele Maffei e i consiglieri federali Gherardo Tecchi, Giuseppe Cocciaro ed Ermes Cassani, il numero due dello sport italiano si è soffermato in particolar modo davanti al corner espositivo della Federginnastica, presidiato da Pina Chiodi, per prendere una copia della rivista e la brochure ufficiale della rassegna. Uno stand dal quale chi voleva poteva acquistare, a prezzi promozionali, le magliette e le divise della Nazionale, le stesse indossate dai grandi campioni che campeggiano, un po’ ovunque, sui grandi poster alle pareti. Il carosello, all’interno della Fiera, è un turbine senza senso, ma ordinato. La disciplina che la Ginnastica infonde ai suoi praticanti si evince anche dal mondo in cui i vari gruppi deambulano da un luogo all’altro. C’è l’insegnante che fa provare le verticali in corridoio, la mamma e il papà che si provano la t-shirt della Freddy, il solito capannello di bambine che tentano di catturare con una macchinetta digitale un attimo della propria felicità. Difficile, altrimenti, poterlo descrivere agli amici che non ci sono, a quelli che, sbagliando, sono rimasti fermi al palo, ingannati dal vecchio adagio del “chi lascia la vecchia strada per la nuova”. I collegamenti con i confortevoli alberghi, spalmati sul territorio, ad esempio, sono un’altra scommessa vinta: le linee blu, viola, rossa e verde, i tanti pullman in perfetto orario, ogni 30 minuti, hanno garantito ai possessori del magico braccialetto di muoversi comodamente nel comprensorio pesarese. Merito anche della Esatour Italia, Travels & Events, la società capace, come il pifferaio di Hamelin, la fiaba dei fratelli Grimm, di attirare nella città di Rossini sportivi ed appassionati da ogni parte dello stivale. Per la gioia delle istituzioni locali, sostenitrici accanite del progetto. La Provincia e il Comune di Pesaro, la Regione Marche, e, perché no, il CONI stesso, motore indiretto di tutto ciò, avevano compreso, ancor prima di vederla attuata, la validità di un’idea, che alcuni crederono una chimera. Ma come diceva il filosofo francese Jean-François Revel, "L'utopia non è limitata da nessun obbligo di produrre risultati. La sua sola funzione è di consentire ai suoi adepti di condannare ciò che esiste in nome di ciò che non esiste". Chi ha creduto è stato ricompensato. E questo vale pure per i partner commerciali, AAMS in testa, premiati da una visibilità da “primetime”, tanto per usare un termine caro ai pubblicitari, garantita, tra l’altro, dal supporto dell’Omniacomunicazione e dell’ufficio stampa di Osvaldo Scatassi. Per concludere – anche se la parola fine la potremo mettere soltanto nel 2013, al termine di un ciclo quadriennale che si preannuncia un vero e proprio crescendo rossiniano – mentre si stanno consumando le ultime prove di Coppa Italia e le premiazioni si alternano alle immancabili performance in costume della Gymnaestrada – antipasto nostrano di quella mondiale, in programma a Losanna, tra un anno esatto – possiamo affermare, senza timore di smentite, che la Ginnastica per Tutti, il contenitore federale più grande in termini di tesseramento, la Sezione amatoriale, nel senso olimpico della parola, della FGI, ha trovato una collocazione consona alle sue potenzialità di crescita. Perché chi l’ha detto che lo sport dilettantistico, agli antipodi del professionismo esasperato e dello show-business, non si possa, comunque, promuovere con professionalità?   


(Dall'inviato David Ciaralli)

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