Serata di gala a Padova con il programma della Serie A1. La prima a finire è la Femminile, nella quale una incerottata Brixia tentava la disperata difesa del primo posto in classifica. Niente da fare, ma onore ai vinti. Le ragazze di Enrico Casella e Laura Rizzoli hanno ottenuto il secondo punteggio di giornata 158.500, vincendo la sfida alle parallele asimmetriche, dove Erika Fasana ha ricordato l’impresa Kerri Strug ad Atlanta, scendendo dall’attrezzo su un piede solo. I punteggi speciali però non premiano il coraggio delle bresciane che si fermano a quota 23, di un soffio alle spalle di Pro Lissone (156.250) e Artistica ’81 Trieste (152.900), seconde pari merito con 24 punti. “Più di così non potevamo fare – dichiara il tecnico brixiano – Martina Rizzelli, che dopo Bari si era fermata per un problema al ginocchio, è stata rimessa in pista in una settimana, dopo l’infortunio di Greta Carnessali. Letizia Plebani ha dato il massimo pur essendo all’esordio assoluto in un contesto così difficile e nuovo. Erika si è sacrificata per la squadra e Vanessa, malgrado l’avvitamento e mezzo al volteggio (in prova aveva fatto il doppio, ndr.), l’ha trascinata, come sempre”. La Ferrari, tra l’altro,   ha ottenuto il personale più alto, 56.550, nei quattro attrezzi, finendo di 25 centesimi davanti alla Ferlito, la giovane compagna di Nazionale che l’aveva battuta agli ultimi Europei di Berlino. Carlotta però, a sua volta, si è tolta lo sfizio di sgambettare l’ex capolista, portando la GAL in testa al Campionato con 6 lunghezze di vantaggio. Il club di Lissone, con 31 punti speciali e 163.500 reali, vincendo nelle altre tre specialità, capitalizza il turno favorevole e accenna la fuga verso il 10° sofferto scudetto, quello della stella. “Ci è dispiaciuto non poterci confrontare alla pari con la Brixia – ha dichiarato la vice campionessa continentale alla trave – Per noi non è stato così semplice come potrebbe sembrare. Tornare in pedana una settimana dopo gli Europei, ritrovare subito la concentrazione, almeno per me, è stata dura. Infatti all’ultima diagonale del corpo libero mi sembrava di morire. Alla trave poi volevo far bene per dimostrare che l’argento tedesco non era frutto del caso”. Anche la piccola Meneghini, con il suo 55.300, ha dato un bel contributo alla causa brianzola. “Che bella esperienza – ha commentato Elisa, con il piglio della veterana – mi sono piaciuta alla trave e al volteggio, mentre negli altri esercizi ho sporcato un po’ gli arrivi. A Firenze darò tutta me stessa”. Le fa eco la Scantamburlo, padovana doc: “Sono felice di aver vinto in casa e di essere salita sul gradino più alto del podio davanti ai miei genitori”. E se Alessia gioisce, i ragazzi di Francesco Schiavo sono letteralmente impazziti di gioia. La Corpo Libero Gymnastics Team, infatti, è riuscita ad aggiudicarsi la competizione maschile, finendo con 49 punti davanti alla Ginnastica Meda. Trascinati dal rumeno Flavius Koczi in forma continentale – impressionante il 16.500 al volteggio – Tamiazzo e compagni totalizzano il punteggio di 174.600, precedendo i campioni d’Italia di un punto reale e di 4 speciali. “Questa vittoria corona 8 mesi di lavoro – aggiunge Schiavo, commosso come il suo Presidente, Andrea Facci – Tanto è servito per portare a Padova il massimo Torneo nazionale, che, con l’aiuto del Comune, abbiamo presentato a modo nostro. Oggi abbiamo dimostrato che la Ginnastica può riempire un impianto da 3.500 posti, spingendo il pubblico, con speaker grintosi, Jingle stile NBA e l’ola sugli spalti, verso un entusiasmo da stadio. Per noi è stato come vincere lo scudetto. Visto Koczi? E pensare che lo abbiamo contattato molto prima della sua consacrazione berlinese. Un’altra intuizione azzeccata. Per l’anno venturo puntiamo, innanzi tutto, ad ampliare il nostro bacino d’utenza, vogliamo portare tanti giovani in palestra, perché la Ginnastica è meravigliosa”. Se Atene ride, Sparta certo non piange. Le stelle di Maurizio Allievi, infatti, con la piazza d’onore consolidano la propria leadership (140 p. contro i 126 della Libertas e i 117 della Virtus Pasqualetti) nella corsa verso il tricolore 2011. Cassina, acclamatissimo, ha deliziato i suoi fan con una delle sue ultime performance alla sbarra e poco importa se ha eseguito un solo Kovacs raccolto. Quando Bilo vola sul ferro, l’applauso lo strappa anche a Jury Chechi, special guest a bordo del campo gara. Al terzo posto con 41 punti (169.300) la Ginnastica Vercelli dell’inesauribile super Pozzo, padrone incontrastato con 87.900 del concorso generale. Chiudiamo con il successo della Milano 2000 nel Trampolino Elastico. Aloi, Manicone, Sharra e Finozzi, senza commettere errori, regalano ad Ezio Meda 127 punti gara, 87 speciali, e la vetta del torneo con il punteggio complessivo, ad una giornata dal termine, di 220. Argento per l’Alma Juventus Fano (52), mentre sul gradino più basso si accomoda la Ginnastica Brindisi. “Dovrei essere contento – commenta Meda – eppure non lo sono. Oltre ad aver snaturato il codice del Trampolino, eseguendo un solo salto, anziché i due previsti (obbligatorio e libero, ndr.) con la formula del 4 su 4, senza scarti d’errore, le squadre hanno puntato tutte sulla stabilità, piuttosto che sulla difficoltà. Ne consegue un livellamento verso il basso che non può far bene per la crescita del movimento azzurro in campo internazionale”. Appunti per il Direttore Tecnico Fulvio Vailati, che, ad ogni modo, viste le tre sezioni al lavoro, può andar via dal Veneto molto contento.                 

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