Se negli anni ’80 definivi il nostro Campionato come il più bello del Mondo, non c’erano dubbi che stessi parlando della Seria A di Calcio. Un torneo che, malgrado la regola dei due stranieri per club, ospitava le stelle più fulgide del pallone mondiale. Sono passati una ventina d’anni, qualcosa in più, qualcosa in meno e adesso è la Ritmica, allora neonata, a meritare questo epiteto. Qualcuno potrà storcere il naso, commentando che adesso la Ginnastica si vuole paragonare al gioco più amato dagli italiani (eppure ieri dal capo dello Stato c’erano proprio i rappresentanti di queste due discipline sportive, come se il Colle avesse voluto tenere a battesimo l’ingresso dei piccoli attrezzi nell’elite dei grandi sport di massa), ma qui non siamo nel campo delle opinioni, bensì in quello dei fatti. Chi si loda si sbroda, dice un vecchio detto popolare? E noi corriamo il rischio. Nel Campionato di Serie A di Ginnastica Ritmica militano le prime otto ginnaste della finale individuale di Montpellier, 12 delle 15 atlete già qualificate per i Giochi di Londra 2012, tra le quali la campionessa olimpica, iridata e continentale in carica, la zarina Evgenia Kanaeva. Nel calcio chi c’è rimasto? Partito Eto’o, forse Ibrahimovic. Lasciamo stare le dimensioni dei due movimenti. Fermiamoci ai flussi. L’Italia offre più spettacolo agli appassionati delle palestre che ai tifosi negli stadi. Non ce ne vorranno gli amici calciatori se ci facciamo un po’ belli alle loro spalle. E’ chiaro che l’Armonia d’Abruzzo non potrà mai competere con il Milan, però, fatte le debite proporzioni, sempre di due eccellenze stiamo parlando. Ed eccellente è l’impegno organizzativo di tutte le realtà coinvolte e partecipi di questo miracolo targato FGI. Dopo Fabriano – che tra l’altro annovera tra le sue file l’equivalente di un Del Piero, di un Totti o di un Cassano, ossia Julieta Cantaluppi, la fantasista del nostra Nazionale – e Pavia – che, invece, ci permette di porre l’accento su una serie cadetta niente affatto subalterna alla maggiore, sia per coinvolgimento sia per spettacolo – tocca a Biella e in particolare alla storica Pietro Micca ospitare la terza giornata di questa mirabolante giostra di nastri, cerchi, palle, funi e clavette. Il presidente Sandro Coda Luchina e il Coordinatore societario della sezione Ginnastica Carlo Vineis hanno presentato ieri alla stampa l’appuntamento di sabato, alla presenza del Sindaco Dino Gentile, dell’ assessore comunale allo sport Roberto Pella e del consigliere regionale Lorenzo Leardi. Al Palasport biellese non potevano mancare, naturalmente, le magiche Farfalle dorate. Con loro sembrerà davvero di essere tornati nel 1982, quando i vari Falcao, Maradona, Zico e Platini, interpreti stranieri tecnicamente divini, se la dovevano vedere con Pablito e la squadra tre volte Campione del Mondo!