La Ginnastica Brixia è tornata dove ci aveva abituati a vederla, sul gradino più alto della classifica di Serie A. In quel di Bari la pluri titolata società bresciana si è presentata così, con un perentorio 166.950. E i conseguenti 25 punti speciali hanno subito lanciato le ragazze del Presidente Donati verso il 12° scudetto della sua storia. Una storia lastricata di successi, che dalle competizioni nazionali, spesso e volentieri, si proietta, attraverso le sue interpreti, in una dimensione internazionale, una dimensione olimpica. “Dovevamo testare alcuni punti importanti ed è quello che abbiamo fatto, siamo soddisfatti” – chiarisce il tecnico Enrico Casella - “Molto bene la Ferrari, che, oltre a provare nuove combinazioni, sulla trave sta di nuovo chiudendo con il raccolto avvitato”. Inevitabile per Vany il totale più alto della prima giornata, un 57.600 con il quale il caporal maggiore dell'Esercito Italiano solca un abisso tra sé e le inseguitrici. Il 14.400 al Corpo Libero poi è un piacere per tutti gli appassionati di Ginnastica Artistica, un déjà vu per i suoi fan, un auspicio in salsa londinese per la Federazione. L'unica a starle vagamente dietro è Lara Mori  della Ginnica Giglio con 14.100, e ciò basta alla ginnasta toscana per meritarsi la citazione. A ruota del dream team di Brescia - sostenuto anche dalle ottime prestazioni di Erika Fasana, imprendibile al volteggio (14.750), e di una ritrovata Giulia Leni - ecco la Pro Lissone Ginnastica, sulla piazza d’onore con il punteggio complessivo di 159.250 (e 22 punti speciali). ”In pedana è salita la formazione più giovane del torneo”- commenta il bravo Massimo Gallina. “Ci sono state alcune imprecisioni, non lo nego, ma abbiamo fatto una bellissima figura, sono contento. E’ stata una gara molto sentita, indipendentemente dal risultato”. Enus Mariani, con il personale di 55.550 occupa tra l'altro il terzo posto all-around. Terza anche la Ginnastica Artistica Lissonese, beffata di un decimo dalle cugine brianzole. “Siamo state bravissime – taglia corto Claudia Ferrè - “Nonostante l’assenza di pedine importanti come Elisa Meneghini ed Elisabetta Preziosa, siamo sempre li, sul podio, e non possiamo lamentarci. Adesso contiamo di recuperare Betta in tempo per la terza ed ultima prova di Padova. Bene la Ferlito, grintosa come sempre, ma soprattutto matura, sia nella preparazione che in gara. Non era al top, oggi, e si sarebbe risparmiata volentieri un paio di esercizi, ma come si dice? Per la squadra questo ed altro!”. Di gran classe l’acuto della catanese alla trave, pareggiato solo da una Ferrari in forma mondiale. L'ex aequo a quota 14.800 è un modo come un altro per dirsi arrivederci a Firenze, tra due settimane. A parte la solita Mariani (14.500), tutte le altre, compresa la greca Millousi (oro al Test Event London Prepares), sono rimaste a guardare, da molto, molto lontano. Ai piedi del podio, vale la pena ricordarlo, l'Olos Gym di Chiara Gandolfi (158.650). Anche se, a dire il vero, è un'altra gladiatrice di Francesca Cavallo a rubare la scena. Giorgia Campana, infatti, vola sugli staggi, e per 50 centesimi toglie il primato alla Ferrari. Grazie al suo 14.450 alle parallele Roma stacca l'Artistica '81 del duo Ugrin-Macrì e si infila tra le grandi del Nord. In fondo alla graduatoria faticano la Gal Gym Team Lixonum e, soprattutto, le padrone di casa de La Rosa, prive del turbo Licchetta. Sul fronte della GAM è sempre la Ginnastica Meda a dominare con la bellezza di 170.700 punti complessivi. “Qualche errore nella prima prova ci può anche stare” - racconta il tecnico azzurro Maurizio Allievi - Gli esercizi presentati non erano definiti al 100%, ma sono comunque soddisfatto dei ragazzi”. In corsa, a tre lunghezze dalla capolista, la Corpo Libero Gymnastics Team (167.250, 22 punti speciali) di Francesco Schiavo.“Un inizio di campionato sinceramente inaspettato - spiega l’allenatore di Padova - Anche perché Mattia Tamiazzo non ha ancora recuperato del tutto la sua forma ottimale. Sono fiero di Nicola Ceccarello, ha condotto una gara davvero valida”. Medaglia di bronzo, invece, per la Virtus Pasqualetti di Macerata, che deve accontentarsi di 166.400 punti, buoni per i 20 speciali. “Abbiamo commesso alcuni errori, lo devo ammettere – confessa Kasperskyy - Sicuramente quattro imprecisioni importanti possono averci penalizzato, ma siamo comunque sul podio e contiamo di fare meglio nella prossima tappa”. Nel Trampolino Elastico, infine, si riprende da dove avevamo lasciato, ossia dalla Milano 2000, leader con i suoi 146.510 punti del Campionato di Società. Alle spalle di Aloi e compagni, la Ginnastica Brindisi di Crastolla e un'altra rappresentativa di Luigi Meda. Spalti gremiti in ogni ordine di posto al PalaFlorio di Bari, con   personaggi di spicco del mondo della politica e delle istituzioni sportive locali e nazionali. A cominciare da Michele Barbone,  membro della Giunta Nazionale del Comitato Olimpico, a Elio Sannicandro, Assessore allo Sport del Comune, nonché Presidente del Comitato Regionale CONI, a Nino Lionetti, Presidente del Coni Provinciale, fino al numero uno della UISP barese, Elio Disumma. Padroni di casa, il Presidente del Comitato Regionale FGI Puglia, Lorenzo Cellamare e i Consiglieri Nazionali della Federginnastica Giuseppe Lenoci e Giuseppe Cocciaro, quest’ultimo intervenuto in rappresentanza del Presidente Riccardo Agabio. Ringraziamento d’obbligo alla società La Rosa e a tutto lo staff del Presidente Antonio Spagnolo, capace ancora una volta di garantire serietà e professionalità.

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