Sotto gli occhi del nuovo Direttore Tecnico Nazionale, Enrico Casella, è ripartita la sfida, tutta al femminile, del Campionato Italiano di Ginnastica Artistica. Con due squadre in più rispetto all’edizione 2012 le rotazioni sono diventate cinque, lasciando solo un turno in più ai colleghi maschi. Molto meglio, soprattutto per lo spettacolo che non è certo mancato al PalaRossini. Uno spettacolo amplificato, come accade ormai da due stagioni, dall’eco di “Ginnaste.Vite parallele”, la docu-fiction di MTV. Migliaia, anche stavolta, le ragazzine impazzite sugli spalti, con carta e penna a caccia di un autografo. Purtroppo, causa influenza, Carlotta Ferlito non è riuscita a gareggiare. La stella catanese, tuttavia, non ha fatto mancare il suo apporto alla GAL della coppia Bucci-Ferrè, seguendo gli esercizi delle compagne da bordo pedana. E loro hanno ricambiato aggiudicandosi l’esordio marchigiano, con una trave ed un corpo libero da vere capolista. In entrambi gli attrezzi ha dominato Elisabetta Preziosa, in forma e ritrovata, dopo un periodo pieno di acciacchi. Nella sua specialità, la trave appunto, il caporale di Tradate ha messo in fila con un 14.550 il commilitone dell’Esercito Italiano, Vanessa Ferrari (14.300), ed  il bronzo juniores continentale Elisa Meneghini (14.250). Al suolo, invece, tra Betta (13.900) e Vany (13.650) si è infilata Enus Mariani (13.700), la reginetta del Concorso Generale di Bruxelles. In verità, va detto, che nella prima metà della competizione stava dominando la Brixia di Brescia, trascinata come al solito dal Cannibale di Orzinuovi, straordinario sugli staggi asimmetrici (14.400) e al volteggio con un 14.200 inferiore, di un soffio, soltanto a quello di Martine Buro (14.250). Poi la flessione, con le cadute della pur brava debuttante Serena Bugani e di Giulia Leni che vanificano, in parte, il dirompente 56.550 della Ferrari, pagata, a parer nostro, addirittura poco al corpo libero. D’altra parte anche Marco Campodonico e Laura Rizzoli dovevano fare a meno di un’atleta olimpica del calibro di Erika Fasana. Comunque, in virtù dei punteggi speciali, i giochi rimangono apertissimi e in parziale equilibrio, anche se i due punti di distacco reali (161.500 contro 159.600) diventano tre (25 a 22) sempre a favore delle brianzole. “Ho visto alcune cose interessanti – Ha dichiarato il DTN Casella a fine giornata, valutando nel complesso, quanto mostrato dalle 43 ginnaste salite in pedana - Mi preoccupa però una certa scarsità nei contenuti di molti eserciziMassimo Gallina e Federica Gatti continuano a crescere, confermandosi alle spalle delle due big, pronte ad approfittare di ogni loro minimo passo falso. A seguire, poi, ci sono tutte le altre, tutt’altro che arrendevoli. Le neo promosse Forza e Virtù e Estate ’83, prese rispettivamente per mano dalla spagnola Cintia Rodriguez (52.750) e da Nicole Terlenghi, un talento da 50.250 punti che Vincenzina Manenti e Georgy Yudenko stanno cercando di plasmare. La terza matricola, la World Sporting Academy, pur gareggiando in casa, riesce appena a precede la ripescata La Rosa di Brindisi. Attenzione, però, il torneo è appena iniziato. E’ giusto che all’esordio qualcosa vada registrato e sarebbe sbagliato esprimere già dei verdetti. Siamo certi che a Padova, il 23 febbraio, ne vedremo delle belle, in tutti i sensi. Intanto applausi a scena aperta per ciascuna delle 10 società partecipanti durante le premiazioni, alle quali è intervenuto il Consigliere Federale Gherardo Tecchi, in rappresentanza del Presidente Agabio, impegnato altrove nella sua momentanea veste di reggente del CONI.    La formula del campionato con i tre esercizi secchi ad ogni attrezzo di certo non spinge allenatori e ginnaste a cercare di introdurre difficoltà superiori, ma bisogna rendersi conto che se si vuole essere protagonisti sulla ribalta internazionale non si può pensare di affidarsi esclusivamente alle buone esecuzioni di esercizi molto semplici. Certamente il tempo per lavorare c’è, non bisogna sprecarlo e ritengo che queste gare siano l’ideale per raggiungere lo scopo”. Di certo non hanno deluso le due new entry più attese ed interessanti, la Mariani (55.350) e la Meneghini (54.650). Ginnaste che avevano chiuso brillantemente il 2012, lanciando chiari segnali in vista di Rio de Janeiro. Ma non sono neppure da trascurare i personali all-around di vecchie conoscenze, dalla stessa Preziosa (54.550) a Federica Macrì (53.950), capitana infinita dell’Artistica ’81 e simbolo assoluto di professionalità. Seguendo le sue orme cresce bene l’altra giuliana, la piccola Tea Ugrin, artefice di un bel 53.050. È comunque tutto il movimento a dare segnali di vitalità con elementi interessanti come Alessia Praz (52.300) o Chiara Imeraj, che alle parallele asimmetriche con 13.750 fa meglio di una specialista del calibro di Giorgia Campana (13.600), subito dietro un’altra colonna azzurra, Chiara “Gandalf” Gandolfi (13.800). Non a caso entrambe le romane, supportate alla grande da Giorgia Morera (52.450), avevano portato la Olos Gym 2000 fino ai piedi del podio anconetano, ad appena due decimi dalla Pro Lissone. Ma le atlete di