A Camilla Campagnaro e Lorenzo Casali non riesce la zampata che sarebbe valsa il podio, ma nelle finali iridate del volteggio e del corpo libero c’è impressa anche la loro firma. La vicentina Camilla Campagnaro, portacolori del Gruppo Sportivo Audace ed allenata da Ivan D’Este, compressa in una finale che ha visto schierarsi il meglio del panorama internazionale, si è dovuta accontentare del settimo posto, ma la sua prestazione è stata migliore di quella offerta durante la gara di qualificazione.

“Sono contenta perché fino a pochi giorni prima di partire per l’Ungheria non riuscivo neppure ad appoggiare bene il piede – ha spiegato in mix zone Camilla -. Ringrazio chi ha comunque avuto fiducia in me ed io credo di aver ripagato tutti con questa finale. Peccato per il saltello laterale che ho eseguito all’arrivo del secondo salto che mi è costato tre decimi, ma il podio sarebbe stato ugualmente inarrivabile. Sono felicissima di questa fantastica esperienza, ma so che devo ancora lavorare tanto per migliorami ancora di più”. Il titolo di campionessa del mondo è finito nella bacheca personale di Kayla Di Cello, ginnasta dalle chiari origini italiane e che aveva già mostrato al torneo Internazionale di Jesolo di possedere le qualità per primeggiare. Alle spalle della statunitense (14.166), un po’ a sorpresa, è emersa la classe della britannica Jennifer Gadirova (14,133) che, impegnata per ultima fra le otto finaliste si è infilata fra la Di Cello e la russa Valdislava Urazova (14.116) mettendosi al collo una straordinaria medaglia d’argento. Obiettivamente non in grado di lottare per il podio, sono poi giunte l’ucraina Anastasiia Motak (13.950), la statunitense Sydney Barros (13.916) e la cinese Chenchen Guan che ha chiuso con lo stesso punteggio di Camilla Campagnaro (13.683). Ottava la campionessa iridata dell’All Around e della gara a squadre, Viktoriia Listunova. Come spiegato dalla stessa Campagnaro, i tre decimi di penalità che gli sono stati affibbiati per essere uscita con entrambi e piedi dalla linea che delimita la zona d’arrivo, avrebbero permesso alla ginnasta veneta di salire sino in quarta posizione, comunque distanza dal podio.

“Camilla è stata molto brava – commenta Marco Campodonico che l’ha diretta dal campo di gara - Purtroppo le sue condizioni fisiche non erano tali da consentirle una miglior preparazione ed è arrivata a questo appuntamento senza tanti allenamenti di qualità alle spalle. Brava perché ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità, in un contesto internazionale di altissimo livello. Torniamo a casa con un ottimo risultato e su quello dobbiamo continuare a lavorare per poter affrontare al meglio i prossimi appuntamenti che incalzano”.

Lorenzo Casali si è superato ed ha migliorato ben due posizioni rispetto al punteggio della qualifica. Poco o niente davvero da rimproverarsi, anche se quel passetto all’arrivo di una delle diagonali lo ha probabilmente privato di un piazzamento ancora migliore. In effetti il marchigiano della Giovanile Ancona ha svolto alla perfezione un esercizio di elevata difficoltà, eseguendo un quadruplo avvitamento da manuale. “Sono decisamente contento perché finalmente sono riuscito ad eseguire senza errori il mio esercizio. Un briciolo di rammarico per non essere riuscito a stoppare un arrivo, ma va benissimo così. Certo alla medaglia ci avevo fatto un pensierino, ma qui sono tutti fortissimi e nessuno ha sbagliato. Un esperienza straordinaria. Grazie a tutti”.

La finale del corpo libero ha visto primeggiare lo straordinario ginnasta coreano Sunghyun Ryu (14.166) che ha ribadito il primo posto ottenuto durante la gara di qualificazione. Argento e bronzo sono finiti al collo del canadese Felix Dolci (14.000) e dell’ucraino, Nazar Chepurnyi (13.866). Quarto il giapponeseRyosuke Doi (13.800) che ha conquistato un punteggio di due decimi migliore di quello di Lorenzo Casali (13.600). Seguono poi l’americano Matthew Cormier (13.566), l’altro nipponico Takeru Kitazono (13.333) e il britannico Sam Mostowfi (13.266).

Fabrizio Marcotullio, il coach di Lorenzo Casali commento così la performance offerta dal proprio ginnasta. “Il miglior esercizio di sempre per Lorenzo, quindi bravo. Riuscire a svolgere al meglio delle proprie possibilità un esercizio nella competizione più importante alla quale non si è mai partecipato, è segno di grande maturità. Quindi un plauso davvero doppio per Lorenzo che ha lavorato tanto per raggiungere questo livello. E’ stata una finale pazzesca, dove nessuno ha commesso errori. Il quadruplo avvitamento di Lorenzo è stato eseguito alla perfezione. Grande gara, grande esperienza, grande iniezione di fiducia per tornare a casa e continuare a lavorare per migliorare sempre di più”.

Archiviata questa prima giornata dedicata alle finali di specialità, che oltre a Kayla Di Cello al volteggio e Sunghyun Ryu al corpo libero, hanno visto laurearsi campioni del mondo anche la russa Urazova alle parallele asimmetriche, il canadese Felix Dolci agli anelli ed il giapponese Takeru Kitazono al cavallo con maniglie, domani sarà la volta delle altre cinque finali. In quella della sbarra, routine che di fatto farà calare il sipario su questa prima edizione dei Campionato del Mondo Junior, anche il milanese dell’Asd Ares Ivan Brunello, allenato da Pamela Cauli e Paolo Quarto, che nella gara di qualificazione ha ottenuto il miglior punteggio al pari del transalpino Lucas Desanges.