Mancava soltanto il Trampolino Elastico per completare uno storico en plein, dopo le qualificazioni dell’Artistica, maschile e femminile, ai Mondiali di Stoccarda e quella della squadra di Ritmica a Patrasso. La Federginnastica risponde presente, dunque, alla convocazione a cinque cerchi e ai 29esimi Giochi Olimpici parteciperà con le quattro Sezioni, a dimostrazione di un movimento sano che ha saputo pianificare il quadriennio in modo equilibrato per il conseguimento del massimo obiettivo. Si sono concluse ieri alle 22 (ora locale) al “Pavillion de la Junesse” di Quebec City le qualificazioni dei 25° Campionati del Mondo di Trampolino, Tumbling e Double Mini Tramp. Ad aprire le danze le competizioni di DMT e Tumbling. Se nel Trampolino individuale questo era l’evento decisivo per le prossime Olimpiadi di Pechino, nel Sincronizzato, DMT e Tumbling la gara canadese vale come qualificazione ai prossimi World Games. Concentrazione, tensione, paure e speranze si incrociano, dunque, tra i padiglioni dell’Expo Citè, dove i ginnasti si giocano le due manifestazioni più importanti, oltre, naturalmente, alle finali mondiali. 35 Nazioni, 328 atleti, 14 titoli, 42 medaglie, 32 posti per i Giochi cinesi, 48 posti per i World Games, 4 discipline, 2 sezioni: questi i principali numeri dell’evento. La gara del trampolino ha avuto inizio alle 13.30 d’oltreoceano (le 18.30 italiane). A rappresentare l’Italia tre atleti: il veterano Flavio Cannone, che ha rappresentato l’Italia anche ad Atne 2004, accompagnato, per la prima volta ad un campionato del mondo, da Dario Aloi e Stefano Crastolla, che oggi si cimenteranno in coppia anche nel Syncro. Alla vigilia i favori del pronostico nella gara maschile - sia per il titolo che per la qualificazione olimpica - erano tutti per gli atleti cinesi che con prestazioni tecnicamente impeccabili, esecutivamente solide e precise e difficoltà elevatissime sembrano non voler lasciare molto spazio agli avversari. Ma a dargli battaglia, almeno sulla carta, per l’accesso in finale e per il titolo iridato una quindicina di atleti, tra cui l’azzurro Cannone. La lotta per i rimanenti posti disponibili per Pechino 2008 sembrava invece un po’ più allargata. Basandosi sulle gare di Coppa del Mondo di quest’anno si sarebbe potuta prevedere una lotta estesa a circa un terzo dei partecipanti.
E così è stato. In una gara di altissimo livello, in cui tutti si sono dimostrati preparatissimi, gli errori sono stati davvero pochi. E’ stata lotta vera fino all’ultimo atleta, il 95°. A spuntarla per un posto nella finale individuale 2 cinesi (la classifica vedeva 3 cinesi ai primi tre posti ma per regolamento solo 2 atleti per nazione possono accedere alla finale), 2 russi, 2 giapponesi, il bronzo di Atene e campione del mondo nel 2003 Henrik Stehlik (Ger) e il nostro Flavio. L’attesa per l’azzurro è durata fino all’ultimo secondo. Entrato in gara come primo atleta del 5° gruppo si è assestato, con due esercizi di ottimo livello, al quarto posto dietro ai tre cinesi. Mancavano però ancora molti dei migliori atleti. Russi e tedeschi sono entrati in gara nel suo stesso gruppo: a passargli davanti il tedesco Stehlik, il campione del mondo del 2005 Russakov e l’outsider russo Ushakov. Cannone passa quindi al 7° posto, 6° nell’ottica della finale e della qualificazione olimpica. Nel gruppo successivo a far paura lo squadrone giapponese ed il danese Jensen. Secondo il pronostico ma grazie anche alle giurie, che a fine gara si lasciano scappare qualche punteggio un po’ troppo alto, i nipponici Ueyama e Sotomura sopravanzano l’italiano. Jensen invece gli finisce alle spalle. Rimane solo l’ultimo gruppo e il pericolo viene dai padroni di casa e da alcuni componenti della squadra portoghese. Cannone è 8°, basta un atleta ed è fuori dalla finale. Il morale è alto per la qualificazione olimpica ma l’azzurro sa di valere l’ottetto mondiale e vuole rientrarci per cercare di migliorare sabato il 7° posto di Eindhoven 2005. La tensione è alle stelle, tutta la delegazione italiana, guidata dal Consigliere federale Giuseppe Lenoci, è unita sugli spalti ad attendere gli ultimi punteggi. Uno ad uno gli atleti scivolano dietro all’azzurro. E’ il momento di Burnett, beniamino di casa e capace di prestazioni eccellenti come di errori grossolani. Jason completa i due esercizi ma non basta, è dietro! Ultimo atleta, il portoghese Ganchino. Per superare il ginnasta della Langhirano dovrebbe ottenere un punteggio di 40.20. Difficile ma non impossibile, però arriva un 39.40 e per Cannone si corona un doppio sogno: finale mondiale e qualificazione olimpica. Per la cronaca gli altri due azzurri dopo un primo esercizio ben eseguito sono stati traditi dall’emozione dell’esordio e non sono riusciti a portare a termine il secondo programma. Un vero peccato visto che entrambi erano partiti con determinazione e sembravano ben avviati a concludere una buona gara. Ma quanto visto, soprattutto nel caso del neo diciottenne Aloi, lascia ben sperare per il futuro. Per rifarsi, sia Aloi che Crastolla, hanno sempre la carta del sincronizzato.

Finalisti
1- Dong Dong (Cina) 71.6
2- Ye Shuai (Cina) 71.3
3- Rousakov (Russa) 71.1
4- Stehlik (Germania) 71.0
5- Ueyama (Giappone) 70.9
6- Sotomura (Giappone) 70.5
7- Ushakov (Russia) 70.4
8- Cannone (Italia) 69.8

Federazioni ammesse all’Olimpiade (le assegnazioni non sono nominative ma numeriche):
1- Cina
2- Cina
3- Russia
4- Germania
5- Giappone
6- Giappone
7- Russia
8- Italia
9- Ucraina
10- Bielorussia
11- Canada
12- Danimarca
13- Francia
Gli altri tre posti vengono assegnati con le wild cards. Il Paese ospitante è già presente e sono rappresentati 3 continenti, quindi è probabile che si assegni un posto all’Australia e non è escluso che per le altre si tenga comunque presente la classifica, che nelle posizioni immediatamente successive prevede:
14- Portogallo
15- Australia
16- Stati Uniti

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