La russa Yana Kudryavtseva è la nuova campionessa del mondo di Ginnastica Ritmica. La 16enne di Mosca allenata da Elena Karpushenko conquista la medaglia d’oro nel Corcorso generale di Kiev con il punteggio complessivo di 73.866, al termine di quattro esecuzioni tutte ampiamente al di sopra del 18. Piazza d’onore per l’idolo di casa, l’ucraina Ganna Rizatdinova che ha tentato invano di regalare al proprio Paese il titolo iridato. La 20enne di Simferopoli, capitale della Crimea, malgrado l’exploit al nastro, il migliore della giornata, si è fermata ad appena 7 decimi dalla capolista, a quota 73.041. Bronzo per la bielorussa Melitina Staniouta, sesta nell’edizione precedente di Montpellier, nel 2011, e degna erede del bronzo olimpico Liubou Charkashyna. La 19enne di Minsk, con il suo 72.166, è stata, tra le inseguitrici, la più lesta ad approfittare dello svarione al nastro di Margarita Mamun, leader delle qualificazioni e favorita della vigilia. Invece la 17enne allenata da Irina Viner non va oltre la sesta piazza con il totale di 70.332, dietro alla cinese Deng e alla coreana Son, simboli di una ritmica orientale in progressiva crescita. Soltanto settima l’altra ucraina Alina Maksymenko con 69.124. Con l’all-around odierno si chiude dunque il programma individuale dei XXXII Campionati del Mondo di Ginnastica Ritmica. Yana Kudryavtseva, già oro al nastro e, seppur pari merito con la Mamun, alle clavette, raccoglie per prima il testimone di Evgenia Kanaeva, l’étoile dello scorso quadriennio olimpico e, vista anche la suo giovane età, si candida per un ruolo da protagonista sulla strada per Rio de Janeiro. Da domani entrano in pedana i gruppi. Le farfalle azzurre, impegnate stamani nella prova generale del campo gara, inizieranno con le 10 clavette alle 18.15 locali (le 19.15 in Italia). Marta Pagnini e compagne, inserite nel secondo dei due gruppi previsti, torneranno nuovamente al centro dello Sports Palace alle 19.15 con le tre palle e i due nastri. Da difendere non c’è un solo titolo, bensì tre consecutivi, l’oro di Miè 2009, Mosca 2010 e Montpellier 2011. Peccato che nessuno, nel nostro Paese, potrà seguire in TV questa loro straordinaria impresa.