“Posso dire soltanto una cosa? Incrociamo le dita!”. Parte così una sorridente Vanessa Ferrari, nella zona riservata alle interviste, quindi per lei storicamente indigesta. Poi però viene voglia di aggiungere qualcosa e di spiegare il perché di questa improvvisa scaramanzia. “Tutte le volte che mi sbilancio poi ci rimango fregata. Ho curato molto la parte coreografica, i passaggi negli angoli dove ultimamente mi penalizzavano nell’artistico. Le giurie dovrebbero aver apprezzato il mio lavoro sulla composizione, così ricca da farmi arrivare in fondo con i crampi alle mani. Speriamo che tutto questo sforzo si trasformi poi in punti. Dal punto di vista fisico ho ancora un problemino al tendine, ma per fortuna con queste pedane nuove riesco ad amministrare il dolore. Se ci fossero state le vecchie non ce l’avrei fatta”. E’ uscita un po’ acciaccata anche Carlotta Ferlito, che ha accusato una botta alla schiena cadendo dallo Jager alle parallele. Niente di grave, ci pensa Salvatore Scintu, il fisioterapista della Nazionale. Per il resto il caporale dell’Esercito Italiano, quello siciliano, si dice parzialmente soddisfatto. Come lo è anche il DTN Enrico Casella che ha evidenziato luci ed ombre di questa due giorni di prove: “Ieri le due giovani, Alessia e Francesca, hanno completato un’eccellente prestazione. La Deagostini ha testato pure il corpo libero su una pedana mondiale, ma non lo farà in gara. Carlotta ha avuto un problema con il paracallo sugli staggi e alla trave c’è stata qualche imprecisione. Però chi la conosce sa bene che lei in competizione poi si trasforma. Vanessa al corpo libero diciamo che si è fatta notare, così non ci sbilanciamo troppo. Ha mancato un collegamento nella prima esecuzione per il rimbalzo della pedana, ma l’ha ripetuto molto bene dopo”. Concluse le prove ci accorgiamo di essere già alla viglia della qualificazione. Domani tornano in gioco i maschi con Marco Lodadio (anelli) e Paolo Principi (cavallo con maniglie) nella prima suddivisione alle 10 del mattino. In serata poi sia il romano di Vigna Pia al volteggio sia l’aviere di Macerata alla sbarra e al corpo libero, torneranno in pedana, a partire dalle 18.00 insieme ai veterani dell’Aeronautica Militare, Alberto Busnari (cavallo con maniglie) e Matteo Morandi (anelli). A proposito del sergente di Vimercate. Gli abbiamo chiesto le sue sensazioni dopo l’anteprima di venerdì e lui ci ha risposto così: “A differenza degli Europei di Mosca e della maggior parte delle competizioni cui ho partecipato (per la cronaca 11 Mondiali e 3 Olimpiadi ndr.) sono entrato subito in sintonia con l’attrezzo. E’ appena un po’ lento sullo slancio dove di solito mi riposo. Invece dovendo spingere mi sono stancato e di conseguenza sono scappato via su due o tre posizioni di forza. Non ho neppure rischiato l’uscita per non stressare i talloni. Comunque, ripeto, rispetto alle altre volte, quando la prova podio andava male e la gara bene, qui mi sono trovato immediatamente a mio agio. Speriamo quindi che non valga la regola inversa!”. Ad Anversa sarebbe il colmo…

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