Si è concluso il primo turno della finale a 24 mondiale e l’azzurra Veronica Bertolini si è piazzata in 11ª posizione con il totale di 66.165, precedendo soltanto la bulgara Mariya Mateva. Se, come è prevedibile, le 12 del gruppo di testa faranno il loro dovere, la valtellinese chiuderà 23ª, un gradino sotto rispetto alla 22ª piazza dell’edizione di Izmir. La stella della San Giorgio Desio, dopo un’ottima partenza al cerchio, ha accusato un paio di errori sul finire degli esercizi con la palla e le clevette, completando però il suo programma con un bel nastro. “Ero un po’ stanca – ha dichiarato la tre volte campionessa italiana assoluta – Cinque giorni di gara consecutivi non sono facili, soprattutto a livello mentale. Dopo l’imprecisione alla palla ho provato a reagire subito, anche se, fin dal principio, ho sempre saputo che non sarei entrata tra le 15. Volevo soltanto fare una bella figura e godermi questa vetrina meravigliosa. Adesso devo migliorare sulla tenuta di gara seguendo i consigli della mia allenatrice e della Direttrice Tecnica”. “Peccato – le fa eco proprio Elena Aliprandi che ha scoperto la Bertolini all’Akros Morbegno, portandola dalla GpT all’agonismo – le clavette sono il suo cavallo di battaglia e forse le aveva eseguite anche meglio delle qualificazioni. Poi quell’ultimo rischio troppo corto, che proprio non ci voleva, le è costato almeno un punto. Alla palla invece sono mancate un paio di maestrie e con loro almeno 6 decimi. Torneremo al lavoro più cariche di prima e forse ci sarà un cambiamento in un attrezzo. Ma è presto per svelarlo”. “Gli esercizi e le composizioni di Veronica sono stati particolarmente apprezzati dalle giudici – aggiunge la DTN Marina Piazza, impegnata a Stoccarda nella giuria individuale – Purtroppo pedane come queste scottano sotto i piedi e gareggiare contro ginnaste abituate alle finali non è facile. Bisogna acquisire la mentalità giusta. Per questo sono felice dell’esperienza accumulata dalle nostre ragazze che hanno tutte le carte in regola, in futuro, per confermarsi a certi livelli. Al Test Event voglio vedere cattiveria e convinzione, perché possiamo farcela”. La bella notizia infatti arriva proprio dalla classifica di qualificazione che con i vari scarti di nazionalità consente ad Alessia Russo di conquistare il secondo posto italiano per la gara di riparazione, in programma a Rio de Janeiro, ad aprile 2016. “La situazione, infatti, è più che positiva – commenta il Presidente federale Riccardo Agabio, giunto alla Porsche Arena per stare vicino alle azzurre nel momento decisivo del quadriennio – Alla vigilia non era affatto scontato avere una ginnasta tra le migliori 24 del Mondo e due al Test Event. Abbiamo guadagnato altri sette mesi di lavoro. Sono sicuro, vedendo la maturità delle nostre atlete, che abbiano entrambe la possibilità di giocarsela, anche se a disposizione c’è soltanto un posto per Federazione. Domani faremo il tifo per la Squadra, ma sempre con lo stesso stato d’animo. Qui non conta fare risultato. Se arriva tanto meglio, ma per noi l’obiettivo da centrare sono i Giochi Olimpici!”. Per la cronaca la bulgara Neviana Vladinova, la bielorussa Katsiaryna Halkina e la giapponese Kaho Minagawa, essendo giunte ai primi tre posti della seconda dozzina iridata, sono già sicure del biglietto diretto per il Brasile.


 

BERTOLINI Veronica ITA TOT. 66.165


  • Cerchio 17.016 Difficulty:  8.450 - Execution:  8.566

  • Palla 15.933 Difficulty: 7.900 - Execution:  8.033

  • Clavette 16.416 Difficulty: 8.050 Execution: 8.366

  • Nastro 16.800 Difficulty: 8.300 Execution:  8.500


 

GRUPPO B

1 VLADINOVA Neviana BUL 70.115

2 HALKINA Katsiaryna BLR 69.599

3 MINAGAWA Kaho JPN 69.399

4 NAZARENKOVA Elizaveta UZB 69.282

5 HAYAKAWA Sakura JPN 69.065

6 ASHIRBAYEVA Sabina KAZ 68.931

7 BEREZKO-MARGGRANDER Jana GER 68.198

8 RUPRECHT Nicol AUT 66.699

9 VEINBERG FILANOVSKY Victoria ISR 66.532

10 MAZUR Viktoriia UKR 66.215

11 BERTOLINI Veronica ITA 66.165

12 MATEVA Mariya BUL 66.049