Il luogo è tra i più sacri. Il Paladesio, un tempio della Ginnastica Ritmica, la fucina delle Farfalle olimpiche, d’argento e di bronzo, tre volte iridate. Una cornice quasi liturgica per l’ultima prova del Campionato di Serie A. Tanto per rendere l’idea dell’atmosfera a cinque cerchi che si respirava quest’oggi nell’impianto brianzolo, basta la standing ovation per Liubou Charkashyna. La campionessa bielorussa, terza individualista di Londra, ha scelto l’Italia e Desio per salutare il mondo dei piccoli attrezzi. La 25enne (li farà il 23 dicembre) di Brest lascia l’attività agonistica al termine di una lunga carriera culminata sul gradino più basso dei Giochi Olimpici. Non prima però di aver aiutato le compagne della Nervianese a tornare nella massima serie, con un esercizio alle clavette di livello internazionale (27.225). “Sono innamorata del vostro Paese – ha dichiarato Liubou – Mi piacerebbe tornarci, magari per fare uno stage alle vostre bambine, che mi sembrano molto dotate”. Grazie anche a Nicole Piredda, Arianna Armida, Sarah Corvo e Martina Matteucci, la squadra allenata da Letizia Barzacca e Olga Kourbatova ha chiuso con 143.200 in terza posizione, aggiudicandosi, comunque la seconda piazza assoluta e la conseguente promozione. L’evento, organizzato dalla Ginnastica San Giorgio con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Desio e del Comitato Regionale FGI, ha preso il via alle 16.00 in punto. L’emozione delle atlete nella training hall era palpabile. Il brusio inquieto è stato rotto dalla voce perentoria di Fabio Gaggioli, lo speaker che ha sempre scandito i momenti più importanti del calendario federale. La giuria presieduta da Daniela Delle Chiaie incuteva, d’altra parte, una certa soggezione. Non capita tutti i giorni di essere valutate da Marina Piazza e Stefania Turbessi  in Giuria Superiore, Lorella Saccuman, Emanuela Maccarani al D1; Manuela Agnolucci, Ilaria Pecorari, Amalia Tinto, Alessandra Rausa al D2; Isabella Zunino Reggio e Arianna Pittoni all’Artistico; Alexia Agnani, Maria Francesca Torchia all’Esecuzione; Ilaria Clerici, giudice coordinatore con Serena Farina, Sara Botta, giudici cronometristi, Isabella Merati e Laura Solari, giudici di linea. Ci voleva coraggio ed esperienza per venirne fuori. Due virtù che certo non mancano all’azzurra Andreea Stefanescu e ad Alexandra Piscupescu, le colonne italo-rumene de La Fenice di Spoleto. Il team di Laura Bocchini, forte dell’apporto, nella prima parte di gara, di Agnese Duranti, Eleonora Nobili e Alice Betti, ha completato così l’en plein vincendo tappa e giro con il totale di 147.375. Non ce la fanno invece le brave ragazze di Luciana De Corso, malgrado la seconda piazza odierna, raggiunta con un ottimo 146.025. Sophia Nocentini, Arianna Leoni, Stefania Bigi e la divina Ganna Ritzadinova si devono accontentare del terzo posto generale, quello che non porta, purtroppo, Terranuova in paradiso. Seguono in classifica tutte le altre. La S.G. Etruria guidata da Olga Makarova con Giulia Culivicchi, Chiara Conforti, Ginevra Fiore Parrini, FiliouVarvara (143.200); la Polimnia Romana di Michela Conti e Liliana Iacomini con Claudia Arrigo, Elisa Todini, Martina Centofanti, Sara Staykova (140.175); la Ginnastica Ardor Cooperativa Sociale di Padova allenata dalla coppia Eugenia Ricciuti e Sandra Veronese con Beatrice Calzà, Diandra Calzavara, Emilia Zabeo, Beatrice Tornatore e Giulia Dorigo (139.925); Fabriano Cerreto d’Esi di Alessia Scarafoni e Svetlana Smoli con Angelica Accattino, Valeria Carnali, VladinovaStanimirova, Cecilia Meriggiola, Katiuscia Pedica. Non ce la fanno le ultime tre che nello steso ordine salutano la serie cadetta: La Ritmica 2000 di Patrizia Taccini, con Camilla Medici, Marina Angius, Silviya Dimitrova Miteva, Veronica Puggioni e Sara Sarritzu (137.425); la F. Petrarca 1877 di Arezzo di Irene Leti, Federica Peloso e Elena Zaharieva con Martina Germani, Martina Rossi, Julia Uson Carvajal, Maria Vilucchi e Aurora Peluzzi (132.300) e la Ginnastica Pavese con Francesca Ferrari, Arianna Facchinetti, Francesca De Nardi, Ilaria Cammarata, Beatrice Bisi e Alice Crippa seguite dalle tecniche Antonella Chiesa e Daniela Vergani. Le premiazioni si sono concluse con l’Inno di Mameli, l’immancabile tricolore, il tripudio della gente sugli spalti, tanti flash e autografi. In un luogo, lo ripetiamo, che trasuda di vittorie. Un luogo dove la Maccarani e le sue collaboratrici hanno costruito i loro successi, cento indimenticabili passi verso la leggenda. E come in un cerchio che si chiude il movimento della ritmica nazionale (comprese le squadre retrocesse, più vive che mai), saluta dal CTF di Desio continuando ad alimentarne il mito. Una staffetta senza soluzione di continuità destinata a portare la Ritmica Italiana sempre più in alto.

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Desio - Classifica 4^ giornata Serie A2,Classifica Generale Serie A2