Pamplona - Q1 individuale dolceamaro per il TrampAzzurro: tutti fuori, tra debutti e rimpianti, ma con la stessa voglia di tornare a volare
Seconda giornata di gare al Campionato del Mondo di Trampolino, DMT e Tumbling in corso a Pamplona, in Spagna. Una giornata interamente dedicata alle qualificazioni individuali di trampolino, maschili e femminili. E lo spettacolo non è mancato: a catalizzare l’attenzione del pubblico è stato il fuoriclasse bielorusso Ivan Litvinovich, autore di un esercizio di rara eleganza e precisione, eseguito con una naturalezza disarmante. In altre parole una routine da marziano. Per lui arriva il punteggio stellare di 67.290, che conferma ancora una volta il suo status di campione olimpico e leader della specialità. Ottima anche la prova della connazionale Iana Lebedeva, che chiude con un solido 58.160, ribadendo la forza della scuola bielorussa.
Dopo la pausa pomeridiana, la scena è passata al settimo gruppo, quello delle azzurre Sofia Pellissier e Silvia Coluzzi, impegnate nel loro debutto iridato e in solitaria. Sofia ha aperto la sua gara con un esercizio preciso e stabile, bene al centro del telo elastico, chiudendo con 57.790 punti, frenata soltanto da una difficoltà ancora non elevata. Silvia, ancora non al meglio dopo l’attacco influenzale di qualche giorno fa, ha iniziato con un grande piglio ma poi ha faticato nel bel mezzo della sequenza. Il caporale dell’Esercito da vero combattente è riuscito comunque a recuperare e a portare a termine l’esercizio in assoluto controllo, fermandosi però a quota 50.830, causa la nota E non perfetta e un tempo di volo più basso rispetto ai suoi standard.
Entrambe le ginnaste hanno poi completato anche la seconda routine. Pellissier si è confermata sugli stessi livelli della prima, mentre Coluzzi ha mostrato una crescita netta, aumentando la difficoltà di oltre un punto e migliorando in tutti i parametri fino al 55.770 finale. “Sono felice, non tanto per il risultato quanto per essere tornata a un Mondiale dopo tanto tempo – ci ha confessato la ventenne di Aosta, figlia dell'ex calciatore Sergio Pellissier - L’ultima volta con la maglia azzurra risale agli Europei di Guimarães. Qui a Pamplona arrivavo da un infortunio alla caviglia, quindi chiudere la gara è già un segnale positivo. Ora punto ad aumentare la difficoltà in vista del prossimo appuntamento mondiale.”
Infatti, purtroppo l’avventura in Spagna delle nostre ragazze finisce qui. Malgrado le buone sensazioni e la tenuta di gara, le azzurre, purtroppo, non sono riuscite a raggiungere la soglia di qualificazione per la Q2, fissata una manciata di decimi appena sopra il punteggio dell’esordiente di Latina. “Non è stata una gara facile – ha dichiarato a caldo Silvia - sono stata male fin dal primo giorno del viaggio e fino a ieri non sapevo se avrei gareggiato. Non sono completamente soddisfatta, ma sono contenta di essere riuscita a portare a termine un esercizio pulito.”
In serata, nel nono e ultimo gruppo, è toccato a Samuele Patisso Colonna chiudere la giornata della delegazione FGI, che aveva preso il via, in mattinata, con Marco Lavino e Marco Tonelli. Condizionato da un’infiammazione al tallone sinistro, l’atleta pugliese ha stretto i denti completando la prima routine con 57.930 punti, penalizzato da alcuni spostamenti e da un’esecuzione meno precisa del solito. Nella seconda serie il ventiduenne della Milano 2000 ha migliorato la performance, ma non abbastanza per agguantare la semifinale, che oggi richiedeva almeno 59.620 punti, ossia il punteggio dello statunitense McCagnan. Un risultato assolutamente alla portata di Samuele, che vanta un personal best di 59.480 ottenuto alla recente World Cup di Antibes. “Non sono soddisfatto del punteggio – ha ammesso l’atleta di Luigi Meda - perché non rispecchia il lavoro fatto. L’aspetto positivo è essere riuscito a completare due esercizi nonostante il dolore al piede. So di poter fare di più, come dimostrato nella Coppa in Francia, dove avevo sfiorato i primi 24. Ora serve continuità e concentrazione: non mi lascerò abbattere da questo risultato. Io non mollo.”
Insomma, nel complesso, questo DAY2 della rassegna iridata iberica ha lasciato un sapore dolceamaro tra le ragazze e i ragazzi del DTN Giuseppe Cocciaro, bravi comunque a mostrare compattezza e determinazione in pedana. Oggi, venerdì 7, sarà di nuovo tempo di esami di ammissione, questa volta per il Synchro, con Lavino e Patisso Colonna attesi nel primo gruppo del mattino. “Neanche io sono contento della mia prestazione odierna – ha detto il Marco di Brindisi, classe 2001- so di valere di più e l’ho dimostrato in passato. Il lavoro che stiamo portando avanti sta dando i suoi frutti: anche se il piazzamento finale non rispecchia del tutto le mie potenzialità, riparto da una buona base e con maggiore consapevolezza. Ogni esperienza è un passo avanti.” Di segno contrario, ma non poteva che essere così, l’umore e la prospettiva dell’altro Marco, quello di Fano, classe 2007, giovanissimo e per questo appagato del solo fatto di aver partecipato, in perfetto stile decoubertiano: “Per essere il mio primo Mondiale senior sono felice così – ha chiosato sorridente Tonelli - Prima il sincro misto, poi l’individuale: ho imparato molto. C’è ancora tanta strada da fare, ma cercherò di migliorare ogni giorno.” In conclusione la maschile italiana ha finito la prova a squadre al 12° posto con un totale di 171.680 punti su 22 nazioni partecipanti. La femminile, invece, con due sole atlete iscritte, non è rientrata nella classifica per team.


